BARBA E CAPELLI PER ROMNEY - IN AMERICA STANNO TALMENTE ALLA FRUTTA CHE IL “NEW YORK TIMES” OGGI SBATTE IN PRIMA PAGINA UN CAZZEGGIO SULLA CAPIGLIATURA LECCATA DI MITT ROMNEY, DIVENTATA UN CASO NAZIONALE E ASSURTA A SIMBOLO DELLA SUA FORZA O DEBOLEZZA A SECONDA CHE PARLI UN NEMICO O UN SOSTENITORE - LA NOTIZIA? CHE IL PARRUCCHIERE È UN ITALIANO IMMIGRATO DI NOME LEON DE MAGISTRIS, FUGGITO IN AMERICA A 17 ANNI DA UNA FAMIGLIA CHE LO VOLEVA PRETE...

DAGOREPORT DA "The New York Times"
http://nyti.ms/w359TO - http://bit.ly/uJbkJe

Ne parla la gente, ne parlano i siti di gossip e anche quelli più seriosi, c'è persino una pagina Facebook dedicata esclusivamente all'argomento e gli esperti politici hanno preso a farne una specie di termometro del suo appeal. Di cosa si tratta? Dei capelli di Mitt Romney, il candidato repubblicano favorito alla nomination per le elezioni presidenziali del 2012. A scriverne, oggi, è addirittura l'autorevole "New York Times" che, dopo settimane di intenso e insolito dibattito, è stato costretto a dedicargli un titolo in prima pagina, con tanto di intervista al responsabile (o colpevole a seconda dell'orientamento politico) della capigliatura sfoggiata dall'ex governatore del Massachusetts: un parrucchiere immigrato italiano di nome Leon De Magistris.

L'acconciatura di Romney è incredibilmente diventata un argomento ricorrente nella sua campagna, quasi una cartina di tornasole durante i dibattiti: simbolo della sua forza se l'impalcatura tiene o, al contrario, della sua debolezza se una ciocca finisce pericolosamente fuoriposto. I capelli folti, quasi tutti nerissimi, corti sul collo e tirati indietro a lasciare scoperta la fronte, sempre laccatissimi, per i sostenitori del maggiore concorrente di Barack Obama sono l'immagine della sua affidabilità e della sua fede repubblicana. Per gli avversari della sua rigidità ed eccessiva attenzione all'immagine.

A dimostrazione di come anche nell'entourage di Romney siano ormai consapevoli della forza comunicativa della sua chioma (nel bene e nel male) basti sapere che i suoi consiglieri sono stati sorpresi a discutere con preoccupazione della faccenda. I nemici in politica ci vanno a nozze: recentemente la leader del Tea Party Michelle Bachman, ospite di un popolare programma tv statunitense, ha detto che la sola parola che gli viene in mente pensando al candidato mormone è "hair", capelli.

Inevitabile che, con tanto parlare, i media finissero per andare a cercare il creatore della discussa acconciatura. Intervistato dal più importante quotidiano del mondo, il parrucchiere Leon De Magistris, 64 anni, in America da quando ne ha 17 ("La mia famiglia voleva che mi facessi prete e così mi sono dato da fare per trovare un'alternativa", ha detto a un giornalista di una rete locale) ci svela i segreti che stanno dietro al look: niente gel, tinta o prodotti simili, per niente alla moda, pulito e conservatore. "I capelli lo rappresentano bene", spiega. Al salone che Leon gestisce a Belmont, città natale di Romney, ormai i clienti chiedono direttamente il "taglio Mitt".

Andrea Saul, un portavoce dell'ex governatore, preferisce non rilasciare commenti e i suoi consiglieri assicurano che il candidato mormone non è particolarmente fissato con la sua immagine. Sarà, ma nel 2007, l'ultima volta che Romney corse per la Casa Bianca, un giornalista si ritrovò tra le mani 77 pagine in PowerPoint che elencavano tutte le forze e le debolezze del repubblicano. I capelli venivano descritti come un'arma a doppio taglio.

 

mitt romneyROMNEY LEON DE MAGISTRIS IL PARRUCCHIERE ITALIANO DI ROMNEY LEON DE MAGISTRIS IL SALONE DI LEON DE MAGISTRIS

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