NOZZE GAY - VINCE L’ÉGALITÉ, PERDE (VOTI) HOLLANDE - MONDO CATTOLICO IMBUFALITO

Giacomo Galeazzi per "Vaticaninsider.Lastampa.it"

Sì alle nozze gay malgrado il mondo cattolico si fosse mobilitato per scongiurare la "deriva". La Francia è il 14° paese al mondo (il 9° in Europa) ad aver istituito il matrimonio tra persone dello stesso sesso e le adozioni per le coppie omosessuali. Durante il pontificato di Benedetto XVI la battaglia della Chiesa a salvaguardia dei valori bioetici non negoziabili è stata incessante. E la Francia ne è stato l'epicentro.

Dopo diverse settimane di acceso dibattito parlamentare, l'Assemblea nazionale si e' pronunciata oggi con voto solenne a favore del provvedimento, approvato con 331 sì e 225 no. «Il presidente Hollande ha creato un clima da caccia alle streghe: arresti di pacifici manifestanti, violenze, persino deputati a cui la polizia ha impedito di entrare in Parlamento - sottolinea Eugenia Roccella, parlamentare Pdl ex portavoce del "Family day" organizzato dalle sigle cattoliche italiane -.

Le forze dell'ordine si sono scatenate persino contro chiunque indossasse la maglietta dei manifestanti con il disegno di una famiglia composta da padre e madre" Perciò "oggi, con i giovani del Pdl, davanti all'Ambasciata di Francia a Roma, in piazza Farnese, indossiamo la maglietta incriminata per chiedere, in nome della libertà, che si tolleri anche questa estrema "trasgressione", aggiunge.

All'interno del pacchetto di misure varato dall'Eliseo sarà il nuovo articolo 143 del codice civile a disciplinare la libertà di unirsi nel sacro vincolo tra persone dello stesso sesso: ''Il matrimonio e' contratto tra due persone di sesso opposto o dello stesso sesso''. Le disposizioni che ne derivano, come l'età degli sposi o alcuni impedimenti, rimangono gli stessi della precedente legislazione.

Con l'atteso via libera di oggi dell'Assemblea nazionale di Parigi al progetto di legge sui matrimoni e le adozioni gay, diventano 14 i Paesi a consentire le nozze tra persone dello stesso sesso, a cui si aggiungono 9 Stati degli Usa: Danimarca, Olanda, Belgio, Spagna, Canada, Sudafrica, Norvegia, Svezia, Portogallo, Islanda, Argentina, Uruguay, Nuova Zelanda, Finlandia.

L'Ump, il principale partito di opposizione, ha gia' annunciato che presentera' ricorso davanti alla Corte costituzionale. Il leader dei deputati Christian Jacob ha fatto sapere che il partito lo depositera' stasera o al piu' tardi domani e l'impugnazione si concentrera' su ''alcuni punti procedurali'' (e ''naturalmente sulla base del provvedimento''), come la paternita', l'adozione, la discriminazione sull'accesso alle origini, i contorni dei principi di legge sulla bioetica e il diritto al lavoro presente nell'articolo 16 del progetto di legge che impedisce ogni sanzione o licenziamento contro un impiegato che, in ragione del suo orientamento sessuale, rifiuti il trasferimento in un paese che discrimina gli omosessuali.

Intanto, centinaia di persone dei movimenti cattolici si sono riversate nelle principali piazze di Parigi per protestare contro l'adozione del disegno di legge, fortemente voluto dal presidente Francois Hollande e suo cavallo di battaglia durante le presidenziali 2012. Parallelamente, nel Paese si registrano pero' anche diversi cortei di sostegno organizzati contro l'omofobia, mentre ieri il presidente socialista dell'Assemblea Nazionale, Claude Bartolone, ha ricevuto una busta contenente della polvere da sparo.

 

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