IL MIO CANTO NON È LIBERO NELLA SPAGNA DI FRANCO - QUARANT’ANNI DOPO, SI SCOPRE CHE IL REGIME DEL CAUDILLO CENSURAVA BATTISTI PERCHÉ TROPPO SCONCIO! - PURGATI I TITOLI DELLE CANZONI, CANCELLATI I TESTI “OSCENI” E RIVESTITE LE DONNE NUDE SULLE COPERTINE - LA MALEDIZIONE DI LUCIO: IN PATRIA CONSIDERATO “FASCIO” - MA LE SUE CANZONI PIACEVANO ANCHE ALLE BRIGATE ROSSE…

Mattia Feltri e Gian Antonio Orighi per "la Stampa"

Ah questa poi! Il libertino Lucio Battisti, il licenzioso, lo scostumato. Avevamo ancora nelle orecchie l'apodittico Pierangelo Bertoli - per il quale non aveva senso discutere se Battisti fosse fascista o no, «lo era e basta» - ed ecco che salta fuori questa storia del Battisti censurato nella Spagna di Francisco Franco dove, secondo il postulato di Bertoli, lo si sarebbe dovuto cantare con rigore filologico. Invece no: troppo sconcio.

Gli anni sono quelli, i Settanta. Il medesimo artista in Italia ha fama di gran borghese e dunque destrorso, e in Spagna si prende quella di peccatore impenitente, pornografo e inadatto alle costumatezze religiose del franchismo.

Certo, da noi la questione è risolta da lustri. Le prove del fascismo di Battisti non sono nemmeno indizi. Nella Collina dei ciliegi (dall'album Il nostro caro Angelo, 1973) c'è il celebre «planando sopra boschi di braccia tese», che ricorderebbe un'adunata ginnica degli anni Trenta. Nello stranoto singolo La canzone del Sole («Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi...») Mogol infila un «mare nero, mare nero», seguito da un esaustivo «tu eri chiara e trasparente come me»: parla di un ex fidanzata mica di difesa della razza, ma ci fu poco da fare.

Tanto è vero - sempre Anni 70 - che erano diceria diffusa i milionari finanziamenti di Battisti al Msi. Che sarebbe bastato conoscere due aneddoti sulla straziante tirchieria del presunto finanziatore per accantonare ogni voce. Infine circolò una foto di Battisti col braccio destro fascisticamente rivolto al saluto, quando invece (ma le reiterate spiegazioni di Mogol volarono via come sbuffi) stava spronando il pubblico al coro di E penso a te .

Gli imbarazzi spagnoli non sono più comprensibili, ma almeno hanno un minimo di solidità. La ragazza sulla copertina di Amore e non amore è effettivamente nuda. La masturbazione di Anonimo (da Anima latina del 1974) è esplicita. L'ambiguità delle babane in Supermarket (da Amore e non amore , 1971) è già più opinabile ma aperta alla malizia. E poi i testi di Mogol sono ricolmi di seni, prostitute, rapporti carnali e così via. Lui e Battisti erano a tal punto monotematici, maniacalmente dediti alle migliaia di chance del rapporto amoro- Lucio Battisti era molto popolare anche in Spagna nei tristi anni della dittatura del Caudillo.

I suoi dischi venivano trasmessi alla radio e in tv, sia in castigliano che in italiano. Ma nessuno sapeva finora che veniva censurato. Sia nelle copertine che nei testi. La rivelazione è contenuta nel libro Veleno in dosi camuffate: la censura nei dischi pop durante il franchismo in uscita a marzo per i tipi di Milenio e scritto da Xavier Valiño, che gentilmente anticipa la chicca, in esclusiva, a La Stampa.

I cani da guardia musicali del regime, dipendenti dal ministero dell'Informazione e Turismo, operarono dal ‘66 al ‘77, quando la censura venne abolita con il ritorno alla democrazia. I temi tabú erano la sessualità, la Chiesa, la politica. Valiño, 46 anni, avvocato e noto critico musicale, ha impiegato 10 anni per far riafforare un passato mai esplorato. Un lavoro da Sherlock Holmes.

L'autore prima ha infatti localizzato dove erano conservati i documenti, l'Archivio generale della Amministrazione ad Alcalá de Henares, , quindi è riuscito a far parlare l'unico dei 4 censori ancora vivi, che al mattino si occupava di mettere all'indice la letteratura. Non solo: oltre a mettere a confronto i testi della canzoni, è riuscito persino a scovare le copertine dei 45 e 33 giri originali, sia nella versione spagnola che internazionale. Una prova grafica, a volte, esilarante.

