LA NUOVA FRONTIERA DEL GOVERNO DUCIONI: IMPEDIRE I RETROSCENA GIORNALISTICI – FEDERICO MOLLICONE, MELONIANO CHE SOGNAVA DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA AL POSTO DI GIULI, ATTACCA “REPORT”: “È IL GIORNALISMO DI MIO 'CUGGINO', CON DUE 'G' ALLA ROMANA, FONDATO SU FONTI INTERESSATE A FARE A PEZZI L’IMMAGINE DEL MALCAPITATO DI TURNO. IL GIORNALISMO PARLAMENTARE ORMAI È SATIRA. UNA COSA A CUI BISOGNA PORRE RIMEDIO” – “LA RAI DEVE GARANTIRE IL DIRITTO DI REPLICA, COSA CHE NON ACCADE MAI” (QUINDI QUELLO CHE PARLAVA CON GIORGIO MOTTOLA, A “REPORT”, ERA UN SUO SOSIA?) - VIDEO
Estratto dell’articolo di Giovanna Vitale per “la Repubblica”
https://www.repubblica.it/politica/2024/10/28/news/mollicone_intervista_caso_giuli_spano-423581625/
FEDERICO MOLLICONE INTERVISTATO DA REPORT
Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera, è uno degli esponenti di spicco di FdI entrato nel giro di veleni e sospetti che da mesi tengono in ostaggio il partito della premier, oltre che il Collegio romano.
[…] I media, in combutta con la sinistra, complottano contro di voi?
«No, non è la famosa redazione unica, ma c’è una sorta di competizione a chi fa più character assassination […]. Dacché governiamo, non ci criticano per le azioni messe in campo, ma si prova a screditare il ministro o il parlamentare turno, ridicolizzando tutto quello che fa o propone. Come è stato fatto con Sangiuliano e prima ancora con Renzi».
francesco spano - alessandro giuli - francesco gilioli - servizio di report
La stampa è un contropotere, fa il suo mestiere.
«Il giornalismo ha un senso quando parla di fatti veri, notizie dirette e documenti acquisiti in maniera propria. In Italia invece impazzano i retroscena fantasy, inventati per suscitare la reazione di palazzo Chigi.
Il giornalismo parlamentare è diventato giornalismo satirico […]. Ormai lo sport preferito sui giornali è prendere per i fondelli Tizio e Caio, spesso con toni diffamatori e derisori. Una cosa a cui bisogna porre rimedio. Quando si parla di un deputato o di un senatore, tutelati dall’art 68 della Costituzione, si devono usare toni rispettosi».
francesco spano inchiesta di report
Volete vietare i retroscena?
«Ma no. Però le regole deontologiche dovrebbero essere più stringenti».
Ce l’ha con Report? La puntata su Giuli vi ha gettato nel panico...
FEDERICO MOLLICONE INTERVISTATO DA REPORT.
«Il giornalismo d’inchiesta ha un ruolo importante, ma quello di Report spesso non lo è. È quello che io definisco il “giornalismo di mio cuggino”, con due “g” alla romana: mio “cuggino” dice, sussurra, rivela... Tutto fondato su indiscrezioni o fonti interessate a fare a pezzi l’immagine del malcapitato di turno. Ma questo non è giornalismo d’inchiesta».
La Rai dovrebbe prendere provvedimenti?
«No, ma deve garantire il diritto di replica, dare spazio a chi l’inchiesta l’ha subita, cosa che non accade mai».
MARCO CARNABUCI - IL MARITO DI FRANCESCO SPANO
Dopodiché non è stato Report a inventarsi il caos al ministero della Cultura, fra scandalo Boccia e addio del capo gabinetto di Giuli.
«È il solito caleidoscopio dell’informazione deformante. E ciò che si vuole far vedere, alterando la realtà. Dopo il caso Sangiuliano, che è stato molto doloroso, il nuovo ministro ha avviato un riassetto del dicastero subito spacciato per una guerra fra bande, ma non è così. A Giuli non è stato dato neppure il tempo di insediarsi: cose del passato sono state ripescate e usate contro di lui. Si è arrivati ad aggredirlo con le troupe sotto casa. Una barbarie».
SERVIZIO DI REPORT SULLA GESTIONE DI ALESSANDRO GIULI DEL MAXXI
Ma è stato Giuli a nominare Spano, che poi si è dimesso.
«Le dimissioni sono state una sua libera scelta. Da parte nostra non c’è stata nessuna pressione. […]».
Ma allora perché la sorella del ministro Giuli ha litigato con lei, accusandola di aver alimentato la fuga di notizie sulla vicenda?
«Nessuna lite, ma un semplice scambio di battute con una persona che conosco da trent’anni e che stimo. Ci siamo chiariti».
giorgio mottola intervista federico mollicone report
Anche per la premier la scelta di Spano ha creato nervosismo in FdI .
«È normale perché lui ha un altro percorso, un’altra formazione che non è la nostra. Era un tecnico dei governi di centrosinistra. Da questo sono nati i dubbi sulla sua compatibilità».
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