parlamento europeo vladimir putin mosca

IL MOSCAGATE FA TREMARE LA DESTRA EUROPEA – OLTRE ALLA PROCURA DI BRUXELLES, ANCHE IL PARLAMENTO EUROPEO INDAGHERÀ SUL CASO DEGLI EURODEPUTATI CHE SAREBBERO STATI PAGATI DALLA RUSSIA PER DIFFONDERE LA SUA PROPAGANDA – I POLITICI CHE AVREBBERO RICEVUTO SOLDI ATTRAVERSO IL SITO “VOICE OF EUROPE” APPARTERREBERO AL GRUPPO EUROPEO DI IDENDITÀ & DEMOCRAZIA, QUELLO DELLA LEGA. MA LA PAURA SERPEGGIA ANCHE DENTRO ECR, IL PARTITO CONSERVATORE GUIDATO DA GIORGIA MELONI –TUTTI I NOMI CHE CIRCOLANO

Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “la Repubblica”

 

bruxelles parlamento europeo

Il Parlamento europeo rischia di essere investito da un altro Qatargate. Con un altro nome, “Moscagate”, e con protagonisti diversi. Tutti, o quasi, provenienti dall’estrema destra d’Europa. Lo scandalo degli eurodeputati pagati dal Cremlino attraverso il sito ceco “Voice of Europe” sta, infatti, muovendo un passo dentro il Palazzo dell’Eurocamera. La “Dg Safe”, la Direzione che si occupa della sicurezza negli edifici parlamentari, ha infatti chiesto alle autorità del Belgio di avere i nomi di tutti gli eletti coinvolti nell’inchiesta. Del resto è stato il premier belga De Croo a denunciare l’azione di disinformazione antieuropea e di corruzione attivata dalla Russia.

 

roberta metsola giorgia meloni 1

[...] L’obiettivo è in primo luogo quello di evitare incidenti. Ma c’è un altro aspetto che inizia a prendere corpo al piano più alto, quello della presidente Roberta Metsola.

 

L’avvio di un’indagine interna. L’ufficio di presidenza potrebbe essere convocato prima del 22 aprile - prima cioè dell’ultima sessione plenaria che si riunirà a Strasburgo - per ufficializzare questa decisione. Nel frattempo iniziano a circolare sempre un numero maggiore di indiscrezioni sui soggetti coinvolti.

 

Thierry Henri Philippe Baudet

I deputati che avrebbero ricevuto soldi da “Voice of Europe” per fare propaganda filorussa e antieuropea sono stati eletti - secondo le prime informazioni - in sei Paesi: Olanda, Belgio, Germania, Francia, Ungheria e Polonia. Ma di chi si tratta?

 

L’attenzione ricade, appunto, sui soggetti politici di estrema destra e che farebbero riferimento al Gruppo europeo di Idendità&Democrazia, quello cui è iscritta anche la Lega di Salvini. E la paura serpeggia anche dentro Ecr, il partito conservatore guidato a da Giorgia Meloni.

 

In particolare i sospetti ricadono sull’olandese Juiste Antwoord (Risposta corretta), nato da una costola del Forum per la Democrazia (FvD) guidato da Thierry Henri Philippe Baudet. Per la Germania i dubbi si concentrano sull’Afd, il partito di matrice neonazista che sta effettivamente riscuotendo molti consensi. Quanto all’Ungheria, il partito più vicino alle posizioni filo-Putin è Fidesz. Quello che esprime il primo ministro, Viktor Orban, che da anni non nasconde il suo rapporto con il Cremlino [...]

 

VIKTOR ORBAN EMMANUEL MACRON

In Belgio i riflettori stanno illuminando l’attività della “Nuova Alleanza Fiamminga”: un partito politico populista di destra che rivendica l’indipendenza delle Fiandre. Nato dalle ceneri del “Vlaams Blok” (Blocco Fiammingo), che si era autosciolto in seguito ad una condanna per violazione della legge sul razzismo e la xenofobia. A Varsavia, invece, i sospetti riguardano il partito “Polonia Sovrana”.

 

Poi c’è la Francia. In questo caso lo sguardo si rivolge verso il Front national di Marine Le Pen, ma anche sul Reconquete di Eric Zemmour. Se venisse confermato il coinvolgimento dell’eurodeputato “zemmouriano”, si aprirebbe anche un dossier sull’Ecr, il gruppo cui è iscritto anche Fratelli d’Italia. “Reconquete” da pochi mesi ha infatti aderito all’Ecr. Tra i Conservatori inizia a montare un certo allarme.

 

Se venisse comprovato il coinvolgimento di Zemmour e dell’ungherese Fidesz, che dovrebbe aderire all’Ecr dopo le elezioni eruropee di giugno, a quel punto i Conservatori entrerebbero inevitabilmente nella lista nera dei filorussi.

MARION MARECHAL LE PEN ERIC ZEMMOURERIC ZEMMOURPARLAMENTO EUROPEO VOTAZIONE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...