DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …
GIORGIA MELONI - DONALD TRUMP - ELON MUSK - IMMAGINE CREATA CON L IA E PUBBLICATA DA ANDREA STROPPA
DAGOREPORT
Non possedendo la palla di vetro, non sappiamo se il blitz di Giorgia Meloni a Mar-a-lago avrà risultati concreti, almeno per il destino della povera Cecilia Sala. Porterà frutti la geremiade sul no all’estradizione negli Usa dell’iraniano Abedini, di cui la Ducetta della Garbatella avrebbe informato Trump (ma non il presidente attuale, Joe Biden)? Lo sapremo solo sopravvivendo.
Quel che però è certo è che il viaggio transoceanico della “Ducetta stars and stripes” è stato vissuto come una coltellata alle spalle dalla già cagionevole Ursula von der Leyen e dai poteri oggi al comando a Bruxelles: Francia, Spagna, Germania, Polonia.
Innanzitutto perché Giorgia Meloni non ha concordato né avvisato del faccia a faccia con Trump nessuno, a partire dal presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Un errore da matita blu per chi, come lei, si vanta di conoscere e praticare la politica fin dall’adolescenza.
DONALD TRUMP E GIORGIA MELONI A PARIGI PER L INAUGURAZIONE DI NOTRE DAME
La Ducetta in modalità camaleonte, che abbiamo imparato a conoscere sulla scacchiera geopolitica - la premier che a Washinton con un paio di smorfie intortava Biden e che a Bruxelles è riuscita con molta furbizia a ottenere una delle vicepresidenze esecutive per Raffaele Fitto - una volta svanita nelle urne la normale dialettica del liberalismo dem e messa di fronte alla imprevedibilità della tecnodestra di Trump e Musk, la tapina è stata colta dal panico.
Davanti a questa nuova alleanza tra capitalismo tecnologico e trumpismo reazionario, che ha reso di colpo obsoleto il sovranismo e il populismo di ieri, che fare? Come osserva Il filosofo Michael Walzer, 89 anni, figura di riferimento della sinistra americana: “L’avvicinarsi alla politica di un certo numero di imprenditori di Silicon Valley – ancora una minoranza peraltro, sebbene molto agguerrita – sta creando un soggetto ibrido il cui pensiero coincide solo in parte con quello della destra tradizionale, anche estrema. Siamo semmai di fronte a un nuovo filone di libertarismo di destra.
DONALD TRUMP ELON MUSK E GIORGIA MELONI A PARIGI PER L INAUGURAZIONE DI NOTRE DAME
Che cela una gran fame di potere ed è principalmente interessato alla deregulation per meglio soddisfare i propri interessi”.
Invece di coordinarsi con Ursula e gli altri leader europei, la Sora Giorgia ha fatto il passo più lungo della gambotta volando in Florida, incassare la benedizione di Trump e riportare in fretta e furia Cecilia Sala in Italia. Tanto per potersi offrire all’opinione pubblica come “salvatrice della patria”.
Un atteggiamento poco istituzionale e del tutto irrituale che è stato poi smontato dalla stessa riottosità del presidente eletto che l’ha intortata di chiacchiere costringendola a ingoiare pure due ore di documentario complottista sul “furto” delle elezioni del 2020.
GIORGIA MELONI IN VERSIONE TRUMP - VIGNETTA BY MANNELLI PER IL FATTO QUOTIDIANO
E fosse solo questo. Con il viaggio a Mar-a-lago, Giorgia Meloni ha scelto di baciare la pantofola di Trump, cioè si è assoggettata a un rapporto di forza che per il Tycoon non prevede alleati ma solo camerieri. Sostanzialmente la Ducetta è divenuta agli occhi di Bruxelles la cheerleader del trumpismo, l’apripista della tecnodestra senza controllo di Musk. Altro che mediatrice tra Washington e l’Ue.
Ne è conferma la lode di Trump sulla Meloni: “Ha assaltato l’Europa”. Una certificazione Iso9001 di “trumpismo” doc e ruspante, che fa sembrare la premier italiana come un cavallone di Troia della Casa Bianca nell’Unione europea. Ora a Bruxelles temono, non a torto, di avere in casa una leader assoggettata a The Donald.
Del resto, è evidente che il “dialogo” o un “compromesso” con la tecnodestra non esiste: tocca solo obbedire. Un atteggiamento del tipo “io ordino, tu esegui”, confermato ogni giorno sia dalla diplomazia muscolare di Trump che dalla ketaminica follia di Elon Musk.
VIGNETTA GIANNELLI - GIORGIA MELONI COME DONALD TRUMP
Quel “Tesla di minchia”, dopo aver facilitato l’incontro tra Meloni e Turmp, ha subito presentato la parcella, dichiarandosi prontissimo a firmare il contratto con il governo italiano che garantirebbe alla sua SpaceX 1,5 miliardi di dollari. Tradotto: tu, Giorgia, incassi politicamente oggi ma io riscuoto domani.
Fumo negli occhi dei vertici europei. Emmanuel Macron ha già parlato apertamente di una “internazionale reazionaria” a guida Musk. Un gruppetto di tecno-oligarchi, guidati da Musk stesso, che ignora ideali e ideologie, mette al centro gli affari e considera la democrazia un fastidioso ingombro (Musk ha definito la Commissione europea “un monumento alla burocrazia”).
Un problema serio per i fragili paesi europei che, già provati dalle minacce delle autocrazie, si trovano a dover combattere chi, come Musk, uomo di affari e prossimo ministro, interessato alla deregulation per meglio soddisfare i propri interessi, vede in un sistema politico ordinato un ostacolo da abbattere, facendo fuori i poteri di controllo interno delle democrazie, dall’informazione ai bilanciamenti costituzionali (vedi le ingerenze in Italia, Germania, Gran Bretagna, Canada).
ARTICOLO DI LE MONDE SULLA 'RELAZIONE' TRA GIORGIA MELONI E ELON MUSK ELON MUSK SMENTISCE LA RELAZIONE CON GIORGIA MELONIGIORGIA MELONI - DONALD TRUMP - ELON MUSK - IMMAGINE CREATA CON L IA E PUBBLICATA DA ANDREA STROPPA