NAPOLI S’INGAZA! - L’UNICA ITALIANA RIMASTA A GAZA CITY TRASMETTE VIA FACEBOOK LE “BREAKING NEWS” DALL’INFERNO E ZUCKERBERG LA CENSURA PER 24 ORE - DE MAGISTRIS LA DIFENDE E STA COI PALESTINESI - E POI SI SCAGLIA CONTRO L’EX DG SILVANA RICCIO E IL GOVERNO MONTI: “CI AVEVA DETTO DI CHIUDERE ASILI E SCUOLE” - LE DONNE PD NEL MIRINO DEL GRUPPO DELLE MILITANTI “ARANCIONE”…

Carlo Tarallo per Dagospia

1-Gaza-Napoli, filo diretto. Rosa Schiano, volontaria parte-nopea e parte-cronista web di tutto quello che accade sotto i bombardamenti, per 24 ore ha avuto il profilo Facebook (attraverso il quale aggiorna sulla situazione attraverso frequenti breaking-news), bloccato.
La zucker-censura (per fortuna) è durata poco, e ieri Rosa ha ricominciato a trasmettere il suo Striscia (di Gaza) la Notizia, live dall'inferno. E' l'unica italiana rimasta a Gaza City, la sua pagina Fb funziona meglio di un'agenzia di stampa.

Foto e notizie, notizie e foto: si capisce molto bene da che parte sta (Stay Human è il suo nickname) ma i suoi flash sono cronaca asciutta, essenziale, una specie di "servizio pubblico" a disposizione di chi non si accontenta di veline e comunicati ufficiali. Precisa, puntuale e senza fronzoli: Rosa è embedded con il popolo palestinese.

Il pericolo? L'ha messo in conto: del resto, il suo nome e ciò che scrive sono notissimi alle "fazioni" in lotta. Meno, molto meno, al grande pubblico: il rischio è che la sua "voce" venga di nuovo messa a tacere. Ma ora Rosa Schiano può contare su un "difensore" d'eccezione: nel silenzio più o meno generale sul tema-guerra della "politica" italiana, arriva la presa di posizione del sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

"Napoli - smanetta Giggino - vanta una sua concittadina, Rosa Schiano, oggi nella Striscia di Gaza come volontaria impegnata a raccontare quello che accade li'. Probabilmente unica italiana rimasta dopo l'evacuazione dei nove cooperanti italiani pretesa dal Ministero degli Affari esteri. Napoli non tollera quello che sta accadendo a Gaza. La vita dei civili, di tutti i civili, e il loro diritto alla prosperita' e alla pace sono esigenze non piu' sacrificabili a logiche di geopolitica finalizzate alla paralisi e alla continua contrapposizione...".

2- Livori in corso a Palazzo San Giacomo: il licenziamento del Dg Silvana Riccio tiene banco. Ci si domanda: che farà ora l'assessore al Lavoro Enrico Panini, arrivato lo scorso luglio a Napoli dall'Emilia in quota Cgil, che con la Riccio in questi ultimi mesi ha collaborato in grande sintonia, tanto da far pensare a un "endorsement" per lui da parte del Prefetto licenziato? Tirerà dritto o si dimetterà? Ah saperlo...

Intanto, De Magistris azzanna l'ex Dg: "Qualcuno - risponde a chi gli chiede del licenziamento - ha pensato di ostacolare la strada che porta al rafforzamento della scuola pubblica materna, ai diritti dei bambini e questo io non lo tollererò mai. Vado avanti per la mia strada. Il Governo ci aveva detto di tagliare i servizi, chiudere asili e scuole. Questo noi non lo abbiamo accettato e abbiamo portato avanti atti coraggiosi e ci assumiamo le nostre responsabilità..."

3-Ancora sulla Riccio: alcune parlamentari del Pd stamattina hanno preso posizione a favore della defenestrata di lusso. Ma una "arancina" doc non ne può più e sbotta: "Le donne del Pd si lamentavano per i ritardi delle assunzioni delle maestre e per i ritardi nella partenza della refezione scolastica, oggi le donne del Pd si lamentano per la revoca d'incarico a Silvana Riccio, in tutte le difficoltà che Napoli vive quello che emerge è che le donne del Pd si lamentano. Dessero anche un contributo visto che governano il Paese..."

 

 

SAMIRA ANNI FERITA A GAZA ROSA SCHIANO TRA LE MACERIE A GAZA DA FB FACEBOOK AVVISA ROSA SCHIANO DEL BLOCCO DELLACCOUNT HANEEN TAFISH MESI FERITA A GAZA CITY luigi de magistris palazzo giacomo sede del comune napoli SILVANA RICCIO

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...