2015, ODISSEA NELL'IGNAZIO - NESSUN DISGELO TRA RENZI E MARINO: IL PREMIER ASPETTA LA RELAZIONE DEL PREFETTO GABRIELLI PER FARLO FUORI - IL SINDACO OGGI INAUGURA LA METRO C CON DELRIO - L’ASSORDANTE SILENZIO DI PALAZZO CHIGI SULLE OLIMPIADI

Ernesto Menicucci per il “Corriere della Sera-Roma”

RENZI MARINORENZI MARINO

 

Poteva essere una buona occasione sulla via del «disgelo»: consiglio nazionale del Coni, Milano, 2 luglio. Il passo ufficiale del comitato olimpico per ratificare la decisione del consiglio comunale e dare il via libera alla sfida a cinque cerchi del 2024. Giovanni Malagò, padrone di casa, ci sarà. Idem Luca di Montezemolo. E sarà presente anche Ignazio Marino. Unico assente, Matteo Renzi. 

 

Il premier, infatti, ha già fatto sapere che lui a Milano non ci sarà: «Ma solo per precedenti impegni istituzionali», spiegano dal Coni, dove continuano a glissare sull’assordante silenzio di palazzo Chigi, all’indomani del voto dell’aula Giulio Cesare sul sì alla candidatura olimpica. Renzi, al massimo, manderà Luca Lotti al quale pensa di affidare la delega sulle Olimpiadi: ma non è detto che avvenga durante questa settimana, magari sarà la prossima. Sembra, anche questo, un segnale: mettere tra sé e Marino un altro «cuscinetto», seppur rappresentato da un fedelissimo. 
 

renzi malago marino del rio foto mezzelani gmt330renzi malago marino del rio foto mezzelani gmt330

Il «disgelo», che in molti al Campidoglio (e non solo) si augurano, ancora non c’è. E, secondo i rumors , Renzi aspetterebbe la relazione del prefetto Gabrielli per pronunciarsi. Situazione, però, piuttosto ingarbugliata. Da una parte, è il premier ad attendere il prefetto. E, dall’altra, è Gabrielli ad aspettare di capire qual è il clima politico. L’ex capo della Protezione civile avrebbe già fatto arrivare il suo messaggio: deve essere la politica a risolvere le sue «beghe», senza farsi scudo (in un senso o nell’altro) nella relazione sullo scioglimento. 
 

Così, per ora, si naviga a vista. Marino, nei giorni scorsi, ha mandato i suoi segnali. Citando la telefonata con Alemanno (avviso ai naviganti: potrei raccontare altre telefonate), parlando delle sue «agende» in cui annota tutto. E, soprattutto, facendo capire che avrebbe molti «segreti» da rilevare.

IGNAZIO MARINO - MATTEO RENZI - VIGNETTA DI BENNYIGNAZIO MARINO - MATTEO RENZI - VIGNETTA DI BENNY

 

Uno su tutti, potenzialmente il più importante. Chi chiese al sindaco, con grande insistenza, di inserire nella sua giunta una parlamentare eletta a Roma, per liberare il posto a Marco Di Stefano alla Camera? Marino ci provò prima con Lorenza Bonaccorsi, poi con Marianna Madia: entrambe rifiutarono. Alla fine, ripiegò su Marta Leonori, fatta rientrare in fretta e furia dall’America dove era in vacanza. 
 

In questa guerra di nervi, comunque, Marino per ora appare rinforzato. E a Renzi, per buttarlo giù, al momento non rimane che imporre le dimissioni ad almeno 7-8 consiglieri comunali. Soluzione politicamente hard e assai dispendiosa per il premier:

RENZI FA CAMPAGNA ELETTORALE PER MARINO RENZI FA CAMPAGNA ELETTORALE PER MARINO

 

«Dovrebbe fare 7-8 sottosegretari...», scherza un esponente della maggioranza. Marino, oggi, inaugura la metro C fino a piazza Lodi, col ministro ai Trasporti Graziano Delrio e l’assessore (dimissionario?) Guido Improta, che dice che se ne andrà ma per ora è ancora al suo posto. Domani, l’appuntamento in commissione d’inchiesta sull’accoglienza, guidata da Gennaro Migliore, passato dal Sel al Pd, considerato «renziano» dell’ultima ora. Una nuova «trappola» del premier? Chissà. 

marino renzi  foto mezzelani gmt325marino renzi foto mezzelani gmt325IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI

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