luigi di maio davide casaleggio

NON HO LE TAV - COME USCIRE DAL BUCO NERO? CASALEGGIO E DI MAIO VANNO IN MISSIONE A TORINO, DOMANI VERTICE CON LA APPENDINO. LA PROPOSTA DI CONTE: FAR PARTIRE I BANDI E POI RIDISCUTERE L'OPERA (CHE DUNQUE SI FARÀ), COME DICE IL FAMIGERATO CONTRATTO - MA GIGGINO HA UN ALTRO PROBLEMA SERIO: CON LE ESPULSIONI PROGRAMMATE DI NUGNES E FATTORI, IL GOVERNO RISCHIA AL SENATO

 

1. IL CAPO DI ROUSSEAU E DI MAIO IN MISSIONE UN BLITZ A TORINO PER USCIRE DALL' IMPASSE

Emanuele Buzzi per il ''Corriere della Sera''

 

 

Un vertice a Torino e gli occhi rivolti ai numeri di Palazzo Madama. Il Movimento sta per entrare in quelle che alcuni pentastellati di minoranza definiscono «le dieci settimane decisive» per plasmare il futuro dei Cinque Stelle. E sulla strada del Movimento (e del governo) si staglia l' ombra della Tav, che sembra sempre più un bivio per l' esecutivo.

LUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIO

 

Una parte della base manifesta sul web l' idea di poter votare online come per il caso Diciotti, ma al momento l' idea non è un' opzione considerata dai vertici. Si ragiona ancora in termini post-voto alle Europee, anche se probabilmente si tenterà una via per non perdere i fondi Ue. Sul no all' Alta velocità (almeno ufficialmente) il Movimento è compatto, ma rischia di travolgere l' esecutivo. «Se il governo deve andare a casa sulla Tav saranno i cittadini a fare le valutazioni. Il M5S ha dei punti fermi e la Tav è uno di questi», avverte la Lega il sottosegretario Stefano Buffagni. Ma non è solo l' esecutivo a traballare.

 

Il discorso coinvolge (indirettamente) anche il comune di Torino, con il consiglio comunale traballante. E domani probabilmente anche di questo si dovrà occupare Luigi Di Maio.

APPENDINO DI MAIO

Il capo politico pentastellato è atteso nel capoluogo piemontese per presentare il Fondo Nazionale Innovazione alle Officine Grandi Riparazioni. All' evento prenderà parte anche Davide Casaleggio. E la manifestazione - è molto più che un' ipotesi - potrebbe essere anche l' occasione per un incontro con la sindaca di Torino, Chiara Appendino, per valutare la situazione a livello locale (in primis proprio su Tav) e tentare di sciogliere eventuali timori.

 

Ma a preoccupare Di Maio più che la situazione torinese è quella del Senato. L' espulsione «probabile» di Elena Fattori e Paola Nugnes ridurrebbe il margine di manovra della maggioranza (al netto dei quattro senatori del Misto che finora hanno appoggiato l' esecutivo) a soli due parlamentari in più rispetto alla maggioranza assoluta, rendendo di fatto ogni votazione un campo minato. «I numeri sono ballerini, bisogna ammetterlo», dice un senatore Cinque Stelle. E una votazione su casi spinosi come Tav o autonomia potrebbe riservare sorprese, specie dopo la presa di posizione di Virginia La Mura (che ha rivendicato la volontà di votare secondo coscienza) e le esternazioni di Alberto Airola, schierato fortemente contro un compromesso su Tav.

 

luigi di maio davide casaleggio

«Aspettiamo un confronto», ribadiscono i pentastellati di Palazzo Madama. Sono visti con apprensione i sondaggi che danno i Cinque Stelle in calo. I governisti, però, cercano di gettare acqua sul fuoco: «Con noi sbagliano sempre e, comunque, siamo ancora molto distanti dalle Europee. Sapremo recuperare i consensi».

 

Il clima però rimane acceso all' interno del Movimento.

