UNA LEGA DI PALLONATE - QUEL BELLIM-BUSTO DEL LEGHISTA REGUZZONI CARICA LA BRISCOLA: “I BUU NON HANNO NIENTE DI RAZZISTA, BOATENG E’ UNA MAMMOLETTA E HA PERSO LE STAFFE SOLO PER QUALCHE INSULTO ALLA SUA FIDANZATA CON CUI PERALTRO AMA APPARIRE IN PUBBLICO. E ALLORA QUELLI DEL MILAN SI SONO AGGRAPPATI ALLA STORIA DEL RAZZISMO” - PER MARONI I CORI RAZZISTI “SONO UNA VERGOGNA”…

Claudio Del Frate per il "Corriere della Sera"

«Era una frase rubata sugli spalti, una di quelle che si dicono in certi momenti. E poi, guardate, sono le 8 di sera e ho ancora il fegato che mi scoppia per quello a cui ho assistito...». Sindaco, però lei ha detto che la reazione di Boateng agli insulti razzisti è stata impropria...«Mettiamo le cose al loro posto: la responsabilità di quanto è successo è di quelli che hanno urlato quei cori, punto e basta. Non ho nessuna intenzione di ribaltare i termine della questione. Detto questo, avrei preferito non vedere quella pallonata scagliata in un punto in cui c'erano anche dei bambini. Capisco il gesto, ma non lo giustifico. Tutto qui».

Gigi Farioli, sindaco Pdl di Busto Arsizio, prova a circoscrivere l'incendio scatenato dalle sue parole e aggiusta il tiro. Diversamente da quanto fa, per rimanere nell'orto della politica, il suo concittadino Marco Reguzzoni, ex capogruppo della Lega Nord a Montecitorio, il quale mette il carico di briscola: «Boateng è una mammoletta, i buu non hanno niente di razzista e lui ha perso le staffe solo per qualche insulto alla sua fidanzata».

Insomma, è andata a finire che nell'occhio del ciclone è stata trascinata l'intera città di Busto e non solo la frangia dei tifosi più accaniti, quelli bersagliati dai Daspo e che anche a novembre erano stati protagonisti di violenti tafferugli. «Ma è proprio questo ciò che mi fa rabbia - ribatte Farioli - e cioè che ci vada di mezzo la reputazione della mia città e di una società gloriosa come la Pro Patria: qui tutti si aspettavano una giornata di festa, allo stadio erano arrivati in tremila dunque non solo la tifoseria della Pro.

I soliti quattro imbecilli hanno cominciato con i cori razzisti ma a quel punto spettava all'arbitro convocare i capitani e minacciare di interrompere la partita. E invece ha lasciato correre finché la situazione gli è sfuggita di mano. Boateng? Nel calcio il fallo di reazione è punito più severamente del fallo di gioco, per questo dico che ha avuto una reazione impropria».

Ma qui c'erano in ballo la dignità di una persona, le offese al colore della pelle. Non trova che proprio un gesto eclatante da parte di un personaggio così popolare possa lasciare il segno? «Benissimo, però da domenica voglio vedere la stessa reazione a San Siro, all'Olimpico, a Napoli. E soprattutto voglio che si ricordi che gli spettatori di Busto hanno applaudito la decisione del Milan di lasciare il campo».

Sono state ore concitate: Farioli nell'impeto di difendere la sua città si è lasciato scappare un «Busto non è mica Verona» che gli è valso il sarcasmo del primo cittadino scaligero Flavio Tosi: «Ha ragione Farioli, Verona non è certo Busto Arsizio...».

Il gesto del Milan ha ricevuto apprezzamenti tra gli altri dal sindaco di Milano Pisapia e dal c.t. azzurro Prandelli nonché quello di un illustre politico rossonero, il leader del Carroccio Bobo Maroni: «I cori razzisti contro Boateng sono una vergogna» fa sapere via Twitter. Non tira indietro la gamba, invece, l'altro leghista bustese Marco Reguzzoni: «Non ero allo stadio ma alcuni testimoni mi riferiscono che non c'è stato alcun insulto razzista. I buu? Ma che c'entra il razzismo? La realtà è che a Boateng sono saltati i nervi per gli insulti alla sua fidanzata, con cui peraltro ama apparire in pubblico. E allora quelli del Milan si sono aggrappati alla storia del razzismo».

 

 

boateng BOATENG Marco-ReguzzoniBOBO MARONI DA CORONA STARS FLAVIO TOSI

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…