
IL MONDO AL CONTRARIO: ORA L'ESTREMA DESTRA DIFENDE GLI EBREI – I PARTITI FASCIO-SOVRANISTI DI TUTTA EUROPA SONO SCHIERATI CONTRO L'ANTISEMITISMO. DAL RASSEMBLEMENT NATIONAL IN FRANCIA A FRATELLI D’ITALIA FINO AI NEO-NAZISTI DI AFD: DAVVERO LE FORMAZIONI TRADIZIONALMENTE ANTISEMITE SI SONO “CONVERTITE” O E' SOLO UN CALCOLO POLITICO? - D'ALTRONDE IL NUOVO TRATTO “UNIFICANTE” È L’AVVERSIONE PER L’ISLAM…
Traduzione di un estratto dell’articolo di Claire Gallen per AFP
GIORGIA MELONI - BENJAMIN NETANYAHU
Dopo un passato segnato dall’antisemitismo, i partiti di estrema destra oggi spesso si presentano come difensori degli ebrei, ma i critici li accusano di aver cambiato posizione unicamente per calcolo politico.
Il mese scorso, diversi leader dell’estrema destra si sono recati in Israele per partecipare a una conferenza organizzata dal governo sul contrasto all’antisemitismo.
Tra loro c’erano Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National francese; Kinga Gál, eurodeputata del partito ungherese Fidesz; e Milorad Dodik, leader del territorio a maggioranza serba della Bosnia, la Repubblica Srpska, alleato di Vladimir Putin e ricercato dall’Interpol.
«L’odio verso gli ebrei e verso lo Stato di Israele è una piaga globale che dobbiamo combattere senza tregua», ha dichiarato Bardella, ripetendo il nuovo mantra del suo partito secondo cui il Rassemblement National (RN) «è oggi il miglior scudo per i nostri compatrioti di fede ebraica».
Dichiarazioni che si pongono in netto contrasto con le posizioni espresse da Jean-Marie Le Pen, fondatore del RN con il suo precedente nome, Front National, che definì la Shoah «un dettaglio della storia della Seconda guerra mondiale».
Sua figlia Marine Le Pen, che lo ha estromesso dal partito nel quadro della sua campagna di riforma, ha preso le distanze «da tutte le forme di antisemitismo», ha ricordato Nonna Mayer, politologa presso il CNRS (Centro nazionale per la ricerca scientifica) in Francia.
Marine Le Pen, oggi capogruppo del suo partito all’Assemblée nationale, aveva già avviato una politica nota come “dédiabolisation” (de-demonizzazione) quando, nell’ottobre 2023, il gruppo militante palestinese Hamas attaccò Israele.
L’attacco ha offerto al Rassemblement National «un’opportunità inaspettata di strumentalizzare l’antisemitismo per potersi presentare come difensori degli ebrei in Francia e in Israele», ha dichiarato Mayer.
– «Tolleranza zero», «spazio sicuro» –
Una retorica simile si sente anche altrove in Europa, tra i partiti identitari di destra […]. In Ungheria, il presidente Viktor Orbán promuove quella che definisce una politica di «tolleranza zero» verso l’antisemitismo e si vanta di offrire «le terre più sicure d’Europa» per gli ebrei.
In Germania, Beatrix von Storch — deputata del partito di estrema destra AfD e nipote del ministro delle Finanze di Adolf Hitler — ha promesso agli ebrei uno «spazio sicuro» qualora il suo partito andasse al potere.
GLI INSULTI AGLI EBREI DEI GIOVANI DI FRATELLI DITALIA
La presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, a gennaio, ha accusato il governo fascista di Benito Mussolini di «complicità» nella Shoah, definendo la lotta contro l’antisemitismo «in tutte le sue forme, passate o presenti» una priorità del suo esecutivo.
Mayer ha spiegato che il cambio di linea nei partiti europei di estrema destra è legato alla percezione dell’islamismo come «il pericolo numero uno».
«La paura dell’islamismo li unisce tutti», ha detto.
«O forse, per alcuni, si tratta semplicemente dell’Islam e dei musulmani in generale».
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Tuttavia, non tutti i simpatizzanti dei partiti di estrema destra hanno adottato il sostegno ai cittadini ebrei espresso dai loro leader.
«Tra i simpatizzanti del Rassemblement National il cambiamento è tutt’altro che compiuto», ha osservato Mayer.
Lo stesso vale per l’Italia, dove diversi membri del partito di estrema destra Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni sono stati accusati di aver pronunciato affermazioni antisemite.
[…] La nuova tendenza tra i leader dell’estrema destra suscita nel frattempo reazioni contrastanti tra gli stessi ebrei.
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
Serge Klarsfeld, sopravvissuto francese alla Shoah divenuto celebre per aver dato la caccia agli ex nazisti, aveva dichiarato prima delle elezioni legislative francesi del 2024 che avrebbe votato «senza esitazione» per il RN anziché per La France Insoumise (LFI), il partito della sinistra radicale accusato di simpatie islamiste.
Ma Yonathan Arfi, presidente del Consiglio Rappresentativo delle Istituzioni Ebraiche di Francia, ha accusato Bardella di «strumentalizzare politicamente» la lotta all’antisemitismo nell’ambito della strategia del RN «per conquistare il potere».
Il Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania ha nel frattempo esortato gli elettori a non votare per il principale partito di estrema destra del Paese, affermando che «l’unica funzione degli ebrei nel programma dell’AfD è quella di esprimere i sentimenti anti-musulmani del partito».
Un dibattito simile è in corso negli Stati Uniti, dove l’ex presidente Donald Trump rappresenta un modello per molte figure dell’estrema destra europea.
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Amy Spitalnick, amministratrice delegata del Jewish Council for Public Affairs, ha dichiarato al New York Times questo mese di nutrire dubbi sulle reali motivazioni alla base dell’impegno dell’amministrazione contro l’antisemitismo.
«Si tratta di sfruttare le preoccupazioni legate all’antisemitismo per minare la democrazia», ha affermato.
FLAMINIA PACE INSULTA GLI EBREI - INCHIESTA DI FANPAGE SULLA GIOVENTU MELONIANA