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OLINDO E ROSA, L’ENNESIMO PRETESTO PER UNA GUERRA TRA TOGHE – IL CSM “PUNISCE” CON UNA CENSURA IL SOSTITUTO PROCURATORE GENERALE DI MILANO, CUNO TARFUSSER, ARTEFICE DEL RICORSO SULLA REVISIONE DELLA SENTENZA DELLA STRAGE DI ERBA. E LUI SI INCAZZA: “È UNA DECISIONE POLITICA VOLTA A TUTELARE UN SISTEMA ORMAI IN DECOMPOSIZIONE. ASSOLVERMI AVREBBE MESSO IN PERICOLO LA FALLIMENTARE POLITICA DELLE NOMINA DOMINATA DALLA CORRENTOCRAZIA"

1. IL CSM PUNISCE IL PG CHE CHIESE UN ALTRO PROCESSO PER OLINDO E ROSA

Estratto dell’articolo di Sandro De Riccardis per “la Repubblica”

 

Cuno Tarfusser

Sanzione della “censura” al sostituto procuratore generale Cuno Tarfusser. Per la commissione disciplinare del Csm, il magistrato milanese non poteva occuparsi della revisione della sentenza sulla strage di Erba, preparare il ricorso e depositarlo nella cancelleria della procura generale.

 

Per il pg della Cassazione Simone Perelli «la condotta di Tarfusser ha causato un vulnus al sistema organizzativo: non può passare l’idea che un magistrato possa compiere attività per le quali non viene delegato». L’istanza ha comunque portato all’apertura del processo sulla richiesta di revisione della sentenza, che parte venerdì a Brescia.

 

Nel progetto organizzativo della procura generale, l’istanza di revisione […] [è] attribuita all’avvocato generale, di concerto con il pg. Tarfusser invece — su questo si basa la “censura” — se ne occupa in autonomia, incontra i legali dei coniugi, assembla il ricorso.

 

francesca nanni 1

Poi deposita l’atto non all’avvocatura ma in cancelleria, senza mai interloquire con il suo capo, la procuratrice generale Francesca Nanni, che a quel punto […] può […] solo inoltrarlo a Brescia (con parere negativo).

 

Nanni ricostruisce al Csm l’incontro avuto con Tarfusser a cose fatte. «Il collega parlava di una particolare attenzione mediatica sul caso, diceva “non vorrei che la procura arrivasse seconda rispetto all’attenzione mediatica, e quindi che si avesse l’impressione di una rincorsa”. Ho risposto che non ho mai subordinato le decisioni giudiziarie ad esigenze mediatiche. In effetti, il successivo 2 aprile è stato dedicato ampio spazio al caso in tv, credo alle Iene».

 

olindo e rosa bazzi

2. TARFUSSER, SANZIONATO DAL CSM PER AVER FATTO IL MAGISTRATO

(ANSA) - "La sezione disciplinare del Csm mi ha inflitto la sanzione della 'censura' per avere studiato degli atti processuali, avere scritto un atto giudiziario ed averlo depositato nella segreteria della Procura generale di Milano. Insomma, per avere fatto il magistrato".

 

Il sostituto pg milanese Cuno Tarfusser commenta così con una dichiarazione scritta il provvedimento disciplinare della censura in quanto, presentando la revisione del processo sulla strage di Erba avrebbe violato le linee guida della Procura generale di Milano.

 

Cuno Tarfusser

Il sostituto procuratore generale Tarfusser, all'indomani della sanzione disciplinare che impugnerà, in una sorta di lettera aperta spiega pubblicamente le sue ragioni e difende il suo operato di magistrato: "La mia colpa? Non avere preventivamente informato il mio 'capo' venendo così meno al dovere di correttezza verso il 'capo' e violando un 'regolamento interno' all'ufficio"

 

"Vero? - prosegue - Assolutamente no! Perché il 24 marzo 2023 perfettamente consapevole delle norme, dei ruoli, della gerarchia e consapevole della delicatezza del mio atto, ho chiesto al 'capo' un incontro urgente per discutere 'diffusamente di una cosa tanto delicata quanto importante su cui stavo lavorando da alcune settimane'.

 

OLINDO E ROSA1

"Ho atteso una settimana intera - spiega ancora Tarfusser - e, constatato che il 'capo' ha ignorato la mia richiesta, ho esercitato la mia funzione di magistrato, autonomo e indipendente, soggetto solo alla Costituzione, alla legge, agli atti processuali e alla mia coscienza e il 31 marzo 2023 ho depositato l'atto nella Segreteria della Procura generale di Milano. Domanda: chi è venuto meno ai propri doveri? Colui che ha chiesto l'incontro o colei che, non solo per una settimana, ma a tutt'oggi, l'ha ignorato?"

 

francesca nanni

3. TARFUSSER, MIA CENSURA A TUTELA DI SISTEMA IN DECOMPOSIZIONE

(ANSA) - "Mi sembra evidente che il 'buffetto' della censura (...) ben poco abbia a che fare con il diritto e la giustizia, ma sia una decisione di 'politica giudiziaria per via disciplinare' volta a tutelare un sistema giudiziario ormai in decomposizione". Il sostituto pg Cuno Tarfusser ha commentato così la decisione del Csm in quanto avrebbe violato le linee guida della Procura Generale di Milano. "Assolvermi avrebbe (...) delegittimato i vertici" del suo ufficio e "messo in pericolo la fallimentare politica delle nomine (...) dominata dalla perversa correntocrazia che il cosiddetto 'scandalo Palamara' non ha minimamente scalfito".

 

Il sostituto pg Tarfusser, oltre a ripetere "rifarei esattamente quello che ho fatto, orgoglioso di avere, anche in questo caso, esercitato il ministero di magistrato autonomo e indipendente, innanzitutto verso l'interno, prima ancora che verso l'esterno", in quella che può essere considerata una lettera aperta, aggiunge: "tra pochi mesi andrò in pensione ci andrò senza nostalgia per un mondo che non sento più mio" in quanto "impregnato da invidie e gelosie" mentre "il successo non viene perdonato e il merito non viene riconosciuto".

 

cuno tarfusser

Per tanto Tarfusser, con un passato di giudice della Corte penale internazionale, ritiene che "una riforma della giustizia non è più rinviabile. Una riforma seria, profonda, degna di questo nome. Una riforma che finalmente sradichi i tossici centri di potere e non si limiti, come avviene da decenni, a somministrare blandi antidolorifici ad un malato agonizzante" "Sempreché una politica seria, lungimirante, autorevole - aggiunge - esista e si decidesse finalmente a farla. Per me arriverà in ritardo, ma i cittadini, i nostri figli e nipoti hanno diritto ad un sistema giudiziario quantomeno decoroso".

ROSA E ALL-INDO - MEME BY EMILIANO CARLI cuno tarfusserCuno Tarfusser

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