stefano bonaccini elly schlein

NEL PD TIRA LA SOLITA BRUTTA CORRENTE – DAVVERO QUALCUNO PENSAVA CHE ELLY SCHLEIN POTESSE RIVOLUZIONE IL PD? – SORGI: “IL PD SI RIORGANIZZA IN UN CORRENTONE DI MAGGIORANZA E UNO DI MINORANZA. ALL'ANTICA. A CESENA, CON LA BENEDIZIONE ANCHE DELLA SEGRETARIA, STEFANO BONACCINI RACCOGLIE QUELLA CHE DOVEVA ESSERE LA SUA MAGGIORANZA. QUANTO AL RESTO, LA LINEA DEM RESTA CONCENTRATA SUL DIFFICILE RIAGGANCIO DEI 5 STELLE. NON È MOLTO”

Estratto dell'articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”

 

schlein bonaccini

All'ombra del Generale Agosto che s'avvicina, e ha sempre condizionato le vicende politiche italiane, il Pd si riorganizza in un correntone di maggioranza e uno di minoranza. All'antica.

 

[..] a Cesena, con la benedizione anche della segretaria Schlein, Stefano Bonaccini raccoglie quella che doveva essere la sua maggioranza a sostegno della sua segreteria e che solo un colpo a sorpresa delle "primarie aperte", qualcuno dice anche alle infiltrazioni della destra nei gazebo, ha trasformato in minoranza.

 

schlein zingaretti

A Roma l'ex-segretario Zingaretti viene chiamato, sempre dalla Schlein, a occuparsi della Fondazione Pd, fino a due giorni fa nelle mani di Cuperlo, giubilato perché si era presentato contro la leader.

 

Teoricamente, la Fondazione dovrebbe dare attuazione all'obiettivo congressuale dell'apertura del Pd alle altre anime della sinistra. Nei fatti sarà un assemblaggio delle correnti, o dei capicorrente che lamentano la difficoltà di avere un contatto diretto con Schlein, piuttosto sfuggente e circondata da un gruppo dirigente simile più a una guardia di pretoriani che a una cinghia di trasmissione tra base e vertice.

 

stefano bonaccini elly schlein

Zingaretti non si sbilancia sull'eventualità che tra gli organismi ammessi nella nuova Fondazione possa essere ammessa anche "Italianieuropei", in rappresentanza del quale entrerebbe (o rientrerebbe) D'Alema, uscito al tempo della scissione dei bersaniani e adesso in fase di riammissione. Anche se la comunicazione tra il Lider Maximo e Schlein non è delle più facili, e la segretaria s'intende meglio con un altro ex-segretario, Bersani, a tutt'oggi star dei principali talk-show.

 

Quanto al resto, la linea del Pd resta concentrata sul difficile riaggancio dei 5 stelle, via salario minimo, su cui il partito sarà sconfitto in Parlamento la prossima settimana, o via mozione di sfiducia anti-Santanchè […]. Non è molto.

stefano bonaccini elly schlein schlein zingarettistefano bonaccini elly schlein schlein bonacciniPD - CHI STA CON ELLY SCHLEIN E CHI CON STEFANO BONACCINI

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…