daniele franco e mario draghi

I PARTITI BATTONO CASSA – ORMAI NON PASSA GIORNO SENZA UNA RICHIESTA DI EXTRA DEFICIT. IL PREMIER E IL MINISTRO FRANCO PER ORA REGGONO: L’ESECUTIVO STA VALUTANDO UN EVENTUALE INTERVENTO PER IL SECONDO TRIMESTRE DELL’ANNO CON LE RISORSE A DISPOSIZIONE, MA GIOVEDÌ POTREBBE ARRIVARE UN PROVVEDIMENTO PER I BASSI REDDITI. TRA PIEGHE DI BILANCIO E ASTE DELLE QUOTE DI CO2, SI POTREBBERO TROVARE TRA I TRE E I CINQUE MILIARDI DI EURO. MA BASTERANNO DI FRONTE AL BAGNO DI SANGUE CHE ARRIVERÀ DAL CARO BOLLETTE?

Luca Monticelli per "la Stampa"

 

daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra

Assalto al fortino del governo eretto a protezione dei conti pubblici. Non passa giorno senza che la maggioranza chieda a gran voce un nuovo scostamento di bilancio per aiutare famiglie e imprese colpite dal caro bollette.

 

Palazzo Chigi e il Tesoro resistono alla richiesta di extra deficit: il messaggio fatto filtrare più volte in questi giorni è che si sta valutando un eventuale intervento per il secondo trimestre dell'anno con le risorse a disposizione.

 

caro bollette

Secondo alcune fonti un provvedimento a favore delle categorie a basso reddito e delle pmi potrebbe arrivare già nel consiglio dei ministri di giovedì. Grazie alla crescita superiore alle attese nel 2021, ai sussidi anti Covid non spesi che risultano dalle pieghe del bilancio e ai proventi delle aste delle quote di emissione di CO2, si potrebbe raggranellare un fondo tra i tre e i cinque miliardi di euro per sterilizzare i rincari.

 

Proprio dalle aste di CO2 si prevede un gettito superiore a tre miliardi e mezzo, anche se un miliardo e duecento milioni sono già stati impegnati a copertura dell'ultimo decreto Sostegni. Critiche durissime arrivano da Confindustria: «Le misure messe in campo dal governo sono ideologiche e inefficaci», è l'affondo di Aurelio Regina, delegato da Carlo Bonomi all'energia, intervenuto a un seminario di Unindustria.

 

gasdotto

Il tema dei beni energetici, sottolinea, rimarrà sul tavolo come «il principale problema dell'industria nei prossimi anni». Tra le proposte di Confindustria figura l'aumento della produzione italiana e un incentivo per abbattere il 95% dell'imposta nazionale e regionale sul consumo di gas naturale. Il Centro studi di Confindustria lancia l'allarme sul Pil: «Se i prezzi rimangono a questi livelli l'impatto sarà dello 0,8%».

 

daniele franco mario draghi conferenza stampa sulla manovra

Con l'impennata dei costi di gas ed elettricità, secondo i dati presentati dagli imprenditori, la bolletta delle aziende passerà dagli 8 miliardi nel 2019 a 21 nel 2021 e a 37 quest' anno. Scendono in campo pure sindaci e governatori.

 

L'Anci ha invitato le amministrazioni locali a spegnere le luci dei monumenti simbolo per sensibilizzare il governo ad agire contro l'urto della crisi energetica sui bilanci. Il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini sollecita «una misura finanziaria ponte più incisiva delle precedenti, stando attenti al debito, perché chi dice che non è un problema non sa di cosa parla». Intervistato da L'aria che tira propone «di raddoppiare il Tap così osteggiato».

CARO BOLLETTE

 

Bonaccini auspica poi un impegno dell'Ue, soluzione condivisa dal collega del Pd Francesco Boccia che aggiunge: «La strada maestra è andare a Bruxelles a chiedere acquisti e stoccaggi comuni. Se ce la caviamo con i soldi che abbiamo bene, altrimenti sforiamo». Il Partito democratico, dopo qualche timidezza sul deficit, sembra ora agguerrito come Lega e 5 Stelle.

