
TRUMP E IL MUSK-ALZONE: ATTENTI A QUEI DUE! QUELLA "TESLA DI MINCHIA" DI ELON MUSK SPINGE PER L’USCITA DEGLI USA DALLA NATO (“NON HA SENSO CHE L’AMERICA PAGHI PER LA DIFESA DELL’EUROPA”) E MINACCIA L’UCRAINA: “SE STACCO STARLINK CROLLATE”. POI FA DIETROFRONT, E DOPO LE PROTESTE DEL MINISTRO DEGLI ESTERI POLACCO SIKORSKI AZZANNA: “TACI, OMETTO”. TRUMP METTE IL CARICO: “ZELENSKY HA PRESO SOLDI DAL NOSTRO PAESE COME CARAMELLE DA UN BAMBINO, DURANTE L’AMMINISTRAZIONE BIDEN”
Paolo Mastrolilli per repubblica.it - Estratti
Elon Musk minaccia di staccare la spina a Starlink in Ucraina, condannandola alla sconfitta contro la Russia, salvo poi ripensarci, mentre spinge per l’uscita degli Usa dalla Nato. Trump lo difende e attacca ancora Zelensky, lasciando al segretario di Stato Rubio il difficile compito di barcamenarsi nella confusione, alla vigilia dei colloqui in Arabia Saudita che dovrebbero tracciare il percorso di Kiev per negoziare la pace con Mosca.
elon musk al congresso durante il discorso di trump
Musk ha usato il suo social X, per rispondere così ad un utente che chiedeva di abbandonare l’Alleanza Atlantica: «Dovremmo proprio farlo, Non ha senso che l’America paghi per la difesa dell’Europa». Non contento, ha aggiunto che il suo sistema satellitare Starlink è la salvezza di Kiev, perché senza non potrebbe più difendersi dall’invasione russa.
Ho letteralmente sfidato Putin - ha detto Musk - a uno scontro fisico uno contro uno sull’Ucraina, e il mio sistema Starlink è la spina dorsale dell’esercito di Kiev. Tutta la loro prima linea crollerebbe, se lo spegnessi. Ciò che mi fa star male sono anni di massacri in una situazione di stallo che l’Ucraina perderà inevitabilmente. Chiunque ha veramente a cuore la questione, riflette con serietà e vuole che questo tritacarne si fermi. Pace adesso».
Il ministro degli Esteri polacco Sikorski, marito dell’analista americana Anne Applebaum fieramente anti Putin, ha risposto che Varsavia paga i servizi Starlink per l’Ucraina: «A parte l’etica di minacciare la vittima di un’aggressione, se si dimostrerà un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercarne altri». Lo scambio di opinioni è così degenerato in rissa pubblica, quando Musk ha replicato: «Stai zitto, ometto. Paghi una piccola parte del costo. E non c’è niente che possa sostituire Starlink».
(...)
DONALD TRUMP ELON MUSK JD VANCE
Rubio, in partenza per l’Arabia Saudita dove dovrà negoziare con la delegazione di Kiev la via per la pace, ha sentito la necessità di intervenire: «Nessuno ha minacciato di tagliare Starlink all’Ucraina. E dite grazie, perché senza Starlink l’Ucraina avrebbe perso la guerra molto tempo fa e i russi sarebbero al confine con la Polonia adesso». Se uno considera che finora Varsavia è stata l’alleata più stretta di Washington in questa guerra, chiunque fosse al potere, diventa facile capire quanto grave sia la spaccatura che continua ad allargarsi tra le due sponde dell’Atlantico.
Parlando con la televisione Fox, Trump ci ha messo sopra il suo carico, ripetendo che Zelensky ha «preso soldi dal nostro Paese come caramelle da un bambino, durante l’amministrazione Biden. È stato così facile. Non penso che sia riconoscente: gli abbiamo dato 350 miliardi di dollari, ma parla del fatto che sono loro a combattere e sono coraggiosi, perché qualcuno deve usare le armi».
Quindi ha ripetuto che secondo lui il pericolo più grave per l’umanità non sono i cambiamenti climatici, ma le armi nucleari. Posizione già presa durante il vertice di Helsinki con Putin, che spiega almeno in parte perché tenga così tanto al dialogo con lui. Quanto al blocco degli aiuti militari che aiuta Mosca, ha commentato che l’Ucraina «potrebbe non sopravvivere comunque», riferendosi ai progressi della Russia sul campo di battaglia.
L’interpretazione più benevola di queste minacce è che siano strumentali a piegare Kiev nei colloqui in Arabia. Secondo la Nbc, Trump ha detto alla delegazione americana che la firma dell’accordo sulle terre rare non è più sufficiente a riprendere gli aiuti militari all’Ucraina. Zelensky deve anche accettare di avviare i colloqui di pace con Putin, essere disposto a cedere territori e tenere elezioni, ossia perdere il potere.