C' è chi attende il voto di maggio per chiedere cambiamenti. Nugnes attacca su Twitter: «Per il bene della nostra Repubblica parlamentare, i ruoli di capo politico e di membro dell' esecutivo vanno tenuti separati». «Se arriviamo terzi dopo il Pd servirà molto di più di una riflessione», le fa eco un altro senatore. Ma intanto questa settimana si aprirà su Rousseau la fase di ascolto dei militanti per presentare progetti di riforma del Movimento.

elena fattori

 

 

2. CONTE OFFERTA AI DUE VICEPREMIER: OK AI BANDI, POI RIDISCUTERE L' OPERA

Marco Conti per ''Il Messaggero''

 

 

LO SCENARIO

 

 Un' altra settimana di passione per la Tav e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

L' ennesima, ma forse in qualche modo decisiva visto che entro lunedì 11 andrebbe dato il via al consorzio Telt di fa partire le prime gare d' appalto.

Stavolta a mettere sul piatto la possibilità che salti tutto non è la Lega che sulla Tav tace da un paio di giorni. Tocca a Davide Casaleggio - al netto della correzione serale alla dichiarazione mattutina - non escludere la crisi di governo a conferma di quanto sia delicato il momento per i grillini.

 

nugnes di maio

 Con i sondaggi che danno il M5S in caduta libera, e Silvio Berlusconi che profetizza un Movimento che alla Europee dovrebbe andare sotto la fatidica soglia del 20%, anche Salvini sa che c' è poco da scherzare. Il M5S cerca, attraverso la Tav, di invertire la parabola che li dà in continua discesa. La Lega non intende fare la campagna elettorale, in Piemonte e per le europee, senza la Tav e con gli alleati di centrodestra - FI e FdI - pronti al fuoco amico.

 

LA SFIDA

A palazzo Chigi ci si muove con cautela pronti a smentire la qualsiasi pur di tenere fuori il premier dalla contesa o dare l' impressione di una decisione già presa.

Negare il sondaggio, che pure circola, favorevole alla Tav degli elettori M5S, smentire l' ottimismo del ministro dell' Economia Giovanni Tria o la fosca previsione di Casaleggio, rientra nel tentativo di smorzare la tensione cercando di non dare nulla per deciso per evitare che alla fine ci sia uno sconfitto e un vincitore.

 

toninelli tav

Dal vertice delle frappe di mercoledì notte (Conte, Di Maio e Salvini), la pratica è tutta nelle mani del presidente del Consiglio. Dopo due giorni di silenzio, ieri Salvini è tornato a rilanciare l' opera proponendo un contenimento dei lavori che non soddisfa i no Tav. Anche se il leader del Carroccio non ne fa cenno nell' intervista al Tg1, resta l' opzione referendum da tenersi in concomitanza delle elezioni europee.

Un pressing che alimenta il nervosismo nella maggioranza e spinge molti esponenti grillini, anche di governo, a dichiararsi contro la Torino Lione.

 

A metà settimana, probabilmente dopo il viaggio a Belgrado di mercoledì del presidente del Consiglio, potrebbe tenersi il vertice decisivo a palazzo Chigi. Con il contratto di governo in mano, Conte proporrà una soluzione in grado di rappresentare per M5S e Lega una sorta di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. In assenza di proposte alternative da parte di Toninelli - contestato nel M5S per la conduzione del ministero - l' idea resta sempre quella di far partire i bandi di Telt confidando che per la legislazione francese sarebbero revocabili. Un modo per rimandare la questione a dopo le elezioni di fine maggio.

 

conferenza stampa su reddito di cittadinanza e quota 100 1

Una soluzione che potrebbe rappresentare un compromesso per il M5S, anche se nel Movimento sono forti i dubbi sulla possibilità che avrebbe il governo di tirarsi indietro dopo la pubblicazione dei bandi.

 

Il problema con il quale deve però fare i conti Di Maio, e soprattutto i parlamentari grillini piemontesi, è l' impossibilità per il governo di chiudere definitivamente la faccenda, visto che - oltre agli impegni presi - in Parlamento non c' è una maggioranza per cambiare la legge obiettivo e seppellire la Torino-Lione come vorrebbe il senatore Airola.

 

Ma soprattutto i Cinquestelle devono misurarsi con il contratto di governo che non prevede la cancellazione dell' opera - come invece diceva la prima bozza - ma l' impegno a «ridiscuterne integralmente il progetto nell' applicazione dell' accordo tra Italia e Francia». Una definizione alquanto ambigua, visto che il testo apre a possibili modifiche del progetto pur salvando l' accordo con i francesi che invece premono e, insieme a Bruxelles, vogliono si proceda rispettando l' intesa a suo tempo raggiunta da Italia e Francia e contenuta nella legge approvata dal Parlamento italiano e dal quello francese.

