bin salman khashoggi

‘MOHAMMED BIN SALMAN È COME PAC-MAN: PIÙ NEMICI DIVORA E PIÙ NE VUOLE. DOBBIAMO FERMARLO’. LA CHAT DI KHASHOGGI CON UN ATTIVISTA SAUDITA IN CANADA, COL QUALE VOLEVA FONDARE UN ‘ESERCITO VIRTUALE’ CHE COMBATTESSE IL PRINCIPE EREDITARIO. ‘MA ERAVAMO CONTROLLATI GRAZIE A UN SOFTWARE ISRAELIANO, E IL REGIME CONOSCEVA I NOSTRI PIANI’ RIVELA OGGI OMAR ABDELAZIZ. ‘IO MI SONO SALVATO SOLO GRAZIE A…’

KHASHOGGI VOLEVA UN ESERCITO VIRTUALE CONTRO MBS, RIVELA LA CNN

Da www.agi.it

 

JAMAL KHASHOGGI

Il giornalista saudita Jamal Khashoggi voleva fondare un "esercito virtuale" contro il principe erede al trono Mohammed Bin Salman, descritto come "la bestia". Lo ha rivelato l'emittente la Cnn, che ha pubblicato uno scambio di 400 messaggi Whatsapp tra Khashoggi e l'attivista saudita in Canada, Omar Abdulaziz, poi resi noti da quest'ultimo insieme a foto, video e audio messaggi.

 

In un messaggio di Khashoggi, scritto in seguito a un giro di vite che colpì degli attivisti sauditi in patria, il giornalista si riferì al principe Mohammed scrivendo "più vittime fa più ne desidera", per poi aggiungere che "nemmeno chi lo sostiene ora può dirsi al sicuro". 

vladimir putin e mohammed bin salman 4

Il principe saudita viene descritto come una personalità distorta, "pronto a fare terra bruciata", "amante della violenza, dell'oppressione, della tirannia". Gli scambi si sono spinti fino a immaginare un movimento giovanile saudita, al piano di fornire schede sim straniere ad altri attivisti in patria e raccogliere 30 mila dollari da parte di donatori anti regime per attaccare la propaganda di Riad con un "esercito virtuale".

 

I piani dei due andarono avanti fino ad agosto, quando subirono un brusco stop e all'entusiasmo di aver raccolto i primi 5 mila euro subentrò la paura di essere stati intercettati grazie a un software israeliano. Un programma messo a punto dal gruppo Nso, denunciato ieri dall'attivista saudita e accusato di aver messo sotto controllo il suo telefono e aver avuto un ruolo centrale nella morte di Jamal Khashoggi. 

 

JAMAL KHASHOGGI

"Khashoggi riteneva Mohammed il problema centrale e insisteva sull'importanza di fermarlo il prima possibile", ha rivelato Abdelaziz in un'intervista alla Cnn. "Ad agosto ho ricevuto un messaggio dall'Arabia che mi diceva che eravamo controllati. Questo significava che potevano leggere tutti i nostri messaggi. Due mesi dopo Jamal è morto e mi sento in colpa di non essermi reso conto prima che ci controllavano", ha aggiunto.

 

Erdogan: “Andremo fino in fondo”

La Turchia ha intenzione di andare fino in fondo e chiarire tutti i lati oscuri dell'omicidio di Jamal Khashoggi, ucciso il 2 ottobre nel consolato di Riad a Istanbul. A ribadirlo il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, prima di fare ritorno in Turchia dal G20 di Buenos Aires. "Siamo decisi a portare a galla tutti i dettagli dell'omicidio, inclusa l'identità del mandante. Non abbiamo intenzione di abbandonare l'atteggiamento trasparente che abbiamo avuto sin dal primo momento, ma per giungere alla verità ci serve la collaborazione dei sauditi", ha dichiarato Erdogan, che ha definito l'omicidio di Khashoggi un problema "per tutto il mondo e non solo per la Turchia". 

