renzi morosini orlando

MOROSINI NON VA IN MORA - IL MINISTRO ORLANDO NON MOLLA LA PRESA SUL MAGISTRATO E VA FRIGNARE LEGNINI, FATTO ELEGGERE AL CSM DA RENZI: “MERITANO DI ESSERE CHIARITE LE VALUTAZIONI CHE MOROSINI HA DATO SUL FUNZIONAMENTO DELLE ISTITUZIONI, SUL CSM E SU ALCUNE LEGGI APPROVATE”

PIERGIORGIO  MOROSINIPIERGIORGIO MOROSINI

Fabrizio Caccia per il “Corriere della sera”

 

Il caso Morosini? Tutt' altro che chiuso, per il ministro della Giustizia, Andrea Orlando: «Il problema ha assunto una rilevanza istituzionale - ha spiegato ieri il Guardasigilli - e riguarda il rapporto con un organo fondamentale come il Csm...». Per questo, nei primi giorni della settimana (non domani, per impegni già presi da entrambi) Orlando tratterà la spinosa questione direttamente con il vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini (stamane ospite di Maria Latella su Sky Tg24 ).

annapaola voto e andrea orlandoannapaola voto e andrea orlando

 

Così, l'intervista - assai dura su metodi, strategie e ministri del governo Renzi - rilasciata (ma poi smentita) dal magistrato Piergiorgio Morosini, consigliere del Csm, giovedì scorso ad Annalisa Chirico del Foglio , continua a tenere banco. «Un magistrato può esprimersi su vicende politiche, purché lo faccia nei limiti della correttezza, del buon gusto e della buona educazione», ha detto ieri il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti.

 

intervento di giovanni legniniintervento di giovanni legnini

«Ma qui non è in discussione la libertà di espressione di un magistrato - ha eccepito il ministro Orlando -. Il punto sono le valutazioni date (da Morosini, ndr ) sul funzionamento delle istituzioni, i giudizi espressi sul Csm, le considerazioni su alcune leggi approvate. Per questo meritano di essere chiarite sino in fondo, perché al di là della possibile forzatura giornalistica non possono restare sospese per aria, nell' interesse del buon andamento del rapporto tra le diverse istituzioni».

 

A questo proposito, il viceministro allo Sviluppo, Teresa Bellanova, ora invita alla calma: «Basta polemiche, dobbiamo dare al Paese un segnale di unità». Anche Edmondo Cirielli, responsabile Giustizia di Fratelli d' Italia, getta acqua sul fuoco: «Si sta creando un caso senza precedenti».

 

Consiglio Superiore della MagistraturaConsiglio Superiore della Magistratura

Ma il ministro Orlando, ieri, ha fatto il punto pure su un altro nodo intricatissimo: la riforma della prescrizione, l' istituto cioè che fa «morire» un processo, decorso un tempo prestabilito. «Il trend dell' andamento della prescrizione negli ultimi dieci anni è sceso del 40 per cento, ma negli ultimi due anni è tornato a salire», ha osservato il Guardasigilli.

Così, la nuova legge (coi nuovi tempi, più lunghi) secondo lui arriverà già entro l' estate («Credo sia a portata di mano», ha detto).

 

Luigi Di Maio, esponente di spicco del Movimento Cinque Stelle e vicepresidente della Camera, però è piuttosto scettico: «Che speranza abbiamo che una legge scritta da Verdini, rinviato a giudizio cinque volte, possa essere una legge che faccia arrivare a sentenza i processi? È come chiedere al ladro di arrestarsi da solo. C' è una probabilità inesistente, oggi, che si faccia una legge sulla prescrizione».

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…