1. LA VERA ‘’VITTIMA” È LEI! ALTRO CHE FESTONI A CORTINA D’AMPEZZO, CON SALLUSTI AI DOMICILIARI, DANIELONA NON PUÒ RICEVERE NESSUNO IN CASA, NEANCHE LA FAMIGLIA PER NATALE: “SOLO IO, MIO FIGLIO E IGNAZIO LA RUSSA” (ESSÌ, IN QUANTO AVVOCATO ESORCISTA) 2. IL BANANA AVEVA PROVATO A FARGLI CAMBIARE IDEA: “QUANDO SALLUSTI AVEVA ANNUNCIATO CHE SAREBBE EVASO BERLUSCONI HA PASSATO OLTRE MEZZ'ORA AL TELEFONO CON LUI: "ALE SAI CHE TI VOGLIO BENE", GLI DICEVA, "GIURAMI CHE NON MI FAI QUESTA COSA" 3. GAFFE LERNER: “SALLUSTI TUONAVA CONTRO LA GRAZIA A SOFRI MA ORA, TRADITO DALLA DESTRA IN PARLAMENTO, LA APPREZZERÀ SE ARRIVA DAL "COMUNISTA" NAPOLITANO” 4. LET’S TWITTER CON LITTORIO FELTRI: ‘’IL CASO SALLUSTI DIMOSTRA CHE IL FASCISMO ERA UN REGIME BONARIO RISPETTO A QUESTA DEMOCRAZIA STRACCIONA E CRUDELE’’ 5. SANSONETTI: “SALLUSTI, L'FNSI TACE. MA È UN SINDACATO DEI GIORNALISTI O DI POLIZIA?”

1- TWEET E ALTRO SU SALLUSTI

Vittorio Feltri ‏@vfeltri
Il caso Sallusti dimostra che il fascismo era un regime bonario rispetto a questa democrazia stracciona e crudele.

Gad Lerner ‏@gadlernertweet
Sallusti tuonava contro la grazia a Sofri ma ora, tradito dalla destra in Parlamento, la apprezzerà se arriva dal "comunista" Napolitano

Ferrara sul "Giornale" - Sallusti è come Guareschi, un campione di coraggio davanti alla boria delle toghe, disposto a finire in carcere pur di mettere con le spalle al muro i giudici responsabili di una assurda ingiustizia.

Linkiesta ‏@Linkiesta
Se il Paese che ha bisogno di eroi è sventurato, allora quello che fa di Sallusti un eroe è devastato. The Jerk.

PieroSansonetti ‏@PieroSansonetti
#Sallusti arrestato, l'Fnsi tace. Ma è un sindacato dei giornalisti o di polizia?

Nonleggerlo ‏@nonleggerlo
Salvate quel 16enne, bloccato in casa con Daniela Santanché (madre), Alessandro Sallusti (ai domiciliari) ed Ignazio La Russa (difensore).


2- SIDDI SU SALLUSTI: DAI POLITICI POCA SERIETÀ
Da http://tv.liberoquotidiano.it/

Il segretario nazionale del FNSI Franco Siddi è intervenuto questa mattina, venerdì 30 novembre 2012, a La telefonata di Maurizio Belpietro, in onda su Canale 5. Il giornalista ha parlato dell'arresto del direttore de Il Giornale Alessandro Sallusti, che ha fatto tornare l'Italia indietro di 60 anni. "In questo caso c'era la sentenza della Cassazione e nessuno ha potuto realizzare un intervento diverso, perché occorreva una legge".

E sul comportamento del Parlamento in merito alla questione Sallusti, Siddi ha dichiarato: "Il Parlamento non ha dato una bella prova, la legge sulla diffamazione a mezzo stampa va cambiata da anni, non c'è stata saggezza e serietà e ha prevalso una volontà ritorsiva nei confronti di tutti i giornalisti".


3- «CONDANNATA TUTTA UNA FAMIGLIA PASSEREMO IL NATALE DA SOLI»
A. Cop. per "Corriere della Sera"

C'è una «vittima collaterale» in questa storia di diffamazione e domiciliari che ha travolto il direttore del Giornale. Una donna che è «imprenditrice, politico e sono anche mamma», che possiede una villa bianca a due passi dal corso dello shopping di lusso a Milano, coi divani di velluto e i quadri d'autore sul caminetto, centinaia di metri quadri su tre piani che rischiano, ora, di rimbombare per il vuoto. Da quando Alessandro Sallusti è agli arresti, anche la compagna e proprietaria di casa, Daniela Santanchè, ha subito «una condanna», dice lei: «Adesso sarà vietato l'ingresso a tutte le persone della mia famiglia, già oggi mia madre non è potuta venire a trovarmi».