JAMAL KHASHOGGI

 

Il presidente turco ha poi specificato che la linea seguita da Ankara ha sempre mirato alla ricerca della verità, senza urtare però le relazioni con Riad. "Questo omicidio va tenuto separato dai nostri rapporti con l'Arabia Saudita; questa è stata la nostra linea sin dall'inizio", ha ribadito Erdogan. 

 

AMICO DI KHASHOGGI, 'RIAD CI SPIÒ CON SOFTWARE ISRAELE'

mohammed bin salman trump visit da cbc

 (di Cristoforo Spinella) (ANSA) - "Che Dio ci aiuti". Appena saputo che il governo saudita aveva scoperto il suo progetto di lanciare un movimento online per denunciare gli abusi del principe ereditario Mohammed bin Salman, Jamal Khashoggi capì subito di essere in pericolo. Un allarme riflesso appieno in questo messaggio inviato su WhatsApp due mesi prima di essere ucciso a Omar Abdulaziz, giovane dissidente saudita esiliatosi in Canada, con cui da tempo intratteneva una corrispondenza digitale su come contrastare lo strapotere dell'erede al trono di Riad.

 

mohammed bin salman foto luca locatelli per il time

"Una bestia", "un Pac-man" che divora tutti i suoi avversari, e forse persino i suoi sostenitori, lo definisce Khashoggi in un altro degli oltre 400 messaggi, resi pubblici da Abdulaziz attraverso la Cnn. "Più vittime mangia, più ne vuole mangiare", scriveva il reporter. Conversazioni che i servizi del Regno riuscirono a intercettare lo scorso giugno grazie a un software-spia della compagnia di sorveglianza israeliana Nso Group, secondo la ricostruzione del 27enne attivista, che ha presentato una denuncia al tribunale di Tel Aviv. Un hackeraggio che "ha avuto un ruolo determinante in quello che è accaduto a Jamal", sostiene Abdulaziz.

 

Nso Group, già sotto accusa da parte di attivisti e giornalisti di altri Paesi, e criticata anche da Amnesty International, ha definito le accuse "completamente infondate", ma ha comunque assicurato massima rigidità in caso di eventuali utilizzi impropri della sua tecnologia. Secondo la querela, l'azienda avrebbe venduto lo scorso anno a Riad prodotti per 55 milioni di dollari.

i principi carlo e william con il principe della corona saudita mohammed bin salman

 

Nelle conversazioni con Abdulaziz, Khashoggi appare determinato a sfidare Mbs e gli promette di raccogliere fondi per finanziare la controffensiva digitale. Ma all'amico e potenziale collaboratore suggerisce prudenza. Quando a maggio due emissari del governo di Riad lo incontrarono in Canada invitandolo a recarsi in ambasciata per ritirare alcuni documenti, lui lo dissuase. "Mi disse di non andarci e di incontrarli solo in luoghi pubblici", racconta ora l'attivista, convinto che quell'avvertimento gli salvò probabilmente la vita. Una cautela che Khashoggi, tragicamente, non ebbe per se stesso.

 

 

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO

milan gerry cardinale zlatan ibrahimovic marcella verini giorgio furlani pierdonato vercellone donato

DAGOREPORT – ALTA TENSIONE AL MILAN TRA IL SENIOR ADVISOR IBRAHIMOVIC E L’AD FURLANI. LA SOCIETA’ E’ SPACCATA IN DUE FAZIONI: DA UNA PARTE CARDINALE, IBRA E LA POTENTISSIMA COMUNICATRICE DI RED BIRD E ELLIOTT MARCELLA VERINI, DALL’ALTRA FURLANI E IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE DEL CLUB PIERDONATO VERCELLONE. LE DUE ANIME SI RIMBALZANO LA RESPONSABILITA’ DEL MANCATO INGAGGIO IN ESTATE DI ANTONIO CONTE – FURLANI GODE DELLA FIDUCIA DI PAUL SINGER, CHE CON ELLIOTT È DI FATTO IL PADRONE OMBRA DEL MILAN. È PROBABILE CHE IN ESTATE QUALCUNO SALTERÀ, SE NON TUTTI…

