E OBAMA BLOCCÒ LA VENDITA DI MISSILI A ISRAELE - VOLANO STRACCI BAGNATI TRA IL PRESIDENTE USA E IL PREMIER ISRAELIANO - E NON DA OGGI, NETANYAHU ALLE PRESIDENZIALI AMERICANE DEL 2012 SOSTENNE MITT ROMNEY, L’AVVERSARIO DI OBAMA
Davide Frattini per Corriere della Sera
Yair Lapid, il ministro delle Finanze, legge il Wall Street Journal per raccogliere informazioni sull’economia globale. Questa volta ha trovato una notizia locale — con implicazioni internazionali — che Benjamin Netanyahu non gli aveva annunciato nelle riunioni del consiglio di sicurezza. La telefonata di mercoledì con Barack Obama è stata dedicata poco al cessate il fuoco nei combattimenti con Hamas e molto — svela il quotidiano — alla mancata tregua tra il presidente americano e il premier israeliano.
Durante il mese di conflitto, lo Stato Maggiore israeliano è riuscito a ottenere rifornimenti di armi dal Pentagono senza che la Casa Bianca ne fosse informata. Così il presidente ha deciso di esercitare un maggiore controllo sulle forniture e ha bloccato la consegna di missili Hellfire, montati sugli elicotteri Apache impegnati nell’operazione a Gaza.
OBAMA ARRIVA IN ISRAELE ACCOLTO DA NETANYAHU
Lapid ha cercato in queste settimane di fare da mediatore con gli Stati Uniti. Ha parlato con John Kerry e gli ha ripetuto che la «relazione strategica con Washington è fondamentale», mentre i consiglieri di Netanyahu lasciavano trapelare i commenti poco benevoli del premier verso il segretario di Stato.
obama con netanyahu e abbas jpegobama netanyahu
Alle presidenziali americane del 2012 Netanyahu ha sostenuto Mitt Romney, l’avversario di Obama. Adesso i parlamentari della destra contano già sul calendario i giorni mancanti alla fine del mandato. «In due anni e mezzo — commenta Danny Danon, tra gli oltranzisti del Likud — non siederà più alla Casa Bianca, noi resteremo ad affrontare le stesse minacce».