SANTANCHÈ-NO – NESSUNA INTESA E SLITTA L’ELEZIONE DI DANIELONA ALLA VICEPRESIDENZA DELLA CAMERA

Da "repubblica.it"

E' ufficiale: slitta l'elezione della vicepresidente della Camera, carica per la quale il Pdl candidava Daniela Santanchè. L'aula di Montecitorio ha votato il rinvio del calendario. Nella conferenza dei capigruppo, infatti, non si è trovato un accordo sul rinvio che era stato richiesto da Pd e Pdl. Per questo, l'assemblea si è espressa per alzata di mano, dopo un intervento a favore ed uno contro.

"Con questa maggioranza tutto si rinvia nulla si decide", aveva scritto Santanchè su Twitter in mattinata, quando il rinvio sulla vicepresidenza della Camera era ancora in forse. Un'eventualità che, a questo punto, è diventata certezza. E, dopo il voto dell'Aula, aggiunge: "Un passo indietro? Non ci penso proprio. Alfano mi ha chiamata poco fa - spiega la deputata Pdl - per dirmi che rimane la mia candidatura".

A quanto si apprende da fonti di maggioranza, infatti, i partiti che sostengono il governo erano orientati a far slittare l'elezione. Tra Pd, Pdl e Scelta Civica non si è trovata la quadra, e così si è deciso di rinviare il nodo della candidatura tanto contestata.

Questa mattina Renato Brunetta aveva posto la questione delle candidature: "E' possibile presentare candidature alternative quando le cariche da eleggere sono chiaramente 'destinate'?", ha chiesto il capogruppo Pdl alla Camera. "Non è una nuova elezione - ha precisato - ma un 'rabbocco': noi sostituiamo Lupi, il Pd sostituisce un segretario d'Aula divenuto sottosegretario. Per questo porremo alla presidente Boldrini una questione procedurale e di regolamento, se è corretto che altre forze diverse da queste facciano una sorta di concorrenza in voto segreto". Per poi ribadire: "Il nostro candidato è e rimane assolutamente Daniela Santanchè".

A commentare il rinvio interviene anche Roberta Lombardi, deputata Cinque Stelle: "Modello unico dell'inciucio. Questi buffoni, che richiamano la prassi quando fa comodo e la disattendono disinvoltamente quando è a loro sfavore, non hanno trovato l'accordo su Frau Blucher Santanchè - scrive su Facebook - ed hanno votato per rimandare l'elezione del vicepresidente della Camera. Il Pd in più se la prende con i soli suoi due deputati che hanno votato contro il rinvio".

Critiche anche dal Pd. Pippo Civati sul suo blog trae spunto dalla vicenda Santanché per fare una riflessione sulla 'tendenza al rinvio' dell'esecutivo: "Il governo delle urgenze, dell'emergenza, del fare le cose che non si potevano rinviare, le sta rinviando quasi tutte. Che di per sé è spiacevole, ma forse è ancora peggiore, il motivo profondo di tutti questi rinvii: se le questioni si rinviano è perché non si è d'accordo quasi su nulla. Significa che il problema di questo governo sta nella sua ideazione. E il rinvio dipende dal suo avvio, se mi si perdona il gioco di parole. E da quello che si sta rivelando un errore di valutazione: sarebbe stato meglio - lo dicevamo anche allora - stabilire con più precisione ciò che avremmo dovuto fare. Abbiamo rinviato quella discussione, e ora stiamo rinviando tutto quanto".

 

Daniela Santanche daniela-santancheL’arrivo a Montecitorio di Daniela SantanchèROBERTA LOMBARDI Pippo Civati

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)