I dischi censurati a Battisti sono 4. Nell'Lp Anima Latina è sparito Anonimo . Parlava di erotismo: «Nascosti giù al fosso/complice il sesso/a misurarsi/, a masturbarsi un po'.../Sudore che diventa alloro. Amore mio.../Fermarsi poi ad un tratto/ lottar col reggiseno». Nell'album Amore e non amor e la sentinella inveisce contro la copertina, in cui Battisti appare in primo piano con alle spalle il lato B della sua fidanzata. Nel restyling della edizione spagnola appare solo il cantante.

Ma c'è di più. Pure i titoli vengono purgati. Nello stesso 33 giri c'è una canzone che nella versione originale era Una poltrona, un bicchiere di cognac, un televisore. 35 morti ai confini tra Israele e Giordania. Il Moloch franchista la trasforma in Una poltrona . Viene proibita pure Supermarket . Stavolta la ragione è la frutta. «Supermarket giovedì tu lavori lì/direttore tu lo sai dimmi dove è lei/non c'è non c'è/ ammalata forse è/comunque qui non c'è...Comprerò le banane, le banane comprerò.../ Anche tu ami tanto le banane».

Stessa fine Il nostro caro angelo titolato cosí per festeggiare la nascita del primo ed unico figlio del cantautore, Luca. Nella copertina appare un bimbo nudo e due donne, una in bikini ed un'altra a seno nudo. Giammai! In Spagna il pargoletto viene cancellato, una donzella sparisce e compare l'altra vestita da capo a piedi con una tuta bianca. I cani da guardia del pop se la prendono anche con il brano Le allettanti promesse che viene cancellato.

Motivi religiosi e morali, stavolta: «Perché tu non vieni insieme a noi.../La domenica la messa finalmente sentirai.../Sì ma non è vita questa qua/...e se parli a una ragazza che è già stata fidanzata/ loro ti mettono due timbri: ruffiano e prostituta». Infine, il capolavoro del censore: nel 45 giri La Collina dei ciliegi e Il nostro Caro Angelo la copertina esce con due ciliegine e basta. so, che per le femministe erano due gran misogini. Insomma, non c'era pace.

In quegli anni intrattenere tematiche stilnoviste portava un sacco di guai. Per la sinistra, specialmente extraparlamentare, era dimostrazione di dismpegno parassitario da nemici del popolo. Per la donne era dimostrazione di congenita porconeria tipica di chi ha in testa solo quello. Per la dittatura spagnola, si scopre oggi, era dimostrazione di sentimenti contrari al pubblico decoro e alla tenuta morale della famiglia. Bel destino, eh.

Ma sono tutte baggianate e da sempre. Si scoprì abbastanza presto che i carcerieri di Aldo Moro conservavano nel covo di via Monte Nevoso a Milano la collezione completa dei capolavori battistiani. Un'intera generazione che di giorno occupava le facoltà universitarie, diffondeva ciclostilati e magari pianificava e metteva a segno colpi criminali, di sera si rifaceva le orecchie e il cuore con la «poesia di un amore profano», e rare femministe sfuggivano al sospiro della «paura di esser presi per mano».

Tutto in gran segreto per motivi di integrità rivoluzionaria. Finché, nei primi Anni Ottanta, lo sdoganamento non assunse classici contorni arlecchineschi: in un comunicato le Brigate Rosse ricorsero alle «discese artite e le risalite» per fare il punto sullo Stato imperialista delle multinazionali.

Insomma, una vera maledizione, povero Battisti. Adesso qualcuno, in Spagna, si toglierà la soddisfazione di analizzare le eccellenze posteriori della signora sulla copertina di Amore e non amore . O di valutare lo stato del pudore soltanto quarant'anni fa, mentre il resto del mondo liberalizzava l'esultanza corporale.

E spiace soltanto di non vedere la faccia di Franco se avesse ascoltato Battisti in versione Pasquale Panella ( L'Apparenza , 1988): «Cali il tuo sipario di capelli / sopra l'armamentario voluttuario». La spiegazione, a chi non colse, la diede anni dopo lo stesso Panella, fissandosi su ciò che succede «in bocca al godimento».

 

Lucio BattistiLUCIO BATTISTIFrancisco Francomogol battisti LaStampa02ncoc15 ric cocciante pasquale panellabrigate rosse

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche

DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA ALLA DIREZIONE DI FRATELLI D’ITALIA PERCHÉ VUOLE AVERE L’AURA DEL CAPO DEL GOVERNO DALLO STANDING INTERNAZIONALE CHE INCONTRA TRUMP, PARLA CON MUSK E CENA CON BIN SALMAN, E NON VA A IMMISCHIARSI CON LA POLITICA DOMESTICA DEL PARTITO - MA SE LA “PITONESSA” AZZOPPATA NON SI DIMETTERÀ NEI PROSSIMI GIORNI RISCHIA DI ESSERE DAVVERO CACCIATA DALLA DUCETTA. E BASTA POCO: CHE LA PREMIER ESPRIMA A VOCE ALTA CHE LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL TURISMO È VENUTA A MANCARE - IL RUOLO DEL "GARANTE" LA RUSSA…

