DAL PALAZZO ALLA TAVERNA - NAPOLITANO JR: "IL 'FATTO' PUBBLICA UNA CONVERSAZIONE DA TAVERNA FRA PERSONE DA ME MAI FREQUENTATE, CHE DICONO CHE IO SAREI 'RICATTABILE'. EPPURE NON CITANO NEANCHE UN SOLO FATTO CHE MI AVREBBE FAVORITO. SOLO UN TENTATIVO DI GETTARE FANGO"
Riceviamo e pubblichiamo la smentita diretta al 'Fatto', riguardo l'articolo ripubblicato da Dagospia sulle intercettazioni del Generale Adinolfi:
Egr. Dott.
Marco Travaglio
Direttore responsabile
“Il Fatto Quotidiano”
Roma, 10 luglio 2015
Egregio direttore,
ricevo incarico dal prof. Giulio Napolitano di chiedere la pubblicazione, ai sensi della legge sulla stampa, della presente smentita, anche sul sito Internet del quotidiano da lei diretto.
Distinti saluti,
(avv.prof. Vincenzo Zeno-Zencovich)
"Il Fatto Quotidiano di oggi riferisce di una conversazione da taverna fra una serie di persone, da me mai frequentate, le quali, per spiegare il loro mancato ottenimento di vantaggi e nomine sostengono che ciò sarebbe dovuto al fatto, risibile e assurdo, che io sarei "ricattato" o "ricattabile".
Nei nove anni di presidenza di mio padre ho sempre assunto un profilo pubblico e professionale volutamente in disparte, rifiutando moltissimi incarichi che anche indirettamente avrebbero potuto riverberarsi negativamente sulla attività e la immagine del presidente della Repubblica.
Tant'è che i commensali, nei cui confronti valuterò le azioni da intraprendere, non riescono ad evidenziare un solo fatto, evento, provvedimento che in qualche modo mi avrebbe favorito.
Rimane una domanda di fondo: come sia possibile che conversazioni manifestamente irrilevanti, per la loro forma e il contenuto, siano potute entrare nella carte di un procedimento penale che riguarda tutt'altre vicende e da qui diffuse ad arte. Ma si tratta di malattia antica che va ben oltre il maldestro tentativo di gettare fango sulla mia persona.
Giulio Napolitano"