maurizio gasparri simona agnes

FLASH! - MAI DIRE RAI: PER IL FORZISTA MAURIZIO GASPARRI, MEMBRO DELLA COMMISSIONE VIGILANZA, SIMONA AGNES NON ESISTE, FDI SE NE FOTTE E SONO INIZIATE LE PRESSIONI SU GIANNI LETTA PER CONVINCERE LA SUA PROTETTA, SIMONA AGNES, PLURI BOCCIATA PER LA PRESIDENZA DEL CDA RAI, A DIMETTERSI LIBERANDO COSI' UN POSTO A UN NOME CHE POSSA OTTENERE I VOTI ANCHE DELL'OPPOSIZIONE... – LA REPLICA DI GASPARRI A DAGOSPIA: “OVVIAMENTE LA NOTIZIA CHE AVETE PUBBLICATO SU ME E SULLA AGNES È L’ESATTO CONTRARIO DELLA VERITÀ”

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT - LA "SPECIAL RELATIONSHIP" DI GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP ERA SOLO NELLA TESTOLINA BIONDA DELLA DUCETTA: QUANDO SI TRATTA DI COLPIRE L'EUROPA, IL TYCOON NON FA DISTINZIONI (LE TARIFFE AL 25% COLPIRANNO ANCHE L'ITALIA, MENTRE IL REGNO UNITO SARÀ ESENTATO) E LA PRESUNTA AMICIZIA CON LA "MERAVIGLIOSA LEADER" ITALIANA VA A RAMENGO - L'HANNO CAPITO ANCHE A DESTRA: BASTA SBIRCIARE IL TITOLONE DI PRIMA PAGINA DEL "GIORNALE" DI OGGI ("TRUMP, I PRIMI DUBBI DELLA LEGA") E ASCOLTARE LE PAROLE DEL MINISTRO URSO (FRATELLI D'ITALIA): "L'AMERICA PUNTA A DIVIDERE GLI ALLEATI EUROPEI" - LA "THATCHER DELLA GARBATELLA" E' INSOFFERENTE PER L'ATTIVISMO DI MACRON E STARMER MA I DUE SONO LEADER DI PAESI "PESANTI", CON ARMI NUCLEARI - PRIMA O POI L'UNDERDOG DOVRÀ ACCORGERSI CHE BACIARE LA PANTOFOLA DI "KING TRUMP" NON È STATA UNA BUONA IDEA...

donna sarda sardegna elly schlein

DAGOREPORT – ALLA DIREZIONE DEL PD, I RIFORMISTI DEM SONO SOBBALZATI SULLA SEDIA ALLE PAROLE DI ELLY SCHLEIN SULLA GUERRA UCRAINA: “NON SIAMO PER IL FINTO PACIFISMO DI TRUMP MA NEMMENO SIAMO CON L’EUROPA CHE VUOLE CONTINUARE LA GUERRA” - IL CLOU: QUANDO ELLY HA ATTACCATO LE INIZIATIVE SINGOLE DI MACRON E DI STARMER PER LA PACE, HA DETTO, TESTUALE: "ALL'EUROPA SERVE UN SALTO QUANTICO" (MA CHE CAZZO STAI A DI'?) - PICIERNO, PIERO DE LUCA, FASSINO NON CREDEVANO ALLE PROPRIE ORECCHIE: “QUINDI LA PACE SONO LE CONDIZIONI DETTATE DA PUTIN? ELLY, QUANDO LA SMETTI DI GIOCARE A NASCONDINO?” – ALTRO SCAZZO SUL REFERENDUM DELLA CGIL SUL JOBS ACT E SULL’ESERCITO COMUNE UE (TRANQUILLIZZATE LA DUCETTA: CON QUESTI SINISTRATI ALTRI 20 ANNI A PALAZZO CHIGI SONO SICURI…)