marchini mussolini

LA DUCIONA, L'AMMAZZA-DESTRA - MOSSA ANTI-MELONI DI MARCHINI CHE APRE AD ALESSANDRA MUSSOLINI CAPOLISTA: “VENIAMO DA DUE STORIE FAMILIARI OPPOSTE MA NIENTE VETI” - PRESSING DI BERLUSCONI SULLA NIPOTE DEL PUZZONE CHE NON HA SCIOLTO LA RISERVA

Salvatore Dama per “Libero Quotidiano”

MARCHINIMARCHINI

 

«Non ho mai messo veti a niente e a nessuno. È evidente che io e Alessandra Mussolini veniamo da due storie familiari opposte, ma è importante oggi per chiunque fare una scelta per Roma. Non ho parlato con lei, ma se la sua candidatura diventerà ufficiale ci confronteremo sul programma». Alfio Marchini nega che la candidatura della nipote del Duce possa essere un problema. Anche se il nonno, Alfio senior, era un partigiano.

 

alessandra   mussolini alessandra mussolini

Eppure Alessandra non ha ancora sciolto la riserva. Ha chiesto a Silvio Berlusconi, impegnato in un pressing serrato, un altro giorno per pensarci. Era già arrivato un primo no, alcune settimane fa, quando il Cavaliere aveva chiesto alla eurodeputata azzurra di guidare la lista dei candidati di Fi al Campidoglio.

 

Ma era quando Silvio ancora credeva nella ricorsa di Guido Bertolaso. E cosa pensasse la Mussolini dell' ex commissario della Protezione Civile emerse da un fuorionda trasmesso da Striscia La Notizia: il peggio possibile.

 

E Marchini? Non è che la entusiasmi, ma se Berlusconi insiste (vorrebbe in lista anche Anna Grazia Calabria e Renata Polverini), l' ex deputata di An non potrà dire di no. Nel frattempo Alfio fa surf sulle polemiche. Con disinvoltura.

 

ALFIO MARCHINI COL NONNOALFIO MARCHINI COL NONNO

A chi gli contesta di essere sceso a patti con la vecchia partitocrazia risponde così: «Sono innamorato di questa città. Vecchio o nuovo, chiunque si adegui al nostro programma, io lo accetto. Bisogna anteporre l' interesse della capitale su tutto il resto. La scelta di Berlusconi è stata coraggiosa e molto generosa».

 

Coraggiosa, sicuramente sì. Azzardata forse. Perché, in seguito alla spaccatura di Roma, il centrodestra sta pagando dazio ovunque. Milano rimane l' eccezione nazionale. E anche se Mariastella Gelmini, aprendo la propria campagna elettorale, si augura che «il centrodestra ritrovi l' unità al secondo turno», le speranze sono poche. Da Giorgia Meloni arriva un secco no a Giovanni Toti, che aveva proposto la stessa idea.

 

«Subito dopo le elezioni dobbiamo ritrovarci su una posizione unitaria perché c' è da preparare la campagna referendaria», rilancia il governatore ligura, il più polista tra gli azzurri. Salvini partecipa a un comizio con Parisi. Non chiude definitivamente a una ricucitura con il centrodestra, ma a una condizione: «Mi interessano i programmi. Chi sottoscrive il nostro progetto di Milano, di Italia ma anche di Europa va bene.

 

alessandra mussolini fuorionda rete4  2alessandra mussolini fuorionda rete4 2

O ci mettiamo d' accordo su tutti i punti o è un problema». Il leader leghista mette in fila dieci punti programmatici. Saranno la base su cui lancerà la sfida agli alleati. «Va bene», replica Maurizio Gasparri, «basta che che Salvini non si senta Mosè, con le dieci tavole...». In questo clima saltano i possibili accordi in tutte le città dove era in bilico l' alleanza tra centro e destra lepenista.

 

Anche a Napoli dove Gianni Lettieri, il candidato civico sostenuto da Forza Italia può contare sulla candidatura di Mara Carfagna, ma deve rinunciare al sostegno di Fratelli d' Italia e della Lega.

 

Presentando la sua campagna elettorale l' imprenditore non sembra preoccuparsi del mancato sostegno di Meloni e Salvini: «La nostra porta è aperta a chiunque voglia dare una mano a risolvere i problemi della città», spiega Lettieri. Al momento le liste in appoggio alla sua candidatura a sindaco sono 16, alle quali si andrebbe ad aggiungere, in caso di accordo, quella dell' ex An Rivellini.

bassolino e alessandra mussolinibassolino e alessandra mussoliniBENITO MUSSOLINI IN BARCABENITO MUSSOLINI IN BARCAalessandra mussolini fuorionda rete4  7alessandra mussolini fuorionda rete4 7alessandra mussolini fuorionda rete4  5alessandra mussolini fuorionda rete4 5alessandra mussolini fuorionda rete4  1alessandra mussolini fuorionda rete4 1alessandra mussolini fuorionda rete4  3alessandra mussolini fuorionda rete4 3ALFIO MARCHINIALFIO MARCHINIMARCHINI MUSSOLINIMARCHINI MUSSOLINI

Ultimi Dagoreport

gaetano caputi giorgia meloni giuseppe del deo

DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL PROCURATORE CAPO DI ROMA, FRANCESCO LO VOI: IL DOCUMENTO-BOMBA PUBBLICATO DA "DOMANI", CHE RIVELA LO SPIONAGGIO A DANNO DI GAETANO CAPUTI, CAPO DI GABINETTO DELLA MELONI, NON SAREBBE MAI DOVUTO FINIRE NEL FASCICOLO D'INDAGINE (NATO PROPRIO DA UNA DENUNCIA DI CAPUTI) - LA DUCETTA, DAL BAHREIN, HA URLATO CONTRO I SUOI E CONTRO L'AISI - E IL QUOTIDIANO DI FITTIPALDI CI METTE IL CARICO SCODELLANDO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO, DOVE SI AMMETTE CHE PALAZZO CHIGI SPIAVA…PALAZZO CHIGI! – L’AISI RISPONDE CHE, AD ATTIVARE L'INDAGINE, È STATO GIUSEPPE DEL DEO, ALLORA VICE DELL’AISI (ORA NUMERO DUE DEL DIS), SU DISPOSIZIONE DELL'EX DIRETTORE DELL'AGENZIA INTERNA, MARIO PARENTE. DOMANDA: PARENTE DA CHI HA RICEVUTO TALE RICHIESTA? 

francesco saverio marini sabino cassese giorgia meloni premierato

DAGOREPORT – IL PREMIERATO? ANNACQUATO! DOMANI GIORGIA MELONI RIUNIRÀ I SUOI COSTITUZIONALISTI PREFERITI (MARINI E CASSESE) PER METTERE NERO SU BIANCO L’IPOTESI DI UN PREMIERATO “DI FATTO”. UNA RIUNIONE PRELIMINARE A CUI SEGUIRÀ UN INCONTRO CON I VERTICI DEL PARTITO PER TIRARE LE SOMME E VARARE LA NUOVA STRATEGIA: LA COSTITUZIONE NON SI TOCCA, PER FARE LA “MADRE DI TUTTE LE RIFORME” BASTA CAMBIARE LA LEGGE ELETTORALE – TROVATA LA QUADRA PER LA CONSULTA: MARINI IN QUOTA FDI, LUCIANI PER IL PD E…

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…