 

IL RISCHIO

davide casaleggio

Troveremo «una soluzione in linea con quella contenuta nel contratto di governo», ebbe a dire mesi fa lo stesso presidente del Consiglio che, in qualità di garante, si muove cercando una soluzione che servirà per spostare in là la decisione finale rassicurando il M5S dell' avvio di un confronto con Parigi che permetta di ridiscutere il progetto.

 

Oltre è difficile andare anche se nel Movimento la tensione è fortissima e anche un mezzo via libera rischia di compromettere ulteriormente la leadership di Di Maio. D' altra parte la coincidenza temporale tra elezioni europee e regionali piemontesi, non aiuta il lavoro del presidente del Consiglio. Per Di Maio cedere ancora, dopo Tap e Ilva, è complicato, ma anche per Salvini la partita è importante. Malgrado non abbia più la parola nel simbolo, lo zoccolo duro del potere e del consenso leghista sta ancora al Nord.

ZEROCALCARE NO TAV NOTAV

 

Ultimi Dagoreport

fedez chiara ferragni game over matrimonio x

“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL RAPPER, FABRIZIO CORONA, BUTTA BENZINA SUL FUOCO: “RACCONTERÒ LA MOGLIETTINA PERFETTA CHE SEI, QUANTE STRONZATE RACCONTI DA 15 ANNI, I TUOI AFFARI SPORCHI E L'AMORE CHE PERÒ HAI VISSUTO TRADENDOLO COSTANTEMENTE" - L’IRRESISTIBILE SCENEGGIATA, RICCA DI MIRATISSIMI COLPI ALL'INGUINE MESSA IN SCENA DALL’EX DUO FERRAGNEZ, CONFERMA LA PIÙ CLASSICA CONVINZIONE FILOSOFICA-EUCLIDEA: L'IDIOZIA È LA PIÙ GRAZIOSA DISTANZA FRA DUE PERSONE (SALVO POI SCOPRIRE CHE, AL LORO CONFRONTO, I COSIDDETTI MEDIA TRASH SCANDALISTICI SONO INNOCENTI COME TUBI) - AMORALE DELLA FAVA: IL LORO MATRIMONIO CELEBRATO NEL 2018 IN UNA LOCATION DI LUSSO DI NOTO, TRASFORMATO IN LUNA PARK VERSIONE FLOWER POWER, CON RUOTE PANORAMICHE E CONSOLLE DI DEEJAY, ERA UNA PROMESSA DI FUTURO: PAGLIACCIATA ERA, PAGLIACCIATA È STATA - VIDEO

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps

DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA NELLE MANI DI DUE IMPRENDITORI PRIVATI: MILLERI E CALTAGIRONE. ALTRO CHE BANCA LEGHISTA COME CIANCIA SALVINI - ALTRA CERTEZZA: L’OPS SU MEDIOBANCA SARÀ COMPLETATA DOPO L’ASSALTO A GENERALI - SE L’IMMOBILIARISTA CALTARICCONE SOGNA LA CONQUISTA DELLA SECONDA COMPAGNIA EUROPEA CHE GESTISCE 32 MILIARDI DI EURO DI BENI IMMOBILI, ALCUNI EREDI DEL VECCHIO ACCUSANO MILLERI DI ESSERE SUBALTERNO AL DECISIONISMO DI CALTA - SULLA PIAZZA DI MILANO SI VOCIFERA ANCHE DI UNA POSSIBILE DISCESA IN CAMPO DI UN CAVALIERE BIANCO CHE LANCI UN’OPA SU MEDIOBANCA PIÙ RICCA DELL’OPS DI CALTA-MILLERI-LOVAGLIO...

giorgia meloni nordio mantovano almasri francesco franco lo voi

DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL TORTURATOR ALMASRI È LA PROVA CHE LA LIBIA USA I MIGRANTI A MO' DI PISTOLA PUNTATA SULL'ITALIA - CHE POI PALAZZO CHIGI NON SAPPIA GESTIRE LE SITUAZIONI DI CRISI E' LAMPANTE: SAREBBE BASTATO METTERE IL SEGRETO DI STATO, INVECE CHE MANDARE PIANTEDOSI A CIANCIARE DI " ALMASRI, PERICOLO PER LA SICUREZZA", E NESSUNO SI SAREBBE FATTO MALE - L'ATTO GIUDIZIARIO DELLA PROCURA DI ROMA NON C'ENTRA NIENTE CON IL CASO SANTANCHÈ - LO STRETTO RAPPORTO DI LI GOTTI CON I MAGISTRATI - LE VOCI DI VOTO ANTICIPATO PER CAPITALIZZARE ''GIORGIA MARTIRE DELLA MAGISTRATURA''. CHE NON È SUL TAVOLO: SOLO MATTARELLA DECIDE QUANDO SCIOGLIERE LE CAMERE (E SERVIREBBE CHE O LEGA O FORZA ITALIA STACCASSERO LA SPINA AL GOVERNO...)