 

antonio misiani

Il responsabile Economia, Antonio Misiani, rilancia la tassa sugli extra profitti dei produttori annunciata a Natale dal premier Draghi e poi varata solo per il settore delle rinnovabili: «Si può ragionare su meccanismi non punitivi che consentano di recuperare un contributo». Tutto l'arco parlamentare evoca lo scostamento di bilancio, anche Silvio Berlusconi incoraggia un'azione del governo per «abbattere gli aumenti, trovando rapidamente le risorse ed evitare che questo fenomeno metta a rischio una già difficile ripresa».

 

DANIELE FRANCO E MARIO DRAGHI

Il governo frena, però in Senato sta per cominciare la discussione sul decreto Sostegni approvato dal Consiglio dei ministri il 21 gennaio scorso. Senza un accordo, quando ci saranno da votare gli emendamenti, l'esecutivo rischia il blitz della maggioranza sulle bollette.

daniele franco mario draghi andrea orlando conferenza stampa sulla manovra

Ultimi Dagoreport

francesco milleri gaetano caltagirone philippe donnet andrea orcel unicredit generali

DAGOREPORT – GENERALI DELLE MIE BRAME: L’AGO DELLA CONTESA POTREBBE ESSERE ANDREA ORCEL, BANCHIERE IRRAGGIUNGIBILE NEL CAMPO DELLE ACQUISIZIONI E FUSIONI. L’AD DI UNICREDIT, CHE HA IN TASCA IL 5,2% DEL LEONE DI TRIESTE (UN ALTRO 5 SAREBBE NEL CASSETTO) ASPETTERÀ L’ULTIMO MINUTO PER DECIDERE CON CHI STARE, IN BASE A QUALI VANTAGGI OTTERREBBE UNICREDIT (BANCA GENERALI? BPM? MEDIOBANCA?) – ALTRO NODO: IL 4,82% DI BENETTON - IN CASO DI SCONFITTA DEL DUO FILOGOVERNATIVO CALTA-MILLERI SUL LEONE DI TRIESTE, DIPENDERÀ IL FUTURO DI MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS. POTREBBE ANCHE SUCCEDERE L’ARRIVO DI UN CAVALIERE BIANCO (BANCA INTESA? UNICREDIT?) CON UNA CONTRO OPA…

antonella antonia rosa costanzo - ex moglie di paolo berlusconi vittorio feltri

DAGOREPORT - ALLA VENERANDA ETÀ DI 81 ANNI, VITTORIO FELTRI ANCORA IGNORA CHE IL GALANTUOMO GODE E TACE. COME QUANDO HA SPIFFERATO IL MOTIVO DELLE SUE DIMISSIONI DALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE”: “ME LA FACEVO CON LA MOGLIE DELL’EDITORE”, ALIAS PAOLO BERLUSCONI - OVVIAMENTE LA REAZIONE DI ANTONELLA COSTANZO NON SI È FATTA ATTENDERE. E VITTORIONE HA PENOSAMENTE RINCULATO: “IL NOSTRO RAPPORTO ERA DI SIMPATIA E AMICIZIA” - DA PARTE SUA ANTONELLA COSTANZO CI TIENE A FAR SAPERE A DAGOSPIA LA SUA VERSIONE DEI FATTI… – VIDEO

milan gerry cardinale zlatan ibrahimovic marcella verini giorgio furlani pierdonato vercellone donato

DAGOREPORT – ALTA TENSIONE AL MILAN TRA IL SENIOR ADVISOR IBRAHIMOVIC E L’AD FURLANI. LA SOCIETA’ E’ SPACCATA IN DUE FAZIONI: DA UNA PARTE CARDINALE, IBRA E LA POTENTISSIMA COMUNICATRICE DI RED BIRD E ELLIOTT MARCELLA VERINI, DALL’ALTRA FURLANI E IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE DEL CLUB PIERDONATO VERCELLONE. LE DUE ANIME SI RIMBALZANO LA RESPONSABILITA’ DEL MANCATO INGAGGIO IN ESTATE DI ANTONIO CONTE – FURLANI GODE DELLA FIDUCIA DI PAUL SINGER, CHE CON ELLIOTT È DI FATTO IL PADRONE OMBRA DEL MILAN. È PROBABILE CHE IN ESTATE QUALCUNO SALTERÀ, SE NON TUTTI…

