NESSUNA TREGUA TRA HAMAS E ISRAELE: HAMAS SPARA UN RAZZO (FORSE TRE) SU GERUSALEMME, NON CI SONO FERITI - MISSILI ANCHE DURANTE LA VISITA A GAZA DEL PREMIER EGIZIANO QANDIL - MORTI TRE PALESTINESI, FERITA UNA DONNA ISRAELIANA - HAMAS DENUNCIA: 85 MISSILI IN 45 MINUTI - I PALESTINESI IN CISGIORDANIA PER STRADA: “BOMBARDATE TEL AVIV”, DOVE IL SINDACO RIAPRE I RIFUGI SOTTERRANEI DOPO 21 ANNI - RICHIAMATI 16.000 RISERVISTI: ISRAELE PREPARA L’ATTACCO DI TERRA?...

1- GAZA: RADIO ISRAELE CONFERMA RAZZO SU GERUSALEMME, NO FERITI =
(AGI/REUTERS) - La radio pubblica israeliana ha confermato che un razzo partito dalla Striscia di Gaza si e' abbattuto al suolo nella zona di Gerusalemme.
L'emittente ha quindi citato fonti dei locali servizi di emergenza, secondo cui non ci sono comunque stati feriti. In precedenza le Brigate Ezzedine al-Qassam, braccio armato di Hamas, avevano rivendicato il lancio di un razzo 'Qassam II' contro la Citta' Santa. Stando al Canale 10 della televisione d'Israele, peraltro, sarebbero invece stati tre i razzi piombati su villaggi situati alle porte di Gerusalemme.

2- MIGLIAIA IN CISGIORDANIA, 'BOMBARDATE TEL AVIV'
(ANSA-AFP) - Migliaia di palestinesi hanno manifestato in Cisgiordania, a sostegno della popolazione della Striscia di Gaza: lo slogan più gridato è stato l'invito a Hamas a "bombardare Tel Aviv". I manifestanti hanno bruciato le bandiere di Israele e issato l'effige del comandante Ahmed Jaabari, ucciso mercoledì in un raid israeliano mirato.


3- NESSUNA TREGUA TRA HAMAS E ISRAELE
da LaStampa.it
Nessuna tregua nella Striscia di Gaza: neppure durante le tre ore di visita del premier egiziano, Qandil, nella piccola enclave palestinese sono cessati il lancio di razzi verso il sud di Israele e i raid aerei israeliani sulla Striscia. Il bilancio è di altri tre morti palestinesi e il lieve ferimento di una donna israeliana a Ashdod. Il totale dei razzi lanciati da mercoledì dai palestinesi è salito a 285, compreso un altro Fajr 5 di fabbricazione iraniana che è caduto questa mattina in mare davanti a Tel Aviv.

Fonti di Hamas hanno denunciato che Israele ha sparato 85 missili sulla Striscia di Gaza in appena 45 minuti. Prese di mira basi sotterranee usate da militanti palestinesi per sparare razzi verso il territorio dello Stato ebraico. Colpito anche il ministro dell'Interno di Hamas, dove si è sviluppato un incendio, e un edificio che ospita un generatore di corrente, vicino alla casa del primo ministro Ismail Haniyeh.

Il sindaco di Tel Aviv ha disposto l'apertura dei rifugi antiaerei. Non accadeva dal 1991, quando la città fu colpita a più riprese da missili iracheni Scud. In vista di una possibile offensiva terrestre, Israele ha richiamare 16.000 dei suoi 30.000 riservisti. Intanto durante la tradizionale preghiera del venerdì il presidente egiziano, Mohamed Morsi, ha definendo gli attacchi su Gaza «una eclatante aggressione contro l'umanità» e ha assicurato che il suo Pase «non lascerà Gaza da sola».

L'Alto rappresentante della politica estera dell'Ue, Catherine Ashton, ha lanciato un appello per mettere fine all'escalation. «I razzi lanciati da Hamas e da altre fazioni presenti a Gaza, che sono all'origine dell'attuale crisi, sono totalmente inaccettabili», ha sottolineato in un comunicato. «Israele ha il diritto di proteggere la sua popolazione da questi attacchi», ha aggiunto, «faccio appello a Israele perché la sua risposta sia proporzionata». Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha sentito al telefono i colleghi israeliano, Avigdor Lieberman, ed egiziano, Kemal Amr e ha auspicato un abbassamento della tensione.

La Farnesina si sta occupando dei cooperanti italiani presenti a Gaza, che si trovano all'interno di una struttura che ospita tutti gli operatori internazionali e alcuni dei quali potrebbero essere presto evacuati. «In totale siamo in otto. C'è stato un primo tentativo di evacuazione ma è fallito e credo che fino a domani non ci saranno nuovi tentativi», ha affermato all'ANSA una cooperante italiana a Gaza, spiegando che lei e i suoi colleghi al momento sono nel «palazzo di Abu Ghalion, accanto alle residenze del personale internazionale, in una zona possiamo dire più sicura. Ma sentiamo continuamente i rimbombi dei bombardamenti israeliani. Stanotte non abbiamo chiuso occhio».

 

 

MISSILE FAJR FAJAR Teheran testa un missile a lungo raggioRAID SU GAZA jpegHamasGAZA SOTTO ATTACCO

Ultimi Dagoreport

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, MATTEO SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…