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO - IL PRIMO NODO DA SCIOGLIERE SARÀ LA RATIFICA, UNICA MANCANTE DEI 27 PAESI, ALLA RIFORMA DEL MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ (MES), A GARANZIA DI UNA CRISI BANCARIA SISTEMICA. LA DUCETTA AVEVA GIA' PROMESSO DI RATIFICARLO DOPO LA FIRMA DEL PATTO DI STABILITÀ. MA ORA NON POTRÀ INVENTARSI SUPERCAZZOLE DAVANTI A MACRON, SCHOLZ, TUSK, SANCHEZ, LEADER CHE NON NASCONDONO DIFFIDENZA E OSTILITÀ NEI CONFRONTI DELL'UNDERDOG CHE SI È MESSA IN TESTA DI ESSERE IL CAVALLO DI TROIA DELLA TECNODESTRA AMERICANA IN EUROPA - MA IL ROSPO PIÙ GROSSO DA INGOIARE ARRIVERÀ DALL’ESTABLISHMENT DI BRUXELLES CHE LE FARÀ PRESENTE: CARA GIORGIA, QUANDO VAI A BACIARE LA PANTOFOLA DI TRUMP NON RAPPRESENTI LE ISTANZE EUROPEE. ANZI, PER DIRLA TUTTA, NON RAPPRESENTI NEMMENO L’ITALIA, MEMBRO DELLA UE QUINDI SOGGETTA ALLE REGOLE COMUNITARIE (CHE HANNO TENUTO A GALLA IL PIL ITALIANO CON I 209 MILIARDI DI PNRR), MA RAPPRESENTI UNICAMENTE TE STESSA…

donald trump elon musk

DAGOREPORT – SIC TRANSIT GLORIA MUSK: A TRUMP SONO BASTATI MENO DI DIECI GIORNI DA PRESIDENTE PER SCAZZARE CON IL MILIARDARIO KETAMINICO – LA VENDITA DI TIKTOK A MICROSOFT È UN CAZZOTTO IN UN OCCHIO PER MR. TESLA (BILL GATES È UN SUO ACERRIMO NEMICO). POI C’È LA DIVERSITÀ DI VEDUTE SUL REGNO UNITO: MUSK VUOLE ABBATTERE IL GOVERNO DI STARMER, CHE VUOLE REGOLAMENTARE “X”. E TRUMPONE CHE FA? DICE CHE IL LABURISTA STA FACENDO UN “GOOD JOB” – L’INSOFFERENZA DEL VECCHIO MONDO “MAGA”, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E I DAZI ALL’EUROPA: IL TYCOON ASPETTA PERCHÉ VUOLE DISCUTERE CON LONDRA…

stefano boeri cino zucchi beppe sala

DAGOREPORT! LA "POLITECNICO CONNECTION" MILANESE, CHE HA PORTATO AI DOMICILIARI STEFANO BOERI E CINO ZUCCHI ERA STATA RACCONTATA SUL “FATTO” DA EMILIO BATTISTI NELL’AGOSTO DEL 2022 – L’ARCHITETTO SQUADERNAVA LA RETE DI RELAZIONI PROFESSIONALI TRA I VINCITORI DEL CONCORSO E I COMMISSARI BOERI E ZUCCHI LA “RIGENERAZIONE URBANA” A COLPI DI GRATTACIELI, SULLA QUALE IL SINDACO SALA TRABALLA, NASCE SEMPRE NELLA SCUOLA DI ARCHITETTURA DEL POLITECNICO, DOVE IMPAZZA DA DECENNI UNA LOTTA INTESTINA TRA DOCENTI, QUASI TUTTI DI SINISTRA - L’INUTILITÀ DEI CONCORSI, OBBLIGATORI, PERÒ, PER LEGGE, QUANDO SAREBBE PIÙ ONESTO CHE...