IL CIUFFO CHE DIVIDE - LA FRESCA NOMINA DI MONTEZEMOLO ALLA GUIDA DEL COMITATO PROMOTORE DI ROMA 2024, FA INCAZZARE I GRILLINI (“E’ L’UOMO DEGLI SPRECHI DI ITALIA ‘90”) E SALVINI (“CON LUI I GIOCHI SI FARANNO ALTROVE”)
Fulvio Bianchi per “la Repubblica”
Subito in campo e subito una lite. Ufficializzato ieri in Giunta Coni l’incarico, a titolo gratuito, il presidente del Comitato promotore di Roma 2024, Luca di Montezemolo, 67 anni, già n.1 di Italia ‘90, sarà oggi con Malagò in Svizzera. In mattinata visita agli uffici Cio di Losanna, nel pomeriggio, all’aeroporto di Ginevra, incontro con il n.1 Thomas Bach. Ma il sindaco Marino è sul piede di guerra: nessun rappresentante del Comune nel Comitato, almeno per ora.
Una bella grana, che va risolta (e in fretta). «Ringrazio — le prime parole di Montezemolo — il governo, il sindaco di Roma e tutto il mondo dello sport con cui inizieremo a collaborare da subito ad un evento che coinvolgerà anche altre città italiane. Mi metto a disposizione con grande entusiasmo e determinazione per contribuire e portare in Italia il più grande ed importante avvenimento sportivo del mondo, chiamando a raccolta le straordinarie eccellenze e l’orgoglio del nostro Paese».
Come operare, lo spiega subito: «Il progetto dovrà mettere al centro il miglioramento della qualità della vita dei cittadini con opere ed attività mirate a questo obiettivo. Le linee portanti e forti dovranno basarsi su tecnologie d’avanguardia, massima trasparenza, controllo dei costi, innovazione a 360°, miglioramento dell’ambiente e creatività per sfruttare un’irripetibile opportunità di promozione di un’Italia onesta e bella che guarda al mondo».
Ma il Movimento 5 Stelle lo boccia subito («è l’uomo degli sprechi di Italia ‘90») e Matteo Salvini rincara («con lui presidente le Olimpiadi si faranno altrove»). Ignazio Marino approva, a parole, ma è inferocito perché si sente tagliato fuori da certe scelte, ha sparato a zero sugli sprechi del passato, e così il vicepresidente del Comitato, Luca Pancalli, già oggi dovrà cercare di ricucire col Comune. Cosa non semplice. Intanto si cerca una donna-manager per il ruolo di direttore generale: per ora non è stata individuata. Il nome andrà concordato con Montezemolo, spiega Malagò. E Marino?