giorgia meloni mario draghi

CARI GIORNALISTI, INVECE CHE CIANCIARE DI PRESUNTE LIBERTÀ VIOLATE, CRITICATE LA MELONI NEL MERITO – ALLA CONFERENZA STAMPA SULLA MANOVRA, LA PREMIER È STATA ACCUSATA DAI CRONISTI DI VOLERSI SOTTRARRE ALLE DOMANDE. MA, NUMERI ALLA MANO, LA DUCETTA HA RISPOSTO A PIÙ INTERROGATIVI DI QUANTO AVEVANO FATTO DRAGHI E CONTE PRESENTANDO LE DUE LEGGI DI BILANCIO PRECEDENTI. INSOMMA: NON ESISTE NESSUNA EMERGENZA DEMOCRATICA, SAREBBE MEGLIO CHE LA STAMPA “PROGRESSISTA” , INVECE DI FRIGNARE, FACESSE IL SUO LAVORO – VIDEO

 

Carlo Canepa per https://pagellapolitica.it/

 

giorgia meloni conferenza stampa sulla manovra

Il 29 novembre il Corriere della Sera ha pubblicato la prima intervista di Giorgia Meloni da quando è diventata presidente del Consiglio. Tra le varie domande, il direttore del quotidiano Luciano Fontana ha chiesto alla leader di Fratelli d’Italia di commentare le critiche secondo cui, durante la conferenza stampa di presentazione del disegno di legge di Bilancio, avrebbe lasciato «poco spazio alle domande».

 

«Ho fatto cinque conferenze stampa in quattro settimane. Nell’ultima, prima che segnalassi di avere un altro impegno, avevo già risposto a nove domande», ha risposto Meloni. «Vi invito a controllare a quante domande abbiano risposto i miei predecessori in occasione della presentazione della manovra».

giorgia meloni matteo salvini conferenza stampa sulla manovra

 

Abbiamo accolto l’invito della presidente del Consiglio: numeri alla mano, per le ultime due leggi di Bilancio, Mario Draghi e Giuseppe Conte avevano risposto a meno domande. E nel primo mese dei due precedenti governi erano state organizzate meno conferenze stampa.

 

La conferenza stampa di Meloni

Alla conferenza stampa del 22 novembre, in cui il governo ha presentato il disegno di legge di Bilancio per il 2023, hanno partecipato Meloni, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo e la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone.

 

mario draghi 1

La presentazione delle misure contenute nel testo è durata circa un’ora e mezz’ora è stata poi dedicata al confronto con i giornalisti, che in alcuni casi hanno fatto più di una domanda a testa. Dopo dieci domande, Meloni ha avvisato che la conferenza si doveva concludere, perché doveva partecipare all’Assemblea nazionale di Confartigianato, creando malumori tra i giornalisti, soprattutto per la durata della presentazione del testo.

 

 «Mi ricordo che in altre situazioni siete stati molto meno assertivi», ha replicato in maniera piccata la presidente del Consiglio, facendo implicito riferimento ai governi passati. «È una legge di Bilancio: io sono una persona seria e le cose le voglio spiegare», ha aggiunto Meloni, sussurrando: «Se foste stati così coraggiosi in altre situazioni…». Dopo questo botta e risposta, la presidente del Consiglio e i ministri hanno risposto ad altre cinque domande, portando il totale a 15.

mario draghi 4

 

Al di là di questa polemica, a quante domande avevano risposto i due predecessori, Draghi e Conte, nelle conferenze stampa di presentazione delle ultime due leggi di Bilancio?

 

Le conferenze stampa di Draghi e Conte

Il 28 ottobre 2021 l’allora presidente del Consiglio Draghi ha presentato in conferenza stampa il disegno di legge di Bilancio per il 2022, insieme al ministro dell’Economia Daniele Franco e il ministro del Lavoro Andrea Orlando. La conferenza stampa era durata circa un’ora e dieci minuti, con una mezz’ora dedicata al confronto con i giornalisti. In totale, le domande a cui ha risposto Draghi e gli altri membri del governo sono state 12, tre in meno rispetto a quelle fatte durante la conferenza stampa del governo Meloni.

 

mario draghi 6

Il 19 ottobre 2020, l’allora presidente del Consiglio Conte, insieme con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ha presentato il disegno di legge di Bilancio per il 2021, in una conferenza stampa durata complessivamente poco più di 50 minuti. Come per Draghi, anche qui per le domande dei giornalisti sono stati concessi circa 30 minuti. In totale, i giornalisti intervenuti erano stati quattro, con otto domande complessive.

 

Ricapitolando: se si prendono in considerazione le ultime tre conferenze stampa per le presentazioni delle leggi di Bilancio, si scopre che il governo Meloni ha risposto a 15 domande, quello di Draghi a 12 e quello di Conte a otto.

 

Altri numeri

CONFERENZA STAMPA DI GIUSEPPE CONTE

Nella sua intervista con il Corriere della Sera, Meloni ha citato un dato corretto: dal 22 ottobre, giorno del suo insediamento, al 22 novembre, ha tenuto cinque conferenze stampa da presidente del Consiglio: il 22 novembre per presentare la legge di Bilancio; il 16 novembre durante il vertice del G20 a Bali (in quell’occasione Meloni aveva avuto poco a tempo a disposizione per le domande, dicendo che doveva incontrare il presidente cinese Xi Jinping); l’11 novembre per presentare un nuovo decreto-legge sull’energia; il 4 novembre per descrivere il contenuto aggiornato della Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza (Nadef); e il 31 ottobre per presentare il contenuto del primo decreto-legge approvato dal governo.   

 

CONFERENZA STAMPA DI GIUSEPPE CONTE

Draghi è diventato presidente del Consiglio il 13 febbraio 2021 e ha tenuto la prima conferenza stampa il 19 marzo 2021, quindi oltre un mese dopo, per presentare il decreto “Sostegni” approvato dal Consiglio dei ministri. Draghi ha poi rilasciato la sua prima intervista a un quotidiano, anche lui come Meloni al Corriere della Sera, il 17 aprile 2022, oltre 14 mesi dopo essere diventato presidente del Consiglio. Il 17 agosto 2021 Draghi aveva rilasciato una breve intervista televisiva al Tg1 su Rai 1, sei mesi dopo la nomina a capo del governo: all’epoca avevamo verificato come nei dieci anni precedenti i suoi predecessori, da Mario Monti a Conte, avessero rilasciato le loro prime interviste molto prima di lui.

 

giuseppe conte furioso in conferenza stampa

Conte è diventato per la seconda volta presidente del Consiglio il 5 settembre 2019. Nelle quattro settimane successive ha tenuto solo una conferenza stampa, il 30 settembre, per la presentazione della Nadef.

giuseppe conte furioso in conferenza stampa.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…