barbara marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA DICHIARAZIONE AL TG1 CONTRO I MAGISTRATI E A FAVORE DI GIORGIA MELONI, PARLANDO DI “GIUSTIZIA A OROLOGERIA” DOPO L’AVVISO DI GARANZIA ALLA PREMIER PER IL CASO ALMASRI - PRIMA DI QUESTA DICHIARAZIONE, LA 40ENNE INEBRIATA DAL MELONISMO SENZA LIMITISMO NE AVEVA RILASCIATA UN’ALTRA, SEMPRE AL TG1, SULLA LEGGE PER LA SEPARAZIONE DELLE CARRIERE TRA GIUDICI E PM (“È SOLO UN PRIMO PASSO”) - E NELL’IMMAGINARIO DI MARINA E PIER SILVIO HA FATTO CAPOLINO UNA CERTA PREOCCUPAZIONE SU UNA SUA POSSIBILE DISCESA IN POLITICA. E A MILANO SI MORMORA CHE, PER SCONGIURARE IL "PERICOLO" DELLA MELONIANA BARBARA (“POTREBBE ESSERE UN’OTTIMA CANDIDATA SINDACA PER IL CENTRODESTRA NELLA MILANO’’, SCRIVE IL “CORRIERE”), PIER SILVIO POTREBBE ANCHE MOLLARE MEDIASET E GUIDARE FORZA ITALIA (PARTITO CHE VIVE CON LE FIDEJUSSIONI FIRMATE DA BABBO SILVIO...) - VIDEO

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E TUTTO SAREBBE FINITO LÌ. INVECE LA MAL-DESTRA HA PRESO IL SOPRAVVENTO BUTTANDOLA IN CACIARA E METTENDO NEL MIRINO IL PROCURATORE LO VOI, MOLTO LONTANO DALLA SINISTRA DELLE “TOGHE ROSSE” - QUELLO CHE COLPISCE DEL PASTICCIACCIO LIBICO È CHE SIA STATO CUCINATO CON I PIEDI, MALGRADO LA PRESENZA A FIANCO DI GIORGIA MELONI DI UN TRUST DI CERVELLONI COMPOSTO DA UN EX MAGISTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA (CARLO NORDIO), UN PREFETTO A CAPO DEGLI INTERNI (MATTEO PIANTEDOSI) E DI UN ALTRO EX GIUDICE ALFREDO MANTOVANO, SOTTOSEGRETARIO DI STATO - NELL’INCONTRO AL COLLE, LA DUCETTA HA ILLUSTRATO A MATTARELLA (CHE RICOPRE ANCHE LA CARICA DI PRESIDENTE DEL CSM), COSA AVREBBE TUONATO VIA SOCIAL CONTRO LE “TOGHE ROSSE”? OVVIAMENTE NO… - I VOLI DI STATO PER IL TRASPORTO DI AUTORITÀ, LE MISSIONI E GLI INTERVENTI A FAVORE DI PERSONE COINVOLTE IN “SITUAZIONI DI RISCHIO” (DA CECILIA STRADA AD ALMASRI), VENGONO EFFETTUATI DAI FALCOM 900 DELLA CAI, LA COMPAGNIA AERONAUTICA DI PROPRIETÀ DEI SERVIZI SEGRETI, CHE FA BASE A CIAMPINO

romano prodi dario franceschini giuseppe conte elly schlein

DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE REGIONALI 2025 E DELLE POLITICHE DEL 2027? A PARTE FRANCESCHINI, L’HANNO CAPITO TUTTI CHE MARCIANDO DIVISI, PER I PARTITI DELL’OPPOSIZIONE LA SCONFITTA È SICURA - CHIUSA NEL BUNKER DEL NAZARENO CON UNA MANCIATA DI FEDELISSIMI, ELLY SCHLEIN HA GIÀ UN ACCORDO SOTTOBANCO COL M5S DI CONTE PER MARCIARE UNITI ALLE PROSSIME REGIONALI IN TOSCANA, CAMPANIA E PUGLIA E VENETO. UNA VOLTA UNITE LE FORZE, LE PRIME TRE, ACCORDO IN FIERI COL REGNO DI NAPOLI DI DE LUCA, IL SUCCESSO PER L’OPPOSIZIONE È SICURO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027 VINCERÀ L’IDEA DI UN ‘’PARTITO-PLURALE’’ CON ELLY CHE SI ACCORDERÀ CON IL PADRE NOBILE E SAGGIO DELL’ULIVO, ROMANO PRODI, SULLE PRIORITÀ DEL PROGRAMMA (NON SOLO DIRITTI CIVILI E BANDIERE ARCOBALENO), E FARÀ SPAZIO ALL'ANIMA CATTO-DEM DI BONACCINI, GENTILONI, GUERINI, RUFFINI...

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...