batterie anti missile s-300

LA MOSSA CON CUI WASHINGTON SPERA DI CAMBIARE IL CORSO DELLA GUERRA: BIDEN HA DATO IL VIA LIBERA ALLA CONSEGNA ALL’UCRAINA DI MISSILI E ARMAMENTI DI STAMPO SOVIETICO CUSTODITI IN UN DEPOSITO MILITARE NEGLI STATI UNITI - ERANO STATI ACQUISTATI NEGLI ANNI NOVANTA PER ESSERE TESTATI DAI SOLDATI AMERICANI ED ORA VERRANNO CONSEGNATI AGLI UCRAINI, CHE GIA’ CONOSCONO QUEI CONGEGNI - TRA QUESTI, CI SONO ANCHE GLI SA-8, SISTEMI DI DIFESA ANTI-AEREA AVANZATI CHE CONSENTIRANNO AGLI UCRAINI DI MIGLIORARE IL CONTRASTO AI MISSILI E ALL'AVIAZIONE RUSSA

Alberto Simoni,Alessandro Barbera per “la Stampa”

 

joe biden

Più armi all'Ucraina, fermezza sull'atteggiamento ambiguo di Pechino, ulteriori sanzioni verso la Russia se necessario. Ieri pomeriggio - in Italia erano le 16 - Joe Biden e i quattro più importanti alleati europei si sono riuniti in teleconferenza per un'ora. L'incontro chiesto dalla Casa Bianca aveva il preciso intento di mostrare «la massima compattezza» dell'Occidente a tre giorni dalla visita in Europa del presidente americano. Mario Draghi si è collegato da una stanza attrezzata nel centro della protezione civile di Udine, dove era in mattina.

 

La notizia è anche nell'invito rivolto all'Italia: due settimane fa Biden aveva organizzato un vertice simile solo con Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Boris Johnson. L'incontro successivo a Roma fra il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e il premier ha creato le condizioni perché l'episodio non si ripetesse. La compattezza sul fronte militare è reale. Biden ha ottenuto il sì a rafforzare «l'assistenza militare ai coraggiosi ucraini». Il comunicato della Casa Bianca è esplicito.

jake sullivan mario draghi

 

Si parla di «gravi preoccupazioni a proposito delle tattiche brutali della Russia, compresi gli attacchi ai civili». Si fa un generico riferimento «agli sforzi per un cessate il fuoco» che però non hanno portato a nulla. Per sintetizzare: i cinque non sono convinti che la guerra finirà in fretta, e per evitare un conflitto globale occorre insistere con la strada percorsa fin qui. I cinque sono contrari alla richiesta polacca di mandare truppe di peacekeeper in Ucraina, così come alla creazione di una no fly zone, come invoca il governo di Kiev.

 

SISTEMI DI DIFESA ANTI AEREA SA8

Ma quella che presto potrebbe configurarsi nei cieli dell'Ucraina lo diventerebbe de facto. Il Pentagono ha infatti dato il via libera alla consegna di missili e armamenti di stampo sovietico custoditi in un deposito militare a Huntsville, in Alabama. Erano stati acquistati negli anni novanta per essere testati dai soldati americani ed ora verranno consegnati agli ucraini, già addestrati all'uso di quei congegni.

 

Fra le armi che arriveranno a Kiev ci sono anche gli Sa-8, sistemi di difesa anti-aerea avanzati che abbinati agli S-300 già in dotazione consentiranno a Kiev di migliorare il contrasto ai missili e all'aviazione russa. E' la mossa con cui Washington spera di cambiare il destino del conflitto sul campo.

BATTERIE ANTI MISSILE S-300

 

Non è un caso se in queste ore il Pentagono sottolinei che i piani iniziali di Putin sono falliti e che è costretto a cambiare strategia. Durante l'incontro si è lambito anche il tema del rafforzamento delle difese cibernetiche. Biden ha invitato le compagnie private occidentali ad «aumentare il livello di protezione» e ribadito che se Mosca colpirà, «l'America sarà pronta a rispondere».

 

Il ministero degli Esteri russo ha avvertito Washington: "Relazioni a rischio". E il Cremlino ha convocato l'ambasciatore americano. Biden giovedì sarà a Bruxelles per il vertice straordinario della Nato, del G7 e per partecipare al Consiglio europeo. E' la prima volta per un presidente americano in presenza: in passato è accaduto una sola volta - a distanza - durante l'emergenza Covid.

 

putin biden

Con Biden ci sarà il capo del Pentagono Lloyd Austin. Subito dopo il presidente americano volerà a Varsavia per un bilaterale con il governo polacco, mentre ieri la casa Bianca ha escluso un blitz in Ucraina per incontrare Volodymyr Zelenski. Dopo le iniziali incomprensioni, il messaggio di Biden allo Zar delle Russie vuole essere quello di un Occidente unito come mai. Ciò vale anche per l'ambiguo alleato cinese di Mosca. La telefonata di venerdì fra Biden e Xi Jinping non ha prodotto risultati tangibili.

 

volodymyr zelensky

«Da loro solo parole, nessun atto per fermare il conflitto», commentava ieri il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. L'Occidente è fin qui sollevato dalla decisione di Pechino di non correre in soccorso di Putin. L'importante è che i vertici del Partito comunista restino fermi. Biden ieri ha chiesto agli alleati proprio questo: dopo le iniziali divisioni sulle sanzioni, non fare lo stesso errore con Pechino.

 

Le divisioni emerse fra i partner europei su petrolio e gas russo sono un enorme regalo a Putin: Germania, Ungheria e Olanda una parte, Italia, Francia e Paesi baltici dall'altra. L'interscambio commerciale fra Europa e Cina è persino superiore a quello americano, e anche in questo caso chi ha più da perderci è la Germania.-

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