
LA VERSIONE DI MUGHINI – “ERO STATO INVITATO AL PROGRAMMA DI SCANZI E SOMMI SUL ‘NOVE’ PER PARLARE CON BONAFEDE DEL CASO BATTISTI MA QUELLI DEL M5S NON ACCETTANO CONTRADDITORIO. AVESSI AVUTO DI FRONTE IL MINISTRO GLI AVREI DETTO: “VOI DEL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO NON AVETE IL BENCHÉ MINIMO MERITO NELLA CATTURA DI BATTISTI. ECCO PERCHE’” - SAREBBE STATA UNA BUONA TELEVISIONE, MA NON ADATTA ALLE MEZZE TACCHE CHE COMPONGONO “IL GOVERNO”. NON SA QUELLO CHE SI E’ PERSO, MINISTRO BONAFEDE” - REPLICA DI LUCA SOMMI - VIDEO
Giampiero Mughini per Dagospia
Caro Dago, c’è che i miei amici Luca Sommi e Andrea Scanzi conducono una trasmissione televisiva intelligente e garbata sul canale Nove. Di cui ieri è andata in onda una puntata dove loro due intervistavano il ministro della Giustizia 5Stelle Alfonso Bonafede, quello che s’è messo in pompa magna nel ricevere l’ex terrorista Cesare Battisti che Bolivia e Brasile ci avevano gentilmente consegnato.
Siccome Luca e Andrea mi hanno in simpatia, mi invitano spesso ai loro conversari. Pochi giorni fa Luca mi aveva messo sul preavviso: “Registreremo venerdì alle 17.30. Ti faccio sapere”. E invece succede quel che succede sempre con le grandi personalità politiche dei 5Stelle, che loro non accettano il contraddittorio. “Non è che Bonafede non volesse te. Non accettano contraddittorio. E’ penoso ma è così” mi ha scritto stamane Luca in un sms.
Peccato. Lo avessi avuto di fronte il ministro Bonafede gli avrei detto semplicemente ed educatamente: “Voi del governo del cambiamento non avete il benché minimo merito nella cattura di Battisti. Solo che in Brasile al posto di un gangster di sinistra è andato a capo del governo un gangster di destra, il quale non ha avuto la benché minima difficoltà a sbarazzarsi di un ingombrante delinquente fino a quel momento protetto da Lula e soci. Dato che lei crede di avere una così notevole personalità, vediamo se riesce a farci consegnare dagli svizzeri Loiacono o da Macron la Giorgeri. Sono qui che aspetto, signor ministro”.
Sarebbe stata una buona televisione, ma non adatta alle mezze tacche che compongono “il governo del cambiamento”. Non so nulla di Bonafede, ammesso che ci sia qualcosa da sapere. A Luca e ad Andrea ha detto di avere fatto il vocalist nelle discoteche della Sicilia Occidentale. Non so esattamente che cosa voglia dire, se non che questo è il suo curriculum.
La tragedia italiana di un Paese la cui classe di governo è fatta in buona parte da patetiche nullità, da gente che non guadagnava un euro prima di entrare in Parlamento perché non ha mai lavorato, mai fatto una fattura, zero reddito dichiarato all’Agenzia del fisco (Dagospia dixit). Altro che reggere in Tv il confronto con un giornalista non ammiccante. Bonafede sarebbe andato nel pallone se solo gli avessero messo di fronte la fotografia di Mattia Feltri o Aldo Cazzullo, per dire i giornalisti a me più cari.
Voglio ricordare ai tanti che lo avessero dimenticato da dove venne la classe politica degli anni Sessanta-Settanta, ossia dai confronti roventi delle assemblee universitarie, confronti che duravano ore e sino a notte. Vennero da lì Gianni De Michelis, Bettino Craxi, Marco Pannella, Giorgio La Malfa, Achille Occhetto, gli uomini che hanno fatto la storia di questo Paese. E anche noi della generazione successiva non è che fossimo di mezza tacca. Non lo erano Franco Piperno, Adriano Sofri, Mario Capanna, i miei compagni e rivali all’università di Catania. Ci chiamavano “quelli dei trenta e lode”. Non c’era nulla di più bello che trovarsi di fronte uno che la pensava diversamente e contrastarlo. Non sa quello che si è perso, ministro Bonafede.
REPLICA DI LUCA SOMMI
luciano moggi scanzi sommi auriemma
Caro Dago, due puntini sulle i al pezzo del mio amico Giampiero Mughini. Primo: Giampiero non lo avevamo chiamato per la puntata col Ministro Bonafede ma per un’altra che avevamo in mente poi abbandonata. Quindi Bonafede non ha rifiutato nessuno perché nessuno gli è stato proposta. Sul fatto che oggi la politica di “prima fila” abbia questo vizio un po’ penoso di non volersi confrontare con altri a Giampiero l’ho detto, ma di tutti i partiti, non solo riferito ai soli Cinquestelle. Oggi va così purtroppo: bei tempi quando si vedevano i duelli D’Alema-Berlusconi (oggi un Salvini-Renzi o un Di Maio-Berlusconi sarebbe impossibile). Baci
Pd: Che il ministro Bonafede abbia accettato un’intervista di 50 minuti in una settimana per lui difficile gli fa onore. Altri, in situazioni, analoghe, se la svignano a gambe levate.
ALFONSO BONAFEDE CON LA DIVISA DELLA POLIZIA PENITENZIARIA
matteo salvini e alfonso bonafede foto mezzelani gmt056
GIAMPIERO MUGHINI
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