berlusconi corte giustizia

IL MOMENTO DELLA VERITA’ – MERCOLEDI’ LA CORTE SUI DIRITTI DELL’UOMO SI PRONUNCERA' SU BERLUSCONI. MA SOLO NEL 2018 SI SAPRA’ SE AVRA’ DICHIARATO LA LEGGE SEVERINO INAPPLICABILE PER IL BANANA – LO SNODO DELLA RETROATTIVITA’ – IL PRESIDENTE DELLA CORTE E’ UN ITALIANO

 

Beda Romano per Il Sole 24 Ore

 

CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA

È una udienza per molti versi storica quella che si terrà mercoledì 22 novembre a Strasburgo presso la Corte europea dei diritti dell'Uomo. La Grande Camera del tribunale sarà chiamata a valutare un ricorso presentato dall'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, 81 anni, contro una legge italiana del 2012 (Legge Severino, dal nome dell'allora ministro della Giustizia) che impedisce a un uomo politico di candidarsi alle elezioni in caso di condanna per gravi reati.

 

CORTE EUROPEA DEI DIRITTI (CHE NULLA HA A CHE FARE CON LA UE)

La Corte europea dei diritti dell'Uomo non ha nulla a che fare con l'Unione europea. È un organismo nato nel 1959. Il suo compito è di garantire il rispetto della Convenzione europea dei diritti dell'Uomo, adottata nel 1950 dai Paesi membri del Consiglio d'Europa. Questi ultimi sono 47. Ciascun Paese ha un proprio giudice che tuttavia lavora in piena indipendenza rispetto al governo che lo ha nominato. L'attuale presidente della Corte è un italiano, Guido Raimondi, 64 anni.

berlusconi arriva consiglio nazionale forza italia foto lapresse

 

CHI PUÒ FARE RICORSO

Possono fare ricorso davanti al tribunale sia gli Stati che le persone fisiche e giuridiche. Nel 2016, la Corte ha trattato 2.730 ricorsi contro l'Italia, di cui 2.695 ritenuti irricevibili. Ha pronunciato 15 sentenze, relative a 35 ricorsi, di cui 10 hanno concluso ad almeno una violazione della convenzione. A titolo di confronto, i ricorsi nel 2015 erano stati 4.463, mentre tra gennaio e luglio di quest'anno le richieste di giudizio sono state 1.245. Oltre 50mila ricorsi sono presentati ogni anno.

 

DECISIONE DA APPLICARE

Una decisione della Corte deve essere applicata dalla giurisdizione nazionale. Il Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa deve controllare il pieno rispetto della sentenza. In particolare deve assicurarsi che la persona che ha fatto ricorso riceva da parte dello Stato condannato il risarcimento per danni che la Corte ha deciso di attribuirgli. Un appello è possibile solo quando sul tavolo è una sentenza di una delle Camere, mentre non è previsto quando la decisione è presa dalla Grande Camera (come nel caso di Berlusconi).

 

UN ITALIANO ALLA PRESIDENZA DELLA CORTE

Guido Raimondi CORTE EUROPEA

I magistrati sono eletti dall'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa per un periodo di nove anni non rinnovabile. Come detto, il giudice italiano è attualmente anche presidente della Corte. L'audizione di mercoledì prossimo relativa al caso Berlusconi avverrà dinanzi alla Grande Camera, composta da 17 magistrati. L'udienza dovrebbe essere la prima e unica in questo particolare vicenda. Una sentenza dovrebbe giungere nel corso del 2018.

 

IL NODO DELLA RETROATTIVITÀ

paola severino

Silvio Berlusconi contesta la retroattività della Legge Severino. A sua difesa l'ex premier ricorda l'articolo 25 della Costituzione italiana secondo cui «nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso», nonché l'articolo 7 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, secondo cui nessuno può essere condannato per un'azione o omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto nazionale o internazionale.

 

SNODO DECISIVO

I fatti per cui è stato condannato nel 2013 sono avvenuti prima dell'entrata in vigore della legge. Naturalmente, da un punto di vista politico, la vicenda è particolarmente importante. Attualmente l'ex presidente del Consiglio, condannato per frode fiscale, non può candidarsi alle prossime elezioni legislative, alla luce della Legge Severino, ma questo potrebbe cambiare se la Corte europea per I diritti dell'Uomo dovesse condannare l'Italia per violazione dei diritti umani.

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...