LA MOVIDA CAPRESE STRONCATA DALLA MAGISTRATURA - LICENZE IRREGOLARI (IL COMUNE NON HA MAI CERTIFICATO L’AGIBILITÀ): CHIUSI I LOCALI DI GUIDO LEMBO A PARTIRE DAL MITOLOGICO “ANEMA E CORE” - INDAGATE SEI PERSONE COMPRESO IL CAPO DEI VIGILI DELL’ISOLA (UN CORPO FINITO GIA’ NEI GUAI PER GLI ABUSI DELLA VILLA DI MONTEZEMOLO) - LO CHANSONNIER LANCIATO DAL COSTANZO SHOW: “TANTE FAMIGLIE RISCHIANO IL POSTO”…

Antonio Salvati per "la Stampa"

Cala il sipario sulle notti di Capri: la Procura di Napoli scopre che le licenze commerciali di quattro dei più famosi locali notturni dell'isola azzurra non sono regolari e chiude l'«Anema e Core», capofila della catena dei nightclub dello chansonnier Guido Lembo, il «Celeste» in via Camerelle e il «Bye bye baby» in via Roma. Sequestrata anche la licenza della taverna «Guarracino», in via Castello, gestita da un imprenditore napoletano.

L'accertamento è stato condotto dal pubblico ministero della Procura partenopea Giovanni Corona, un passato nell'Antimafia di Napoli a dare la caccia al boss del narcotraffico Paolo Di Lauro. Già nel mese di maggio, la magistratura aveva ordinato la chiusura, protrattasi poi per 40 giorni, proprio della taverna «Anema e Core».

In quel caso erano contestate ai proprietari una serie di mancanze relative agli adeguamenti, alle revisioni e alle autorizzazioni del locale relativi alla normativa antincendio e la sostituzione delle lampade di sicurezza.

Ora invece il pm ha firmato il decreto di sequestro delle licenze commerciali dei quattro locali notturni ritenute illegittime in quanto rilasciate senza il parere della commissione di vigilanza comunale, che certifica l'agibilità e l'idoneità degli esercizi di pubblico spettacolo.

Indagati, per ipotesi di reato che vanno a vario titolo dall'abuso d'ufficio al falso ideologico in concorso, sei persone: l'ex comandante della polizia municipale di Capri, ora in pensione, l'attuale capo dei vigili urbani, un funzionario comunale ora presidente della municipalizzata «Capri Servizi», due tecnici e proprio il patron dell'«Anema e Core» Guido Lembo.

«Chiedo che si riunisca quanto prima la commissione di vigilanza comunale che deve certificare l'agibilità e l'idoneità dei locali chiusi dalla magistratura, lo chiedo a gran voce per il bene di Capri e delle tante famiglie che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro, perché restare chiusi durante il periodo estivo è un danno enorme al turismo e all'economia della nostra isola», si sfoga Guido Lembo, il menestrello caprese lanciato dal salotto del Maurizio Costanzo Show e che ha incantato persino Luciano Pavarotti, con cui ha intonato qualche strofa di «‘O surdato nnammurato».

«Da anni - spiega Lembo - cerco, con la mia famiglia, di impegnarmi per portare in giro nel mondo una bella immagine di Capri e della nostra regione, ma queste vicende mi lasciano l'amaro in bocca, dopo aver superato tante battaglie a causa della mia salute non credevo di dover superare anche tanta delusione».

A rendere meno amara la notte degli amanti della movida caprese, ci ha pensato il Tar della Campania che proprio sabato ha disposto la riapertura del «Number Two», il night club dove esordì Peppino Di Capri e si esibirono giovanissimi Renzo Arbore e Bruno Martino.

Al locale era stata sospesa la licenza dal Comune di Capri per la mancanza di alcune autorizzazioni il 16 settembre. Il presidente della terza sezione del Tar Campania, Saverio Romano, ha accolto la richiesta di sospensiva dei legali del night club ed ha fissato per il 20 ottobre la trattazione della causa di merito.

 

GUIDO LEMBO SE LA CANTA CON UNA GRAN GNOCCA GUIDO LEMBO E FIGLIO compleanno di montezemolo alla taverna Anema e core di CapriGuido Lembo e Alessia FabianiGABBANA E NAOMI CANTANO ALL'ANEMA E COREMieli Mentana e Montezemolo all'anema e core di CapriMieli Della Valle e Montezemolo all'anema e core di capri

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…