proteste pro aborto in america 1

NESSUN DIRITTO È SCONTATO PER SEMPRE - GLI STATI UNITI SI PREPARANO A UNO SCONTRO EPOCALE SUL PIANO POLITICO, SOCIALE E CULTURALE DOPO LA DIFFUSIONE DELLA BOZZA PROVVISORIA DELLA DECISIONE DEI GIUDICI DELLA CORTE SUPREMA CHE SONO PRONTI AD ABOLIRE IL DIRITTO ALL'ABORTO - BIDEN HA LANCIATO UN APPELLO AL CONGRESSO AFFINCHÉ SI FACCIA UNA LEGGE FEDERALE, MA IL PARLAMENTO È DIVISO - QUASI IL 60% DEGLI AMERICANI PERÒ È A FAVORE DELL'INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA...

G. Sar. per il “Corriere della Sera

 

proteste pro aborto in america 6

La Corte Suprema sarebbe pronta a cancellare la sentenza Roe v. Wade che dal 1973 garantisce il diritto di aborto a tutte le donne americane. Il Paese si prepara a uno scontro epocale sul piano politico, sociale e culturale.

 

Lunedì sera, il sito Politico ha pubblicato la bozza del parere scritto dal giudice Samuel Alito. È un documento provvisorio che, in teoria, potrebbe cambiare da qui a qualche settimana, quando è attesa la sentenza ufficiale dei nove giudici, dallo scorso autunno impegnati nell'esame della legge approvata nel 2018 dallo Stato del Mississippi.

 

proteste pro aborto in america 5

La fuga di notizie è di per sé un fatto senza precedenti. Il presidente della Corte, John Roberts, ha riconosciuto che il testo «è autentico», ma «non definitivo». Roberts, inoltre, ha annunciato un'indagine per scoprire chi ha favorito la pubblicazione: «Un tradimento e un oltraggio per le procedure della Corte».

 

proteste pro aborto in america 4

Ma l'impressione generale è che alla fine la traccia di Alito sarà condivisa dalla maggioranza della Corte, grazie al via libera di altri quattro giudici di orientamento conservatore: Clarence Thomas, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh, Amy Coney Barrett.

 

Se la pronuncia fosse confermata in questi termini, l'interruzione di gravidanza diventerebbe materia legislativa statale. Oggi sono già 26 gli Stati che hanno adottato legislazioni molto restrittive, come il Texas e più di recente l'Oklahoma, o stanno per farlo.

 

proteste pro aborto in america 3

Le donne avrebbero ancora libertà di scelta negli Stati liberal delle due coste, dalla California a New York. «Credo che il diritto di scelta di una donna sia fondamentale», ha detto Joe Biden, che ieri ha fatto un appello al Congresso perché incardini le garanzie della Roe v.Wade in una legge federale.

 

Chuck Schumer, leader della maggioranza democratica dei senatori, ha annunciato che metterà ai voti il provvedimento auspicato da Biden, «in modo che sia chiaro da che parte stanno i singoli rappresentanti».

 

proteste pro aborto in america 2

Ma il Parlamento è diviso: l'aborto è destinato a diventare uno dei temi chiave in vista delle elezioni di midterm, a novembre. Tanto che lo stesso presidente ha invitato gli elettori a «scegliere rappresentanti favorevoli al diritto di scelta».

 

La Casa Bianca conta sui sondaggi. Secondo una rilevazione del 2021 dell'istituto Pew Center, il 59% degli interpellati è a favore all'interruzione di gravidanza, sempre o nella maggior parte dei casi.

 

proteste pro aborto in america 1

La Corte Suprema è partita in autunno dalla causa intentata dalla Jackson Women's Health Organization contro la legge varata nel 2018 dal parlamento del Mississippi, controllato dai repubblicani. La norma vieta il ricorso all'aborto dopo la quindicesima settimana di gravidanza.

 

La sentenza Planned Parenthood v. Casey del 1972 stabilisce, invece, che l'aborto possa essere praticato fino a quando il feto non sia autosufficiente, cioè fino a circa sette mesi di gravidanza.

 

Alito contesta la dottrina che riconduce il diritto di scelta al 14° Emendamento della Costituzione, il presidio delle libertà politiche e civili. «Quell'Emendamento è stato introdotto in un'epoca (1868 ndr) in cui neanche si discuteva di aborto», scrive Alito.

