matteo salvini luca zaia giorgia meloni

NEL GOVERNO SCOPPIA IL BUBBONE ZAIA CHE VA ALLO SCONTRO CON LA MELONI: "SE PER GLI ALLEATI NON HO GOVERNATO BENE LE STRADE SI SEPARINO" – DOPO LO STOP AL TERZO MANDATO (“ANOMALIA TUTTA NOSTRA”), IL PRESIDENTE DEL VENETO NON HA ESCLUSO L’IPOTESI DI UNA CORSA SOLITARIA CON UNA LISTA CHE PORTI IL SUO NOME: “PRIMA I VENETI, POI LA LEGA, INFINE IL CENTRODESTRA” – LA FRECCIATA ALLA MELONI ("STUCCHEVOLE LA LEZIONE CHE VIENE DA BOCCHE CHE DA 30 ANNI SONO SFAMATE DAL PARLAMENTO”). COSA FARA’ SALVINI? MESSO ALL’ANGOLO SUL CASO TRENI, SENZA DIFESA DEGLI ALLEATI E DEL GOVERNO E CON LA FRONDA DEI GOVERNATORI DEL NORD CHE CRESCE, IL CAPITONE PENSA DI RESTARE LEADER DELLA LEGA O VUOLE RIMANERE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? – DAGOREPORT

DAGOREPORT

https://www.dagospia.com/politica/dagoreport-come-si-salvera-salvini-accerchiato-nel-partito-preso-421017

 

 

ZAIA

Giampaolo Visetti per repubblica.it - Estratti

 

MATTEO SALVINI LUCA ZAIA

 “La mia priorità restano i veneti. Un candidato calato dall’alto è inimmaginabile e questa fibrillazione può innescare dinamiche pericolose, a livello locale e nazionale. Abbiamo però davanti ancora dieci mesi per ragionare, a da passà a nuttata dicono a Napoli, il tempo c’è. In ogni caso resto a disposizione del mio partito, l’ultima cosa a cui penso è il mio futuro personale: prima vengono i veneti, poi la Lega e infine il centrodestra".

 

GIORGIA MELONI LUCA ZAIA MATTEO SALVINI

Luca Zaia continua a sperare nella possibilità di ricandidarsi alla presidenza del Veneto “il prossimo ottobre, o più saggiamente in un election day nella primavera del 2026”. Non scrive dunque la parola “fine” alla telenovela delle prossime elezioni regionali.

 

"Certo è che il blocco al terzo mandato in Italia riguarda solo 150 sindaci, guarda caso solo le cariche direttamente elettive – prosegue -: trovo così surreale nei confronti dei cittadini imporre limiti per legge, dicendo che altrimenti si creano centri di potere. A sostenerlo sono proprio i politici che non devono rispettare alcun limite di mandato. In attesa del giudizio della Corte costituzionale, se il centrodestra non troverà una sintesi, sarà comunque la Lega a indicare la strada: possiamo correre da soli e se richiesto io non mi tirerò indietro”.

salvini meloni

 

(…) “Qui devono decidere i veneti – ripete – io sono a disposizione del mio partito e non parlo di altri candidati. Capisco che una mia non candidatura farebbe felici molti politici, ma i cittadini si sono già espressi a mio favore in modo inequivocabile. È impensabile che uno tutto inamidato arrivi qui e dica salve io sono il candidato”.

 

(…)LA FRECCIATA A MELONI

Da open.online

La questione del terzo mandato «è un’anomalia tutta nostra», dice ancora. «Io non perdo i sonni, ma è inaccettabile dire che si blocchino dei mandati a amministratori eletti direttamente dal popolo altrimenti si creano centri di potere. Ed è stucchevole che la lezione venga da bocche che da 30 anni sono sfamate dal Parlamento». Riferimento neppure troppo velato alle considerazioni fatte dalla premier, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa di inizio anno, circa la necessità di limiti ai mandati dei presidenti di regione: «La Lega viene dopo i cittadini ma prima del centrodestra. Io sono a disposizione della Lega in qualsiasi progetto», dice ancora lui. E sulle aspirazioni di Fratelli d’Italia, anche queste ribadite da Meloni e non solo, va giù durissimo: «È legittimo ma allora, se ci diranno che non abbiamo amministrato bene, le strade si separano».

