ECCO L'OBAMA TELEVISION! TRATTATIVE IN CORSO PER SBARCARE SU NETFLIX CON UNO SHOW: "L'EX PRESIDENTE E MICHELLE HANNO SEMPRE CREDUTO NEL POTERE DELLE STORIE" – MA DIETRO A QUESTA INIZIATIVA C’E’ L’AMBIZIONE POLITICA DELLA COPPIA CHE POTREBBE ANCHE INCLUDERE UNA CLAMOROSA CANDIDATURA DI MICHELLE ALLA CASA BIANCA…
Paolo Mastrolilli per la Stampa
Barack e Michelle Obama stanno trattando con Nexflix, per produrre una serie di programmi di alto profilo. Non proprio la «Obama Tv», ma comunque una piattaforma con 118 milioni di utenti nel mondo, che riaccende tutte le speculazioni sul futuro politico della coppia presidenziale.
La notizia l' ha rivelata il «New York Times», e il portavoce dell' ex capo della Casa Bianca Eric Schultz non l' ha smentita: «Il presidente e la signora Obama hanno sempre creduto nel potere delle storie per ispirare. Mentre considerano i loro piani personali futuri, continuano ad esplorare nuove strade per aiutare gli altri a raccontare e condividere le proprie storie». I dettagli sono ancora in via di definizione, incluso il compenso, dopo i 60 milioni di dollari che la coppia si è già assicurata per pubblicare le rispettive memorie.
Un' ipotesi, però, è che Barack moderi una serie di conversazioni sui temi centrali della sua presidenza, come la sanità, l' immigrazione, i cambiamenti climatici, il diritto al voto, la politica estera. L' obiettivo non sarebbe attaccare direttamente il successore Trump, che ha messo la demolizione del predecessore al centro della sua azione, ma difendere la propria eredità politica e incoraggiare chi la condivide a mobilitarsi per continuarla. Michelle potrebbe produrre programmi analoghi, basati invece sui temi a cui lei si era dedicata come First Lady.
Le interpretazioni di questo interesse variano. Secondo alcuni, Obama è sempre stato interessato al mondo dei media, e ha criticato molto nettamente la deriva partitica degli ultimi anni, così come la diffusione delle fake news. «Chi guarda Foxnews - aveva detto una volta - vive su un altro pianeta».
Ma aveva attaccato anche Mark Zuckerberg, perché aveva sottovalutato l' impatto sul dibattito politico delle fake news diffuse dai social. Ora quindi vuole una sua piattaforma, per dare un esempio alternativo e sostenere la propria agenda. Un' altra ipotesi è che vista la determinazione con cui Trump sta smantellando la sua eredità politica, ha deciso di mobilitarsi di persona per difenderla.
Quasi tutti, però, sono convinti che dietro a queste iniziative ci sia l' ambizione politica della coppia, che nel caso di Barack consiste nel restare rilevante, mentre in quello di Michelle potrebbe anche includere una candidatura alla Casa Bianca, nonostante lei l' abbia sempre esclusa. «Becoming», le sue memorie in uscita il 13 novembre, sarebbero il primo passo.
Barack si impegnerà anche nelle elezioni midterm, che per i democratici sono decisive allo scopo di fermare Trump. Operativi del partito confessano che pensano poco al 2020, ma sono concentrati sulla conquista della maggioranza alla Camera a novembre, per due motivi: consentirebbe di paralizzare l' agenda legislativa del presidente, e aprire la procedura di impeachment, sulla base dei risultati dell' inchiesta di Mueller. Per questo non è necessario che il procuratore incrimini Trump, ma basta che offra spunti legalmente perseguibili: «L' impeachment - spiega una fonte - è sempre un processo politico, non giudiziario».
L' ostacolo che i democratici temono di più per la loro ondata è l' andamento positivo dell' economia, incluso il boom dell' occupazione registrato ieri. Trump secondo loro non ha perso un solo voto della sua base, perché sta mantenendo le promesse elettorali, e con la crescita e il lavoro potrebbe ampliarla. Loro però restano convinti che Hillary ha perso perché non è riuscita a motivare la base democratica, come donne, neri, ispanici, gay, oltre ai colletti blu che restano il grande rimpianto del vice presidente Biden. Ora queste persone hanno visto chi è Trump, e torneranno in massa alle urne a novembre, superando qualunque allargamento della base del presidente.
Proprio qui però entrano in gioco gli Obama, che avranno un ruolo fondamentale per mobilitare la loro coalizione che aveva tradito Hillary.
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