gualtieri

ALLA FINE LA MONTAGNA DI RISTORI PROMESSI DAL GOVERNO HA PARTORITO UN TOPOLINO DI POCHI SPICCI – GLI ASSEGNI ANDRANNO SOLO AL 10% DELLE AZIENDE E NON SUPERERANNO I 6.000 EURO. LE CATEGORIE INDIVIDUATE ATTRAVERSO I CODICI ATECO INCLUSI FOTOREPORTER, MAESTRI DI DANZA E ORGANIZZATORI DI MATRIMONI. TRA GLI ESCLUSI LE AGENZIE DI VIAGGIO E TOUR OPERATOR. - "MA SONO PROPRIO GLI OPERATORI DEL SETTORE TURISMO A ESSERE TRA I PIÙ DURAMENTE COLPITI DALLA CRISI ECONOMICA", PROTESTA IL LEGHISTA CENTINAIO...

Camilla Conti per la Verità

 

gualtieri

Alla fine, tra primo e secondo decreto, la montagna di ristori promessi dal governo ha partorito un topolino di pochi spicci, in parte frutto di un giro conto rispetto ai Dl precedenti e in parte sottratti ai fondi bilaterali ovvero a denaro già destinato alle aziende. La platea è stata allargata ma a beneficiarne saranno ancora poche categorie, meno del 10% del totale dei codici Ateco.

 

Il testo del Ristori bis approvato nella notte di venerdì dal Consiglio dei ministri non è ancora nella sua versione definitiva non essendo in Gazzetta (tanto più che è probabile che i due decreti Ristori vengano accorpati in un'unica legge di conversione). Ancora non è dunque chiaro quali saranno e dove verranno trovate le coperture finanziarie per mettere sul piatto i 2,5 miliardi di euro di nuovi aiuti annunciati dal governo.

 

giuseppe conte roberto gualtieri

Si legge, però, che «i fondi bilaterali di cui all'articolo 27 del decreto legislativo del 14 settembre 2015, numero 148 sono autorizzati a utilizzare le somme stanziate dall'articolo 1, comma 7, del decreto legge 14 agosto 2020, numero 104, convertito, con modificazioni dalla legge 13 ottobre 2020, numero 126, anche per le erogazioni dell'assegno ordinario Covid-19 fino alla data del 12 luglio 2020». Tradotto dal legalese: gran parte delle risorse verranno ripescate da fondi già stanziati per le aziende, quindi non con nuove risorse. Non solo.

 

Il premier Giuseppe Conte ha annunciato un fondo ad hoc, a chiamata, per finanziare di volta in volta gli indennizzi, con un meccanismo automatico che consenta di seguire gli spostamenti delle Regioni da una fascia di rischio all'altra in base all'evoluzione dei dati sull'epidemia.

 

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

Dove verranno trovati questi soldi, e quanti ne serviranno, non si sa. Di certo, i 2,5 miliardi previsti dal Ristori bis saranno insufficienti. E assegnati con una logica sbagliata in partenza perché non considera le perdite future con cui dovranno fare i conti le categorie più esposte alle chiusure.

 

Senza un provvedimento di sospensione del pagamento delle tasse si rischia inoltre che quello che entrerà dalla porta, in termini di indennizzi, esca dalla finestra con il pagamento delle imposte sui redditi e l'Irap. Per tutte le imprese delle zone rosse costrette a chiudere, il decreto prevede infatti solo il rinvio degli acconti di novembre al 30 aprile.

 

zingaretti gualtieri

Ma cosa contiene, nel dettaglio, il decreto? A beneficio dei lavoratori autonomi e nelle zone rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado viene erogato un bonus babysitter da 1.000 euro (destinato però ai soli lavoratori autonomi) e, nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, sarà possibile ottenere il congedo straordinario, con il riconoscimento di un'indennità pari al 50% della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.

 

Sale la dotazione del fondo previsto per il trasporto pubblico locale, incrementata di 300 milioni per il 2021. Fino a 100 milioni potranno essere usati per servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale, destinato anche a studenti, sempre nel 2021 per far fronte alle misure anti Covid nel caso in cui nel periodo precedente all'epidemia si sia registrato un riempimento superiore al 50% della capacità.