GIORGIA MELONI - LUCA ZAIA - MATTEO SALVINI

 

 

SALVINI SOTTO ASSEDIO 

Antonio Fraschilla per repubblica.it - Estratti

 

 

Messo all’angolo sul caso treni, con l’opposizione che minaccia di sfiducialo. Senza alcuna difesa da parte degli alleati e del governo. E con la fronda dei governatori del Nord che cresce di giorno in giorno dentro il suo partito.

 

 

(...)

luca zaia salvini

Salvini, isolato nella maggioranza e accerchiato dall’opposizione che ne chiede le dimissioni da ministro, cerca di nascondersi.

 

(...)

Quello che lo preoccupa di più in queste ore è il fuoco amico. Il segretario della Lega deve fare fronte a una vera e importante fronda interna al partito che non riguarda più solo la Lega lombarda ma anche tutto il Nordest. Il non detto ieri nella conferenza stampa del governatore Luca Zaia, che minaccia con la sua Liga veneta di andare da solo alle prossime regionali se non sarà lui o un leghista il candidato governatore, è che il malcontento della base del Carroccio in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige, è forte.

 

Matteo Salvini e Luca Zaia

I contatti tra Zaia, il governatore friulano Massimiliano Fedriga e Maurizio Fugatti che guida la Provincia autonoma di Trento sono ormai molto frequenti. Si sentono poco ascoltati dal partito nazionale e in vista del congresso di marzo studiano una ipotesi clamorosa: quella di un tandem Zaia-Fedriga per sfidare il vicepremier senza rinunciare al progetto di partito nazionale. «Fedriga come presidente della conferenza delle Regioni ha curato i contatti con tanti dirigenti leghisti anche del Centro e del Sud — ragionano in casa Lega Nord-Est — e Zaia è un nome apprezzato anche al di sotto della Capitale».

 

I rumor sono arrivati alle orecchie del Capitano di un tempo, che intanto prepara le contromosse. In primis nei confronti della fronda interna al partito. Al momento non sembra intenzionato a fare concessioni al Nord in subbuglio,

 

luca zaia disinfetta il microfono usato da matteo salvini

(...) Il segretario del Carroccio cercherà poi nelle prossime ore di spostare l’agenda mediatica su temi a lui più congeniali: avvierà un forte pressing per non far fare marcia indietro al governo sulle modifiche al dl sicurezza che vanno verso una maggiore tutela delle forze dell’ordine. E rilancerà l’argomento dell’immigrazione illegale. Sperando pian piano di riprendere fiato.

LUCA ZAIA - MATTEO SALVINI - GUIDO CROSETTO - ADUNATA DEGLI ALPINI VICENZAZAIA - GIORGETTI - FONTANA - CALDEROLI - SALVINI - FEDRIGAzaia salviniMATTEO SALVINI LUCA ZAIA LORENZO FONTANAZAIA TAJANI SALVINI VINITALY

 

Ultimi Dagoreport

donald trump paolo zampolli

DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO SPECIALE USA PER IL NOSTRO PAESE, NONCHÉ L’UOMO CHE HA FATTO CONOSCERE MELANIA A DONALD. QUAL È IL SUO MANDATO? UFFICIALMENTE, “OBBEDIRE AGLI ORDINI DEL PRESIDENTE E ESSERE IL PORTATORE DEI SUOI DESIDERI”. MA A PALAZZO CHIGI SI SONO FATTI UN'ALTRA IDEA E TEMONO CHE IL SUO RUOLO SIA "CONTROLLARE" E CAPIRE LE INTENZIONI DELLA DUCETTA: L’EQUILIBRISMO TRA CHEERLEADER “MAGA” E PROTETTRICE DEGLI INTERESSI ITALIANI IN EUROPA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE – I SONDAGGI DI STROPPA SU PIANTEDOSI, L’ATTIVISMO DI SALVINI E LA STORIA DA FILM DI ZAMPOLLI: FIGLIO DEL CREATORE DELLA HARBERT (''DOLCE FORNO''), ANDÒ NEGLI STATES NEGLI ANNI '80, DOVE FONDÒ UN'AGENZIA DI MODELLE. ''TRA LORO HEIDI KLUM, CLAUDIA SCHIFFER E MELANIA KNAUSS. PROPRIO LEI…”

