salvini verdini pereira

MISTERI D'ITALIA - CHE SUCCEDE ALL'AGCOM? COME MAI L'AVVISO PER LE CANDIDATURE NON È STATO ANCORA PUBBLICATO? - GRANDI PASTICCI ALLA SCALA: PEREIRA VUOLE LA PROROGA FINO AL 2022, MICHELI NE CHIEDE LA RIMOZIONE, DESCALZI LO DIFENDE. E COME MAI CHIAROT NON È NELLA ROSA DEI PAPABILI? - CARA COSTA ALL'ENI LA RIORGANIZZAZIONE DEI QUATTRO MANAGER DI PUNTA DI DESCALZI COINVOLTI NELLE INCHIESTE

 

Alessandro Da Rold per “la Verità

 

CHE SUCCEDE ALL'AGCOM?

ANGELO CARDANI

Il Parlamento avrebbe dovuto pubblicare l' avviso per le candidature il 26 maggio scorso, ma al momento non si muove una foglia e il presidente della Camera, Roberto Fico, non sembra preoccuparsene. D'altra parte è già stato difficile portare avanti quelle sul garante della privacy, ma a ridosso ci saranno quelle per il garante delle comunicazioni. La proroga può esserci solo per un massimo di 60 giorni e per motivi straordinari. C' è il rischio concreto che a settembre Agcom possa restare senza vertici. O meglio, l' unico in capo potrebbe essere il segretario generale, Riccardo Capecchi.

 

Allo stesso tempo sono in cerca di ricollocazione sia Annalisa D' Orazio - capo di gabinetto del montiano Angelo Maria Cardani, che decade dal suo ruolo con la consiliatura - sia Antonio Perrucci, attuale vice segretario generale, in quanto dal primo settembre dovrebbe andare in pensione. Per la successione di Perrucci all' incarico di vicesegretario generale puntano sia il direttore del servizio giuridico, Paolo Del Vecchio, molto vicino al «boiardo eterno» Pasquale De Lise, sia l' autocandidato Claudio Lorenzi, direttore dei servizi postali ed ex ministero Poste e telecomunicazioni.

 

LA MUSICA CAMBIA?

pereira chailly

Grande confusione intorno al futuro della Scala di Milano. Il sovrintendente Alexander Pereira resiste e punta a una proroga fino al 2022, in concomitanza con quella del direttore musicale Riccardo Chailly. Negli ultimi consigli di amministrazione è successo di tutto. La linea del consigliere Francesco Micheli di appoggiare Carlo Fuortes, ora all' Opera di Roma, come possibile sostituto, non è passata. A prendere posizione è stato lo storico banchiere Giovanni Bazoli, che ha giudicato Fuortes troppo «romano»: ora in pole position è il francese Dominique Meyer.

SALVINI VERDINI PEREIRA

 

In tutta risposta Micheli ha chiesto che Pereira terminasse subito il suo mandato. Ma a quanto pare una pattuglia di consiglieri, tra cui l' amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, sarebbero intenzionati a concedere più tempo. Ago della bilancia sarà il sindaco Beppe Sala. Ma a Milano la domanda è un' altra. Come mai la società cacciatrice di teste Egon Zehnder non ha indicato il nome di Cristiano Chiarot, sovrintendente del Maggio musicale fiorentino, tra i più i stimati in Italia e nel mondo?

 

renzi con la moglie e chiarot

INCHIESTE PESANTI

Mentre il processo di Milano sul giacimento nigeriano Opl-245 stenta a entrare nel vivo, continua la situazione di stallo di alcuni manager coinvolti nelle inchieste che hanno toccato Eni. C'è chi esce, ma c' è chi resta, anche se lontano da San Donato. Umberto Vergine, ex chief midstream gas and power, si trova ad Amsterdam, mentre l' ex top legal, Massimo Mantovani, è a Londra. Roberto Casula, protagonista delle inchieste in Nigeria e in Congo, è ancora in azienda. Antonio Vella uscirà solo a settembre. I ben informati parlano di una riorganizzazione costosa per quelli che erano considerati i primi quattro riporti di Descalzi.

descalzifrancesco micheliUMBERTO VERGINE jpeg

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...