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

 

Arriva poi un fondo ad hoc con una dotazione di 200 milioni per garantire contributi a fondo perduto agli operatori con sede nei centri commerciali e a coloro che operano nelle produzioni industriali del comparto alimentare e delle bevandeIl provvedimento estende l'accesso ai benefici dei contributi a fondo perduto a categorie escluse dal provvedimento precedente come bus turistici, trasporti lagunari, fotoreporter, chi organizza corsi di danza, le lavanderie industriali, i negozi di bomboniere, i traduttori e anche i produttori di fuochi d'artificio (al 100% di quanto incassato in primavera).

 

Porte aperte agli indennizzi (al 200%) per guide alpine, musei, biblioteche, monumenti e anche orti botanici e zoo. Inclusa la ristorazione senza somministrazione, come rosticcerie e pizzerie al taglio e gli Internet point, che avranno un ristoro al 50% di quanto già avuto in estate.

 

roberto gualtieri

La nuova lista dei codici Ateco allegata al provvedimento include i negozi (dall'abbigliamento agli elettrodomestici fino ai sexy shop), gli ambulanti, gli estetisti e gli altri servizi alla persona, compreso chi fa piercing e tatuaggi.

 

Nella lista anche i servizi per gli animali e le agenzie matrimoniali. Il decreto rafforza poi ulteriormente i contributi per alcune delle attività delle zone rosse e quindi costrette alla chiusura. In particolare gli indennizzi passeranno dal 150 al 200% per bar, pasticcerie e gelaterie che si trovano in zone rosse o arancioni. Ma nel complesso, è bene ripeterlo, non sia andrà oltre i 5 o i 6.000 euro che è il calcolo mediano per azienda.Si tratta, però, solo di una minima percentuale dei codici Ateco complessivi. Tra gli esclusi ci sono, ad esempio, agenzie di viaggio e tour operator.

 

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

«Scopriamo oggi che questi comparti del settore turismo restano completamente esclusi dal nuovo decreto ristoro. Nella notte hanno stralciato questi codici Ateco e persino chi opera nelle neo decretate zone rosse non vedrà un euro tra quelli sbandierati dal governo. Sono proprio gli operatori del settore turismo a essere tra i più duramente colpiti dalla crisi economica conseguente alla pandemia», ha attaccato ieri Gian Marco Centinaio, senatore leghista già ministro del Turismo e oggi a capo del dipartimento del Carroccio.

gualtieri

 

Ultimi Dagoreport

software israeliano paragon spyware whatsapp alfredo mantovano giorgia meloni peter thiel

DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO I GIORNALISTI COL SOFTWARE ISRAELIANO DI “PARAGON SOLUTIONS” - PECCATO CHE L’AZIENDA DI TEL AVIV, SCRIVE "THE GUARDIAN", NON FACCIA AFFARI CON PRIVATI, MA VENDA I SUOI PREGIATI SERVIZI DI HACKERAGGIO SOLO A “CLIENTI GOVERNATIVI” CHE DOVREBBERO UTILIZZARLI PER PREVENIRE IL CRIMINE - CHI AVEVA FIRMATO IL CONTRATTO STRACCIATO DAGLI ISRAELIANI PER "VIOLAZIONI"? QUAL È "L'ABUSO" CHE HA SPINTO PARAGON A DISDETTARE L'ACCORDO? – ANCHE IL MERCATO FIORENTE DELLO SPIONAGGIO GLOBALE HA IL SUO BOSS: È PETER THIEL, IL “CAVALIERE NERO” DELLA TECNO-DESTRA AMERICANA, CHE CON LA SOCIETA' PALANTIR APPLICA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE AL VECCHIO MESTIERE DELLO 007…

barbara berlusconi

DAGOREPORT - BERLUSCONI ALLA SCALA SI È VISTO UNA SOLA VOLTA, MA IL BERLUSCONISMO SÌ, E NON AVEVA FATTO MALE CON FEDELE CONFALONIERI, CHE FU PRESIDENTE DELLA FILARMONICA DELLA SCALA E BRUNO ERMOLLI, POTENTISSIMO VICEPRESIDENTE DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA - INVECE BARBARA B. LA SI VIDE DUE VOLTE, AL BRACCIO DI PATO, L’EX ATTACCANTE DEL MILAN. LA SUA NOMINA NEL CDA DELLA SCALA? DONNA, GIOVANE… E POI CON QUEL COGNOME! LA COMPETENZA? BEH… LA PASSIONE MMM…: PERCHÉ, DA QUEL GIORNO CHE VENNE CON PATO, NON SI È PRESA UN BEL PALCO ANZICHÉ TORNARE ALLA SCALA SOLO QUINDICI ANNI DOPO DA CONSIGLIERE/A?