Sono le regole della detenzione fissate dal giudice dopo la condanna definitiva per diffamazione e il tentativo di evasione: due ore «d'aria», tra le 10 e le 12, in cui il direttore può uscire e, se ritiene, andare a dirigere la riunione di redazione del mattino; permesso di telefonate, email e quindi anche tweet che sono stati fino all'altro ieri il suo mezzo preferito; divieto di incontrare estranei.

Sì al figlio di Sallusti, al cardiologo di fiducia, perché comunque ha due bypass, e agli altri abitanti della casa. Sì all'avvocato Ignazio La Russa, ma no alla moglie di lui benché compagna di burraco: al tavolo verde adesso mancherà il quarto giocatore. No ai parenti di Santanchè, «né alle persone che io abitualmente ricevo nel mio ufficio per questioni di lavoro». Sotto quel tetto alla fine possono restare solo Alessandro, Daniela e il figlio di lei, «che è un ragazzo di 16 anni con una sua vita: ora non potrà neanche lui invitare gli amici a casa». In più la nipote, che ha il domicilio in villa, e il personale di servizio.

Non sarà un cenone affollato quest'anno. Leggenda vuole che le dispense della villa trabocchino di viveri, eppure «non potrò stare con mia madre nè con i miei fratelli. Se dobbiamo trascorrere il Natale da soli, se questa è la pena, faremo Natale da soli. Mi auguro che la situazione cambi...».

Come potrebbe cambiare? Esclusa la grazia, l'unica possibilità è che il direttore vada in carcere, come ha chiesto. Può la compagna desiderarlo? «Alessandro non vuole appartenere a nessuna casta di privilegiati - scandisce lei - . Io sono dilaniata tra il lato umano, di sentimento, e la posizione di rispetto nei confronti di Sallusti. Se ha detto "voglio andare in carcere", io devo essere al suo fianco, rispettando le sue modalità. L'amore è anche questo. Quanto alla grazia, non tocca a me, ma ad altri».

Si vedrà, per il momento il direttore è stato convinto a «fare il bravo». Dopo la difficile giornata di sabato, con l'arresto, l'evasione e il nuovo arresto il direttore ha dovuto prendere qualche goccia per riuscire a dormire tranquillo. Ieri mattina la compagna è uscita per un comizio, lui è rimasto in casa anche nelle ore di «libertà», a leggere e soprattutto a scrivere.

Un po' di tv, «ha visto le partite», racconta La Russa che è passato a trovarlo di ritorno da San Siro. Per il resto un'insolita giornata casalinga. «Abbiamo tanti problemi in questo momento, tante cose da dirci e sempre poco tempo per farlo - continua Santanchè -. L'unico aspetto positivo di tutta questa vicenda è che possiamo stare insieme e parlarci, ché tra di noi ci capiamo».

Come si sente Sallusti adesso, il giorno dopo? Sabato appariva molto scosso, e per la verità anche preoccupato dalla piega penale che stava prendendo la vicenda. «Non posso dire che stia bene - risponde la compagna -: è un uomo molto provato, molto umiliato. Perché la battaglia non è la sua, ma è una battaglia di libertà per la categoria dei giornalisti». Che, però, non sono tutti schierati con lui. Neanche in Parlamento c'è stato sostegno unanime, pure nel centrodestra. Silvio Berlusconi s'è fatto sentire pubblicamente solo ieri.

Delusa? «No, guardi, anche questa volta Berlusconi ha dimostrato umanità e vicinanza, a differenza di altri. Quando Sallusti aveva annunciato che sarebbe evaso ha passato oltre mezz'ora al telefono con lui: "Ale sai che ti voglio bene", gli diceva, "giurami che non mi fai questa cosa". Ma lui non gliel'ha giurato». Ed è evaso, prendendo di sorpresa anche lei: non ha fatto in tempo a raggiungerlo in casa che già era di nuovo in strada. «Sì, mi ha preso di sorpresa, però conoscendolo me l'aspettavo. È un uomo che non si tira mai indietro quando dà la sua parola, l'aveva promesso ai lettori, doveva farlo, io sono orgogliosa di lui».

 

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