maurizio gasparri simona agnes

FLASH! - MAI DIRE RAI: PER IL FORZISTA MAURIZIO GASPARRI, MEMBRO DELLA COMMISSIONE VIGILANZA, SIMONA AGNES NON ESISTE, FDI SE NE FOTTE E SONO INIZIATE LE PRESSIONI SU GIANNI LETTA PER CONVINCERE LA SUA PROTETTA, SIMONA AGNES, PLURI BOCCIATA PER LA PRESIDENZA DEL CDA RAI, A DIMETTERSI LIBERANDO COSI' UN POSTO A UN NOME CHE POSSA OTTENERE I VOTI ANCHE DELL'OPPOSIZIONE... – LA REPLICA DI GASPARRI A DAGOSPIA: “OVVIAMENTE LA NOTIZIA CHE AVETE PUBBLICATO SU ME E SULLA AGNES È L’ESATTO CONTRARIO DELLA VERITÀ”

giorgia meloni donald trump

DAGOREPORT - LA "SPECIAL RELATIONSHIP" DI GIORGIA MELONI CON DONALD TRUMP ERA SOLO NELLA TESTOLINA BIONDA DELLA DUCETTA: QUANDO SI TRATTA DI COLPIRE L'EUROPA, IL TYCOON NON FA DISTINZIONI (LE TARIFFE AL 25% COLPIRANNO ANCHE L'ITALIA, MENTRE IL REGNO UNITO SARÀ ESENTATO) E LA PRESUNTA AMICIZIA CON LA "MERAVIGLIOSA LEADER" ITALIANA VA A RAMENGO - L'HANNO CAPITO ANCHE A DESTRA: BASTA SBIRCIARE IL TITOLONE DI PRIMA PAGINA DEL "GIORNALE" DI OGGI ("TRUMP, I PRIMI DUBBI DELLA LEGA") E ASCOLTARE LE PAROLE DEL MINISTRO URSO (FRATELLI D'ITALIA): "L'AMERICA PUNTA A DIVIDERE GLI ALLEATI EUROPEI" - LA "THATCHER DELLA GARBATELLA" E' INSOFFERENTE PER L'ATTIVISMO DI MACRON E STARMER MA I DUE SONO LEADER DI PAESI "PESANTI", CON ARMI NUCLEARI - PRIMA O POI L'UNDERDOG DOVRÀ ACCORGERSI CHE BACIARE LA PANTOFOLA DI "KING TRUMP" NON È STATA UNA BUONA IDEA...

donna sarda sardegna elly schlein

DAGOREPORT – ALLA DIREZIONE DEL PD, I RIFORMISTI DEM SONO SOBBALZATI SULLA SEDIA ALLE PAROLE DI ELLY SCHLEIN SULLA GUERRA UCRAINA: “NON SIAMO PER IL FINTO PACIFISMO DI TRUMP MA NEMMENO SIAMO CON L’EUROPA CHE VUOLE CONTINUARE LA GUERRA” - IL CLOU: QUANDO ELLY HA ATTACCATO LE INIZIATIVE SINGOLE DI MACRON E DI STARMER PER LA PACE, HA DETTO, TESTUALE: "ALL'EUROPA SERVE UN SALTO QUANTICO" (MA CHE CAZZO STAI A DI'?) - PICIERNO, PIERO DE LUCA, FASSINO NON CREDEVANO ALLE PROPRIE ORECCHIE: “QUINDI LA PACE SONO LE CONDIZIONI DETTATE DA PUTIN? ELLY, QUANDO LA SMETTI DI GIOCARE A NASCONDINO?” – ALTRO SCAZZO SUL REFERENDUM DELLA CGIL SUL JOBS ACT E SULL’ESERCITO COMUNE UE (TRANQUILLIZZATE LA DUCETTA: CON QUESTI SINISTRATI ALTRI 20 ANNI A PALAZZO CHIGI SONO SICURI…)