vincenzo de luca elly schlein nicola salvati antonio misiani

DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA GUERRA A ELLY SCHLEIN - SULLA SUA PRESUNTA VICINANZA AL TESORIERE DEM, NICOLA SALVATI, ARRESTATO PER FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, RIBATTE COLPO SU COLPO: “DOVREBBE CHIEDERE A UN VALOROSO STATISTA DI NOME MISIANI, CHE FA IL COMMISSARIO DEL PD CAMPANO” – LA STRATEGIA DELLO “SCERIFFO DI SALERNO”: SE NON OTTIENE IL TERZO MANDATO, DOVRÀ ESSERE LUI A SCEGLIERE IL CANDIDATO PRESIDENTE DEL PD. ALTRIMENTI, CORRERÀ COMUNQUE CON UNA SUA LISTA, RENDENDO IMPOSSIBILE LA VITTORIA IN CAMPANIA DI ELLY SCHLEIN…

osama almasri torturatore libico giorgia meloni alfredo mantovano giuseppe conte matteo renzi elly schlein

DAGOREPORT – LA SOLITA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE: SUL CASO ALMASRI SCHLEIN E CONTE E RENZI HANNO STREPITATO DI “CONIGLI” E ''PINOCCHI'' A NORDIO E PIANTEDOSI, ULULANDO CONTRO L’ASSENZA DELLA MELONI, INVECE DI INCHIODARE L'ALTRO RESPONSABILE, OLTRE ALLA PREMIER, DELLA PESSIMA GESTIONE DELL’AFFAIRE DEL BOIA LIBICO: ALFREDO MANTOVANO, AUTORITÀ DELEGATA ALL’INTELLIGENCE, CHE HA DATO ORDINE ALL'AISE DI CARAVELLI DI RIPORTARE A CASA CON UN AEREO DEI SERVIZI IL RAS LIBICO CHE E' STRAPAGATO PER BLOCCARE GLI SBARCHI DI MIGLIAIA DI NORDAFRICANI A LAMPEDUSA – EPPURE BASTAVA POCO PER EVITARE IL PASTROCCHIO: UNA VOLTA FERMATO DALLA POLIZIA A TORINO, ALMASRI NON DOVEVA ESSERE ARRESTATO MA RISPEDITO SUBITO IN LIBIA CON VOLO PRIVATO, CHIEDENDOGLI LA MASSIMA RISERVATEZZA - INVECE L'ARRIVO A TRIPOLI DEL TORTURATORE E STUPRATORE DEL CARCERE DI MITIGA CON IL FALCON DELL'AISE, RIPRESO DA TIVU' E FOTOGRAFI, FUOCHI D’ARTIFICIO E ABBRACCI, HA RESO EVIDENTE IL “RICATTO” DELLA LIBIA E LAMPANTE LO SPUTTANAMENTO DEL GOVERNO MELONI - VIDEO

ursula von der leyen giorgia meloni

URSULA VON DER LEYEN, CALZATO L'ELMETTO, HA PRESO PER LA COLLOTTOLA GIORGIA MELONI - A MARGINE DEL CONSIGLIO EUROPEO INFORMALE DI TRE GIORNI FA, L’HA AFFRONTATA CON UN DISCORSO CHIARISSIMO E DURISSIMO: “CARA GIORGIA, VA BENISSIMO SE CI VUOI DARE UNA MANO NEI RAPPORTI CON TRUMP, MA DEVI PRIMA CONCORDARE OGNI MOSSA CON ME. SE VAI PER CONTO TUO, POI SONO CAZZI TUOI” – LA REAZIONE DELLA SEMPRE COMBATTIVA GIORGIA? DA CAMALEONTE: HA ABBOZZATO, SI È MOSTRATA DISPONIBILE E HA RASSICURATO URSULA ("MI ADOPERO PER FARTI INCONTRARE TRUMP"). MA IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NON HA ABBOCCATO, PUNTUALIZZANDO CHE C’È UNA DIFFERENZA TRA IL FARE IL "PONTIERE" E FARE LA "TESTA DI PONTE" – IL “FORTINO” DI BRUXELLES: MACRON VUOLE “RITORSIONI” CONTRO TRUMP, MERZ SI ALLONTANA DAI NAZISTI “MUSK-ERATI” DI AFD. E SANCHEZ E TUSK…