Ultimi Dagoreport

elon musk trump zelensky jd vance

DAGOREPORT – LE SPARATE DI ELON MUSK SONO SOLO UN MODO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE E RISPONDERE AL PRESENZIALISMO DI JD VANCE, CHE MR. TESLA CONSIDERA UN “BURINO” – IL MILIARDARIO KETAMINICO HA PRESO MALISSIMO LA VISIBILITÀ OTTENUTA DAL VICEPRESIDENTE USA GRAZIE ALL’IMBOSCATA TESA A ZELENSKY. TRUMP CONOSCE BENE L’EGO-MANIA DEL SUO “DOGE”: PER QUESTO HA CHIESTO AL CONGRESSO UNA STANDING OVATION PUBBLICA PER MUSK (E QUELLO, TUTTO TRONFIO, SI È ALZATO COMPIACIUTO MOSTRANDO IL POLLICE)…

matteo salvini donald trump ursula von der leyen giorgia meloni ue unione europea

DAGOREPORT – IL VERTICE TRA GIORGIA MELONI E I SUOI VICEPREMIER È SERVITO ALLA PREMIER PER INCHIODARE IL TRUMPIAN-PUTINIANO SALVINI: GLI HA INTIMATO DI NON INIZIARE UNA GUERRIGLIA DI CRITICHE DAL MOMENTO IN CUI SARÀ UFFICIALE L’OK ITALIANO AL RIARMO UE (DOMANI AL CONSIGLIO EUROPEO ARRIVERÀ UN SÌ AL PROGETTO DI URSULA VON DER LEYEN), ACCUSANDOLO DI INCOERENZA – LA DUCETTA VIVE CON DISAGIO ANCHE LE MOSSE DI MARINE LE PEN, CHE SI STA DANDO UNA POSTURA “ISTITUZIONALE” CHE METTE IN IMBARAZZO LA PREMIER

ursula von der leyen giorgia meloni macron starmer armi difesa unione europea

DAGOREPORT – SI FA PRESTO A DIRE “RIARMIAMO L’EUROPA”, COME FA LA VON DER LEYEN. LA REALTÀ È UN PO’ PIÙ COMPLICATA: PER RECUPERARE IL RITARDO CON USA E RUSSIA SUGLI ARMAMENTI, CI VORRANNO DECENNI. E POI CHI SI INTESTA LA RIMESSA IN MOTO DELLA MACCHINA BELLICA EUROPEA? – IL TEMA È SOPRATTUTTO POLITICO E RIGUARDA LA CENTRALITÀ DI REGNO UNITO E FRANCIA: LONDRA NON È NEMMENO NELL’UE E L’ATTIVISMO DI MACRON FA INCAZZARE LA MELONI. A PROPOSITO: LA DUCETTA È ORMAI L’UNICA RIMASTA A GUARDIA DEL BIDONE SOVRANISTA TRUMPIANO IN EUROPA (SI È SMARCATA PERFINO MARINE LE PEN). IL GOVERNO ITALIANO, CON UN PUTINIANO COME VICEPREMIER, È L’ANELLO DEBOLE DELL’UE…

trump zelensky vance lucio caracciolo john elkann

DAGOREPORT – LUCIO E TANTE OMBRE: CRESCONO I MALUMORI DI ELKANN PER LE SPARATE TRUMPUTINIANE DI LUCIO CARACCIOLO - A “OTTO E MEZZO” HA ADDIRITTURA SOSTENUTO CHE I PAESI BALTICI “VORREBBERO INVADERE LA RUSSIA”- LA GOCCIA CHE HA FATTO TRABOCCARE IL VASO È STATA L’INTERVISTA RILASCIATA A “LIBERO” DAL DIRETTORE DI “LIMES” (RIVISTA MANTENUTA IN VITA DAL GRUPPO GEDI) - L'IGNOBILE TRAPPOLONE A ZELENSKY? PER CARACCIOLO, IL LEADER UCRAINO "SI E' SUICIDATO: NON HA RICONOSCIUTO IL RUOLO DI TRUMP" - E' ARRIVATO AL PUNTO DI DEFINIRLO UN OPPORTUNISTA INCHIAVARDATO ALLA POLTRONA CHE "FORSE SPERAVA DOPO IL LITIGIO DI AUMENTARE IL CONSENSO INTERNO..." - VIDEO

giorgia meloni donald trump joe biden

DAGOREPORT – DA DE GASPERI A TOGLIATTI, DA CRAXI A BERLUSCONI, LE SCELTE DI POLITICA ESTERA SONO SEMPRE STATE CRUCIALI PER IL DESTINO DELL’ITALIA - ANCOR DI PIU' NELL’ERA DEL CAOS TRUMPIANO, LE QUESTIONI INTERNAZIONALI SONO DIVENTATE LA DISCRIMINANTE NON SOLO DEL GOVERNO MA DI OGNI PARTITO - NONOSTANTE I MEDIA DEL NOSTRO PAESE (SCHIERATI IN GRAN MAGGIORANZA CON LA DUCETTA) CERCHINO DI CREARE UNA CORTINA FUMOGENA CON LE SUPERCAZZOLE DI POLITICA DOMESTICA, IL FUTURO DEL GOVERNO MELONI SI DECIDE TRA WASHINGTON, LONDRA, BRUXELLES, PARIGI – DOPO IL SUMMIT DI STARMER, GIORGIA DEI DUE MONDI NON PUÒ PIÙ TRACCHEGGIARE A COLPI DI CAMALEONTISMO: STA CON L’UE O CON TRUMP E PUTIN?