ROMANZO LITORALE - A OSTIA SARA’ BALLOTTAGGIO TRA LA GRILLINA DI PILLO E MONICA PICCA DEL CENTRODESTRA MA L'AFFLUENZA E' IN CALO DI 20 PUNTI - CASAPOUND VICINO AL 10%, IL PD AFFONDA- MOLTI SEGGI ALLAGATI, LA MELONI SCATENATA CONTRO LA RAGGI
Fabio Rossi per il Messaggero
Movimento 5 Stelle contro centrodestra. Ostia e il suo entroterra rimandano a domenica 19 la scelta del prossimo presidente del X Municipio di Roma, dopo due anni di commissariamento per infiltrazioni mafiose. Il duello sarà tra la grillina Giuliana Di Pillo, espressione della maggioranza pentastellata in Campidoglio, e Monica Picca, esponente di Fratelli d'Italia e candidata unitaria del centrodestra. Alle loro spalle, molto staccati, il dem Athos De Luca, che non riesce a invertire la tendenza negativa del Pd a Roma dell'ultimo biennio, e Luca Morsella, che con Casapound ottiene un risultato davvero ragguardevole, vicino alla soglia del 10 per cento.
Quindi don Franco De Donno, prete civico che guarda a sinistra. «Se dovessero essere confermati i risultati è evidente il crollo delle stelle su questo territorio - commenta Picca a caldo - È una bocciatura per come sta governando Roma Capitale e su come ha gestito i 17 mesi su questo territorio attraverso il suo delegato che oggi è candidato presidente». Fra 13 giorni sarà il secondo turno a designare il nuovo governo del litorale romano e dei suoi 230 mila abitanti: un popolazione più numerosa di quella di capoluoghi di Regione come Trieste, Perugia o Cagliari.
IL DATOPer il momento, l'unico vincitore assoluto e indiscutibile è stato l'astensionismo. Complessivamente hanno votato poco più di 67 mila elettori, su 185 mila aventi diritto, con un'affluenza del 36,15 per cento, a picco di 20 punti rispetto al primo turno delle elezioni comunali del giugno 2016. Quando Virginia Raggi portò a casa il 44 per cento dei consensi, sfondando addirittura quota 76 al ballottaggio contro il dem Roberto Giachetti. In 17 mesi, insomma, la voglia di voto dei cittadini del litorale si è ulteriormente ridotta.
Le eccezioni sono arrivate dalle zone dove l'estrema destra è più forte, a partire da Nuova Ostia e Acilia, mentre l'astensionismo è stato alto nei feudi storici della sinistra, come Malafede. Il record negativo a Castelporziano, la zona della tenuta del presidente della Repubblica, dove in una sezione si sono registrati appena 10 voti validi. «L'astensionismo - sottolinea Di Pillo - è la prima grave conseguenza di un Municipio sciolto per mafia e commissariato da due anni e in cui l'ultimo presidente, del Pd, è stato addirittura arrestato». Secondo De Luca, invece, «è un fallimento anche per la giunta Raggi: dopo tante aspettative la gente non va a votare».
LA GIORNATAIl maltempo, come se ne sentisse il bisogno, ci ha messo il carico da 90: nel pomeriggio il nubifragio che ha investito la Città eterna ha martellato duramente il litorale. Con seggi invasi dall'acqua, un altro costretto addirittura a ricorrere alle candele per un improvviso blackout, mentre in una sezione sono state allestite improvvisate passerelle per consentire l'ingresso degli elettori.
Tante le difficoltà da affrontare per i coraggiosi che volevano andare alle urne, con una rete stradale che, come troppo spesso capita da queste parti, è andata subito in tilt, a partire da tombini e caditoie. «Grillo lo aveva detto: Lagos è la città modello da seguire. La Raggi esegue e ha iniziato ad allagare tutto», è il tweet della leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. Oltre alla pioggia, nel giorno del voto a tenere banco sono i botta e risposta tra i principali protagonisti in corsa per la presidenza. La candidata del Movimento 5 Stelle ha accusato la rivale del centrodestra di non aver rispettato il silenzio elettorale, con un comunicato sulla giornata nazionale delle Forze Armate. Immediata la replica, con l'esponente di Fratelli d'Italia che ha respinto al mittente le accuse, minacciando il ricorso a querele. Battibecco anche tra il candidato del Pd, Athos De Luca, e quello di Casapound, Luca Marsella. L'ex senatore si è rifiutato di stringere la mano al leader del movimento di estrema destra.