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN LABIRINTO. E NON SA DAVVERO COME USCIRNE. STAI CON NOI TRUMPIANI O CONTRO DI NOI? CI METTI LA FACCIA O NO? IL BRITANNICO NEO-MAGA NIGEL FARAGE HA DICHIARATO CHE AVREBBE PREFERITO CHE MELONI PRENDESSE POSIZIONI PIÙ DURE CONTRO L’UNIONE EUROPEA, ALTRO SEGNALE: COME MAI ANDREA STROPPA, TOYBOY DELL'ADORATO MUSK, SPINGE SU X PER IL RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE? VUOLE PER CASO COSTRINGERMI A USCIRE ALLO SCOPERTO? OGGI È ARRIVATA UN'ALTRA BOTTA AL SISTEMA NERVOSO DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA LEGGENDO LE DICHIARAZIONI DI JORDAN BARDELLA, IL PRESIDENTE DEL PARTITO DI MARINE LE PEN, CHE HA TROVATO L’OCCASIONE DI DARSI UNA RIPULITA PRENDENDO AL VOLO IL "GESTO NAZISTA" DI BANNON PER ANNULLARE IL SUO DISCORSO ALLA CONVENTION DEI TRUMPIANI A WASHINGTON - E ADESSO CHE FA L’EX COCCA DI BIDEN, DOMANI POMERIGGIO INTERVERRÀ LO STESSO IN VIDEO-CONFERENZA?

marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA ITALIA E SOPRATTUTTO TAJANI - IL VICEPREMIER HA REAGITO IN MODO SCOMPOSTO: “NON ABBIAMO BISOGNO DI NESSUNA SVEGLIA. MARINA FA BENE A DIRE CIÒ CHE PENSA MA NON CI HA MAI CHIESTO NÉ IMPOSTO NULLA. QUANTO DETTO DA LEI NON ERA RIVOLTO A FORZA ITALIA” - NEL PARTITO MONTA LA FRONDA VERSO LA FAMIGLIA BERLUSCONI E C’E’ CHI PENSA DI POTERSI EMANCIPARE UNA VOLTA PER TUTTE (MAGARI TROVANDO UN FINANZIATORE DISPOSTO AD ACCOLLARSI I 99 MILIONI DI FIDEJUSSONI GARANTITE DALLA DINASTY DI ARCORE) - AVVISO ALLA "SINISTRA" MARINA: NEL WEEKEND VERRA’ CONDOTTO UN SONDAGGIO RISERVATO PER TESTARE L’APPREZZAMENTO DEL SIMBOLO DI FORZA ITALIA SENZA LA PAROLA “BERLUSCONI”…

giuseppe conte elly schlein

LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE SAREBBE PARTITA UNA TELEFONATA BURRASCOSA IN CUI LA SEGRETARIA DEM AVREBBE FATTO CAPIRE A PEPPINIELLO CHE SE CONTINUA COSÌ IL M5S CROLLERÀ AL 7% - ELLY DEVE FARE I CONTI CON L’AUT AUT DI CALENDA E CON LA MINORANZA CATTO-DEM IN SUBBUGLIO CONTRO CONTE – PEPPINIELLO TIRA DRITTO: PARLA ALLA PANCIA DEI 5 STELLE E ABBRACCIA LA LINEA ANTI-DEM DI TRAVAGLIO SU RUSSIA E TRUMP. MA "LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO" SA BENISSIMO CHE, SENZA UN ACCORDO COL PD, A PARTIRE DAL PROSSIMO VOTO REGIONALE, NON VA DA NESSUNA PARTE…

elon musk donald trump caveau oro

DAGOREPORT - ALTA TENSIONE TRA IL MONDO FINANZIARIO AMERICANO E KING TRUMP - PRIMA DI DICHIARARE GUERRA A WASHINGTON, I GRANDI FONDI E I COLOSSI BANCARI ASPETTANO CHE TRUMP E MUSK CACCINO IL PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE  PER IMPORRE I BITCOIN COME RISERVA NAZIONALE. UNA MONETA DIGITALE E SOVRANAZIONALE CHE AFFOSSEREBBE IL DOLLARO, E QUINDI L'ECONOMIA USA. E GOLDMAN SACHS SI PORTA AVANTI CONSIGLIANDO DI INVESTIRE IN ORO - LE RIPERCUSSIONI PER L'ITALIA: MELONI SA CHE I GRANDI FONDI, SE VOLESSERO, POTREBBERO MANDARE GAMBE ALL'ARIA IL DEBITO TRICOLORE...