A CIASCUNO IL SUO BORGHEZIO - IN FRANCIA LA MINISTRA TAUBIRA PARAGONATA A UNA SCIMMIA: “MANGIA LA BANANA”

Gianluca Veneziani per "Libero"

La destra francese è passata da Guénon a guenon, cioè dall'intellettuale teorico della Tradizione esoterica alla volgare definizione di «bertuccia» (guenon, appunto, in francese) rivolta al ministro della Giustizia Christiane Taubira. Nell'edizione appena uscita il settimanale di estrema destra Minute ha infatti presentato in copertina l'immagine del ministro nero e socialista, titolando «Taubira ritrova la banana» e inserendo un occhiello ancora più esplicito: «Furba come una scimmia».

Il titolo in apparenza richiama un'espressione idiomatica francese, «retrouver la banane», che dovrebbe significare «ritrovare la forma, il buonumore». Ma in realtà allude alle espressioni ingiuriose riferite al ministro lo scorso 25 ottobre ad Angers, allorché un gruppo di ragazzini aderenti alla Manif Pour Tous le aveva urlato in coro «Scimmia, scimmia, mangia la banana » (il clima, in quel caso, già era piuttosto ostile, visto il fermo sostegno del ministro all'approvazione della legge sui matrimoni gay, avversata dai membri della Manif).

Quell'episodio aveva dato seguito a un altro esplicito insulto a sfondo razziale da parte di un'esponente del Front National, il candidato sindaco del paese di Rethel Anne-Sophie Leclere, la quale aveva postato sul proprio profilo Facebook un fotomontaggio, in cui accostava l'immagine della Taubira a quella di una scimmia. Intervistata da una tv, la Leclere aveva poi rincarato la dose, sostenendo: «La Taubira è una selvaggia. Ha un sorriso del diavolo. Preferirei vederla arrampicata ai rami di un albero che al governo».

Quell'immagine e quelle dichiarazioni le erano valse infine l'espulsione dal partito. Ora, dopo la prima pagina di Minute, il clima è tornato rovente. Il ministro ha preferito non commentare, avvertendo: «Non voglio far aumentare le vendite del giornale del 10%».

I suoi compagni di partito hanno invece fatto fronte unico, prendendo le sue difese e cogliendo la palla al balzo per criticare l'estrema destra, scivolata -è il caso di dire - su una bucciadi banana. Il miglior nemico della Taubira, il ministro dell'Interno Manuel Valls (considerato «l'ala destra» del partito di Hollande, laddove la Taubira rappresenta «l'ala sinistra ») ha definito l'episodio «rivoltante » e garantito che il governo studierà «ilmodo di agire contro la diffusione del giornale ».

Il primo ministro Jean-Marc Ayrault ha addirittura affermato di voler ricorrere alla Procura generale della Repubblica per denunciare «queste ingiurie pubbliche a sfondo razziale». Il fronte opposto, quello dell'Ump, maggiore partito di centrodestra, si mostra invece diviso. Se Valérie Pécresse, rappresentante di spicco dello schieramento, mostra la sua totale solidarietà al ministro («È impressionante vedere insulti di questo tipo», ha commentato), il presidente del partito, Jean-François Copé, già da alcuni giorni ha preso le distanze dal coro unanime di sostegno alla Taubira, non solo astenendosi dalla standing ovation che ha omaggiato giovedì scorso il ministro in Assemblea, ma anche parlando di una «superba operazione mediatica»da lei architettata.

Non contento, Copé ha pure rinfacciato alla Taubira di non averlo difeso, a suo tempo, dagli attacchi antisemiti di cui lui è stato vittima da parte di alcuni responsabili del Front National. Mentre Marine Le Pen, la leader del FN, non si è ancora espressa sul caso, la portavoce del giornale Minute ha reso pubblica la posizione del giornale. «La nostra è una copertina satirica », ha detto. «Nessuno mai si è scandalizzato così tanto con Charlie Hebdo (il giornale che più volte ha aperto con copertine e vignette a carattere antiislamico, ndr)».

Nell'attesa che il settimanale venga censurato e ritirato dalle edicole, Minute è stato momentaneamente bloccato nella sua versione online. E sembra aver perso anche il sostegno del partito di cui a lungo è stato sostenitore: il Front National. Quando, lo scorso gennaio, Minute pubblicò un'inchiesta sulla presunta esistenza di una lobby gay nello schieramento della Le Pen, proprio la leader del Front definì il settimanale «uno straccio di giornale». Buono soltanto per avvolgere le bucce di banana.

 

TAUBIRA PARAGONATA A UNA SCIMMIAMinute taubira minute index in dex im ages Christiane Taubira b

Ultimi Dagoreport

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…