ciocca moscovici

“CIOCCA È UN CRETINO, UN PROVOCATORE, UN FASCISTA” – MOSCOVICI CONTRO L’EURODEPUTATO CHE HA IMBRATTATO (CON SCARPA “MADE IN ITALY”) LA LETTERA DI BOCCIATURA DELLA MANOVRA ITALIANA – IL LEGHISTA A “RADIO CUSANO”: “I FASCISTI SONO QUELLI CHE AL CONFINE SCARICANO DONNE INCINTE E MIGRANTI SUL SUOLO ITALIANO. I VERI CRETINI…” – VIDEO

 

 

 

1 – MOSCOVICI ORA INSULTA IL LEGHISTA CIOCCA: "FASCISTA, C..."

Franco Grilli per www.ilgiornale.it

 

ciocca 1

Il Commissario agli Affari Europei, Pierre Moscovici, adesso torna all'attacco. Dopo aver sonoramente criticato e bocciato dallo scranno di Bruxelles la manovra italiana, adesso il Commissario punta il dito contro l'eurodeputato leghista, Angelo Ciocca che qualche giorno fa aveva tolto una scarpa per imbrattare le carte di Moscovici.

 

Con un intervento a CNews di fatto il Commissario ha usato parole dure per parlare dell'esponente leghista: "È un cretino, un provocatore, un fascista. Il suo gesto è grottesco". Poi arriva l'affondo dello stesso Moscovici che ha promesso di "voler combattere questa gente qui fino al suo ultimo respiro".

 

MOSCOVICI E DOMBROVSKIS BOCCIANO LA MANOVRA ITALIANA

Ciocca dopo il suo gesto aveva postato il video su Twitter con un commento al vetriolo: "A Strasburgo ho calpestato (con una suola Made in Italy!!!) la montagna di bugie che Moscovici ha scritto contro il nostro paese!!! L’Italia merita rispetto e questi Euroimbecilli lo devono capire, non abbassiamo più la testa!!!". Adesso ha dovuto incassare la replica di Moscovici che di fatto non ha usato certo parole tenere per il leghista. Lo scontro ormai è aperto.

 

2 – LA CONTROREPLICA DI CIOCCA A MOSCOVICI SU “RADIO CUSANO”

Da “Radio Cusano Campus”

 

TRIA E MOSCOVICI

Angelo Ciocca, europarlamentare della Lega,  è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano – Dentro la Notizia” condotta da Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

 

Dopo il gesto della scarpa, Moscovici ha definito Ciocca “cretino e provocatore fascista”.  “Al piromane del nostro spread Moscovici rispondo in modo molto semplice –ha affermato Ciocca-: finalmente l’Italia s’è desta e ovviamente si inizia ad aver paura di un’Italia che s’è desta. Da maggio saranno gli europei col voto a far alzare i tacchi al piromane dello spread.

 

Angelo Ciocca

Moscovici mi ha definito un cretino e vorrei ricordargli che i cretini, a mio modesto avviso e all’avviso di molti cittadini che mi hanno scritto in queste ore, sono quei ministri delle finanze che in anni scellerati di politica economica socialista hanno portato il debito pubblico francese dall’88% al 97%. Poi mi ha definito fascista e allora vorrei ricordare al Commissario che il fascismo lo abbiamo visto al confine di Claviere, dove la Francia scarica in Italia donne incinta e migranti a loro indesiderati.

 

PIERRE MOSCOVICI

Poi Moscovici mi ha definito provocatore, ma io penso che se oggi esistono dei provocatori in Europa sono quei commissari, tutti in procinto di abbandonare l’incarico, che ancora prima di ricevere la manovra dell’Italia hanno fatto dichiarazioni incendiarie per bocciarla, facendo impennare lo spread. Più provocatori di questi non esistono. Moscovici oggi si agita e teme l’Italia, teme il fatto che grazie a questo governo finalmente l’Italia ha iniziato a dire basta e a chiedere rispetto.

 

Con quella suola made in Italy che io ho orgogliosamente posato sopra il pensiero di Moscovici, ho cercato di far capire agli eurocrati europei che il Made in Italy di quella suola rappresenta il lavoro, la fatica, i sacrifici, la genialità e il saper fare di un Paese.

