stalin

LA VERSIONE DI MUGHINI - NIKOLAJ EZOV, OVVERO: PERCHÈ PORTO RISPETTO (INTELLETTUALE) AL TOGLIATTI CAPO DELL’ITALOCOMUNISMO DEGLI ANNI ’50-‘60. MENTRE NON PORTO ALCUN RISPETTO (INTELLETTUALE) ALLA ROSY BINDI CAPO DELLA COMMISSIONE ANTIMAFIA DEL MAGGIO 2015

giampiero mughinigiampiero mughini

Giampiero Mughini a Dagospia

 

ezov ezov

Caro Dago, lo so che per un essere umano odierno è meglio vedere comparire sul proprio computer una foto di Mara Venier, “Habemus Mara”, una foto che comunque racconti una grande vicenda e un grande personaggio. E invece, a dirti la tragicità del mio stare al mondo, stamane mi sono attizzato al trovare sul mio computer una foto di Nikolaj Ezov, “Habemus Nikolaj”, un personaggio certo da niente al confronto della Venier, il capo di quanti tra 1936 e 1938 fecero da assassini sistematici nella Russia di Stalin, e di loro connazionali ne ammazzarono a centinaia di migliaia in un paio d’anni, e ti fosse successo - caro Dago - di dire a un consesso di ascoltatori che Stalin e compagni furono criminali ancor peggiori di Hitler e camerati fino al 1940 non ti immagini il parapiglia e le proteste. A me è successo.

michail kalinin consegna l'ordine di lenin a ez??ov. mosca, 1937  52michail kalinin consegna l'ordine di lenin a ez??ov. mosca, 1937 52

 

La foto di cui ti sto dicendo è una foto non so se del 1937 o 1938. Ezov è accanto a Stalin, che era alto 1,60, e gli arriva sì e no alla spalla. Esov era alto 1,46. Dopo che ne aveva assassinati quanti ti ho detto, i comunisti quelli veri lo catturarono a sua volta. Lo tennero nel carcere che faceva da tempio delle sue malefatte, lo torturarono, lo processarono in quattro e quattr’otto e dopo un paio di giorni lo fucilarono.

 

Al suo posto misero un altro delinquente, Lavrenti Berija. Cancellarono Ezov da quella foto, il nano non c’è più accanto al padre dei popoli, al delinquente massimo alla cui morte i deputati del Parlamento italiano del 1953 si alzarono in piedi (tranne i missini). Non c’è più l’orrido nano che tra le altre imprese aveva avvelenato la moglie, una che aveva avuto una storia sentimentale con Isaak Babel, uno scrittore che Ezov aveva a suo modo protetto. Il comunismo reale, l’unico comunismo che sia mai esistito.

nikolaj ezov  indexnikolaj ezov indexnikolaj ez??ov con stalin nnikolaj ez??ov con stalin n

 

Ma perché mai sono andato a cercare sul web foto dell’orrendo assassino? Perché a pagina 155 di quella miniera di intelligenza e di conoscenze che è l’ultimo libro di Serena Vitale, “Il defunto odiava i pettegolezzi” (Adelphi editore), c’è scritto che i poliziotti di Stalin andarono a frugare in casa di Ezov quando lui era caduto in disgrazia e mancavano pochi mesi alla condanna a morte. Lui era un collezionista a suo modo raffinato. Sapeva la musica e la poesia degli oggetti e delle tracce.

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Trovarono a casa del nano diecimila oggetti di antiquariato, orologi per lo più di produzione straniera, 3904 foto e 11 film di contenuto pornografico, 19 pistole, una busta con dentro foglietti in ognuno dei quali c’era il bossolo delle pallottole con cui erano stati uccisi a modo di cani i capi del bolscevismo russo, da Kamenev a Zinoviev. Un collezionista, caro Dago, come lo siamo io e te.

stalin ed ezovstalin ed ezov

 

In quella Russia c’era anche Palmiro Togliatti, che glieli ammazzarono tutto intorno e invece lui sopravvisse. In un suo discorso ufficiale una volta Togliatti esaltò la figura di Ezov, uno di quelli che stavano contribuendo al massimo a rendere l’umanità migliore. A rendere il comunismo reale quale un paradiso in terra. E con tutto questo io porto rispetto (intellettuale) al Togliatti capo dell’italocomunismo degli anni Cinquanta e Sessanta. Mentre non porto alcun rispetto (intellettuale) alla Rosy Bindi capo della Commissione antimafia del maggio 2015. Nessuno. Scusami Dago, se te lo scrivo. Lo so che questa ultima riga c’entra niente. Apparentemente.

 

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