unione europea italia europa

… E IO PAGO – RESTARE NEL CLUB EUROPEO COSTA ALL’ITALIA UN MILIARDO NETTO IN PIU’ – ROMA VERSA ALLE CASSE DI BRUXELLES PIU’ DI QUANTO RICEVA, E LO SBILANCIO AUMENTA OGNI ANNO CHE PASSA – INSOMMA, IL GOVERNO SI “COMPRA” LA FLESSIBILITA’ SUL DEFICIT FACENDO RICCHI GLI EUROCRATI

 

Franco Bechis per Libero Quotidiano

 

Matteo Renzi l' ha ripetuto come fosse una filastrocca, e a ruota l' ha seguito ogni volta l' altro Matteo, il leader della Lega: l' Italia paga più di quanto riceve all' Unione europea. Non c' è dubbio che sia così, tanto è che negli ultimi 10 anni se ne sono andati netti più di 50 miliardi di euro, la differenza fra quanto versato per contribuire al bilancio dell' Unione europea e quanto incassato invece con i vari fondi che da Bruxelles arrivano in Italia.

gentiloni padoan1

 

Siccome la sproporzione c' è ed è evidente, ogni volta che nei vertici internazionali gli altri leader europei non concedevano all' Italia un po' di flessibilità richiesta, ecco lì che perfino il Renzi premier (l' ultima volta a un vertice di Tallin), minacciava: allora noi non paghiamo, al massimo versiamo solo quello che riceviamo in cambio. Qualche volta la velata minaccia ha funzionato, le ultime volte no. Era dunque giunto il momento per l' Italia di mettere in atto la propria minaccia e cominciare a trattenere almeno una piccola parte di quell' obolo.

 

MERKEL GENTILONI PADOAN

Dal dire al fare ci deve essere di mezzo proprio un grande mare, perché non solo il nuovo premier Paolo Gentiloni e lo stesso ministro di prima che ha le chiavi della cassa, cioè Pier Carlo Padoan, titolare dell' Economia, hanno continuato a versare alla Ue allegramente quello che veniva richiesto, ma addirittura hanno deciso di aggiungerci qualcosina in più.

 

L' amara sorpresa arriva dalle tabelle della legge di Bilancio, capitolo «L' Italia in Europa e nel mondo», da cui si capisce come nell' anno in corso - il 2017 - alle casse europee siano stati versati 17,8 miliardi di euro puliti puliti. Per il 2018 invece di ridurre, l' Italia verserà quella stessa somma aggiungendoci 50 milioni di euro, che a molti possono sembrare una mancetta rispetto a bilanci di questo tipo, ma è una somma con cui si sarebbero potute fare cose di una certa importanza sul territorio nazionale.

 

IL PALAZZO DELLA COMMISSIONE EUROPEA

E già ora grazie al voto con cui la legge di bilancio - che è triennale - verrà alla fine suggellata dal Parlamento, si sa che nel prossimo biennio l' Italia si svenerà ancora di più per quella Europa che è subita e assai poco amata dai suoi cittadini. Lo stanziamento per il 2019 salirà infatti a 18 miliardi e 510 milioni, con un aumento di 660 milioni di euro rispetto al 2018 e di 710 milioni di euro rispetto a quanto l' Italia spende oggi.

 

Ed esattamente come le tasse che di volta in volta aumentano sempre, lo stanziamento per il 2020 che Padoan e Gentiloni hanno inserito nella legge di bilancio ora in discussione salirà ancora a 19,1 miliardi di euro, con una crescita di 590 milioni rispetto all' anno precedente, di un miliardo e 250 milioni rispetto al 2018 e di 1,3 miliardi rispetto a quanto l' Italia oggi spende per mantenere quella macchinona in gran parte inutile dell' Unione europea.

inchino padoan1

 

Negli ultimi dieci anni facendo sbellicare di risate gli euroburocrati l' Italia ha sempre messo mano al proprio portafoglio con uno sbilancio di fondi via via più sensibile: l' obolo è infatti cresciuto alla fine di questo percorso di più di 5 miliardi di euro l' anno. E la differenza fra quanto versato e quanto ricevuto in cambio è stata in media vicino ai 6 miliardi di euro l' anno, quelli che avremmo dovuto smettere di pagare visto che al momento buono l' Italia non viene mai trattata come un paese che si svena per gli altri, ma come uno degli ultimi costretto a mettersi in fila con il cappello in mano per avere sempre meno del dovuto.

 

Con la nuova legge di bilancio salirà all' interno di quella somma totale il contributo che l' Italia versa alla Ue a titolo di risorse proprie basate sul reddito nazionale lordo e sull' imposta di valore aggiunto. Da 15,25 a 16,4 miliardi di euro. Crescono di 100 milioni di euro anche le somme che finanziano il bilancio della Ue a titolo di risorse proprie tradizionali: da 2,6 a 2,7 miliardi di euro.

 

Per altro il capitolo complessivo «L' Italia in Europa e nel mondo» scende impercettibilmente come stanziamenti nel 2018 e nel 2019 per poi avere una impennata nel 2020, quando passerà da 21,4 a 26,2 miliardi di euro. La beneficenza continua...

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...

pier silvio marina berlusconi fedele confalonieri

DAGOREPORT – MARINA E PIER SILVIO NON HANNO FATTO I CONTI CON IL VUOTO DI POTERE IN FAMIGLIA LASCIATO DAL TRAMONTO DI GIANNI LETTA (L'UOMO PER RISOLVERE PROBLEMI POLITICI) E DALL'USCITA DI SCENA DI GINA NIERI, EX MOGLIE DI PAOLO DEL DEBBIO, PUPILLA DI CONFALONIERI, ADDETTA AI RAPPORTI ISTITUZIONALI DI MEDIASET) - FUORI NIERI, IN PANCHINA LETTA, GLI STAFF DEI FIGLI DI SILVIO STANNO FACENDO DI TUTTO PER PRIMEGGIARE. TRA I PIÙ ATTIVI E AMBIZIOSI, SI SEGNALA IL BRACCIO DESTRO DI “PIER DUDI”, NICCOLÒ QUERCI - COME MAI OGNI SETTIMANA CONFALONIERI SI ATTOVAGLIA DA MARTA FASCINA? AH, SAPERLO...