 

i migranti di claviere scaricati in italia

E non possiamo accettare che un pensiero ingiusto, un pensiero da piromane uccida o metta in difficoltà il made in Italy rappresentato da quella suola che è il nostro lavoro, i nostri sacrifici, la genialità del nostro Paese che probabilmente Moscovici ci invidia. Qualcuno mi ha detto: se ti insulta Moscovici vuol dire che sei sulla strada giusta”.

 

In questi giorni sono arrivati più messaggi di critica o di supporto? “Quando ho spiegato il mio gesto non ho più ricevuto critiche –ha dichiarato Ciocca-. Sono stato in diversi incontri pubblici e tutti in questo momento stanno dalla parte di un’Italia che vuole rispetto.

ciocca

 

I cittadini italiani dicono: l’Europa in questi anni non ci ha rispettato e, se oggi non capisce che deve avere un atteggiamento diverso, è giusto anche farsi sentire, senza gesti violenti o che creino danni. L’unico danno che ho fatto è stato timbrare una pagina degli appunti Moscovici con la mia suola made in Italy, quindi semmai ho aggiunto un contenuto alle bugie che ha detto Moscovici in conferenza stampa.

 

SPREAD DI CITTADINANZA

Se Moscovici ha altri argomenti, non ho nessuna difficoltà ad invitarlo a un confronto face to face, anche presso la vostra radio, per capire quali sono i reali motivi per cui mi definisce cretino, fascista e provocatore. Io idolo dei sovranisti? Penso che il mio gesto l’avrebbero fatto anche molti italiani. Io l’ho chiamato un gesto di legittima difesa.

 

Mi auguro che non ci sia stato del dolo da parte di Moscovici, visto che è stato denunciato ieri alla Procura della Repubblica di Roma in quanto ha affermato bocciature prima ancora di ricevere la manovra facendo alzare lo spread e creando problemi al nostro Paese”.

 

PIERRE MOSCOVICI

Sulle critiche di alcuni esponenti politici italiani al suo gesto (Bersani l’ha definito vergognoso). “A tutti questi soggetti dico che purtroppo la politica italiana grazie a loro è stata distrutta –ha affermato Ciocca-.

 

L’opinione della gente nei confronti dei politici è andata ai minimi storici proprio a causa del loro modo di rappresentare gli interessi dell’Italia. Se uno pensa a Prodi pensa alla cantonata del cambio euro-lira, cioè grazie a Prodi abbiamo dato 100mila lire e ci hanno dato in cambio 50 euro.

gandhi

 

Dopodichè io ho ricevuto da chi mi supporta una frase di Gandhi che deve far riflettere: ‘Prima ti ignoreranno, poi ti detesteranno, poi ti combatteranno e alla fine tu vincerai’. Io penso che il nostro Paese è nella fase del combattimento nei confronti di questa UE e sono convinto che grazie agli italiani il nostro Paese vincerà questa battaglia in Europa e regaleremo a tutti i popoli europei un’Europa diversa”.

 

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - LA DUCETTA IN VERSIONE COMBAT, DIMENTICATELA: LA GIORGIA CHE VOLERA' DOMANI A WASHINGTON E' UNA PREMIER IMPAURITA, INTENTA A PARARSI IL SEDERINO PIGOLANDO DI ''INSIDIE'' E "MOMENTI DIFFICILI" - IL SOGNO DI FAR IL SUO INGRESSO ALLA CASA BIANCA COME PONTIERE TRA USA-UE SI E' TRASFORMATO IN UN INCUBO IL 2 APRILE QUANDO IL CALIGOLA AMERICANO HA MOSTRATO IL TABELLONE DEI DAZI GLOBALI - PRIMA DELLE TARIFFE, IL VIAGGIO AVEVA UN SENSO, MA ORA CHE PUÒ OTTENERE DA UN MEGALOMANE IN PIENO DECLINO COGNITIVO? DALL’UCRAINA ALLE SPESE PER LA DIFESA DELLA NATO, DA PUTIN ALLA CINA, I CONFLITTI TRA EUROPA E STATI UNITI SONO TALMENTE ENORMI CHE IL CAMALEONTISMO DI MELONI E' DIVENTATO OGGI INSOSTENIBILE (ANCHE PERCHE' IL DAZISMO VA A SVUOTARE LE TASCHE ANCHE DEI SUOI ELETTORI) - L'INCONTRO CON TRUMP E' UN'INCOGNITA 1-2-X, DOVE PUO' SUCCEDERE TUTTO: PUO' TORNARE CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO, OPPURE LEGNATA COME ZELENSKY O MAGARI  RICOPERTA DI BACI E LODI...

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…