elezioni

AL VOTO! AL VOTO? - CON LA PANDEMIA IN CORSO, NON CI SONO LE CONDIZIONI SANITARIE PER POTER PROGRAMMARE UN VOTO IN PRIMAVERA (NÉ POLITICO NÉ AMMINISTRATIVO) - CI SAREBBERO ANCHE LE ELEZIONI REGIONALI IN CALABRIA MA LA CHIAMATA ALLE URNE, PREVISTA ENTRO IL 15 APRILE, DOVREBBE SCATTARE ENTRO 60 GIORNI DALLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO, CHE AL MOMENTO NON È AVVENUTO…

ELEZIONI

Giuliano Foschini per “la Repubblica”

 

Più forte ancora del semestre europeo e dell' elezione del presidente della Repubblica, c' è un ulteriore elemento che rende gli attuali parlamentari fiduciosi di poter concludere la legislatura: la pandemia. Il richiamo al voto anticipato era visto, infatti, ancora ieri come un' arma politica che potrebbe risultare scarica. Gli stessi ministri del governo Conte sanno benissimo che, almeno al momento, non ci sono le condizioni sanitarie per poter programmare un voto in primavera. Né tantomeno l' ipotesi di poter svolgere una regolare campagna elettorale.

elezioni comunali

 

«Con l' Italia ancora chiusa in zone non è pensabile poter fare andare la gente alle urne» ragionava ieri un ministro. Ma, davvero, è così? I tecnici del ministero dell' Interno, chiaramente, a oggi non si sono posti il problema. «Quella del voto nazionale» spiega una fonte del Viminale, «evidentemente non è un' ipotesi sul tavolo». Ma sul tavolo c' è altro: le elezioni comunali, quelle delle grandi città, che si dovrebbero svolgere in primavera.

E prima ancora, le elezioni regionali calabresi dopo la scomparsa improvvisa di Jole Santelli. Ed entrambe le date sono fortemente a rischio.

 

ELEZIONI

Nel decreto sul commissariamento della sanità calabrese era stata inserita una postilla che immaginava le elezioni tra il 10 febbraio e il 15 aprile. La chiamata alle urne dovrebbe scattare entro 60 giorni dallo scioglimento del consiglio, che al momento non è avvenuto. Sul punto è in corso uno scontro importante, seppur sotterraneo. Il centrodestra vorrebbe andare al voto in tempi brevi ma sa che ad esprimersi dovranno essere le autorità sanitarie locali e nazionali. Sono in corso interlocuzioni con il ministro delle Autonomie, Francesco Boccia, e i suoi uffici.

 

«Ma è evidente che al momento » dicono fonti del ministero della Salute, «quelle condizioni non ci sono: teniamo le scuole chiuse e mandiamo a marzo milioni di persone a votare negli istituti scolastici? ». In questo senso una serie di indicazioni sono arrivate dai voti amministrativi previsti tra l' autunno e l' inverno: nel decreto ristoro di fine ottobre si è stabilito di posticipare al primo semestre del 2021 la tornata elettorale delle Comunali previste a novembre.

ELEZIONI1

 

A Reggio Calabria è in corso una polemica assai aspra perché a gennaio si dovrebbe andare a votare per la Città metropolitana, un' elezione secondaria, ma che in molti ritengono «impossibile da svolgere».

 

Se poi la politica sta discutendo sulla possibilità di posticipare il voto nelle grandi città - Milano, Roma e Napoli, dove per esempio al momento è stata esclusa la possibilità di primarie proprio per via del Covid - in provincia già sono stati mossi passi ufficiali: dalla Sicilia alla Lombardia, molti hanno già interessato il Viminale, attraverso le Prefetture, chiedendo ufficialmente il rinvio.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA NON SOLO SI ALLUNGANO MA SI INGARBUGLIANO, E LA FORZATURA DEL BLITZ TRANSOCEANICO DI GIORGIA MELONI RISCHIA DI PEGGIORARE LE COSE – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…

cecilia sala donald trump elon musk ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - DAVVERO MELONI SI È SOBBARCATA 20 ORE DI VIAGGIO PER UNA CENETTA CON TRUMP, CON BLOOMBERG CHE SPARA LA NOTIZIA DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO CON “SPACE-X” DEL CARO AMICO ELON MUSK (ASSENTE)? NON SARÀ CHE L’INDISCREZIONE È STATA RESA PUBBLICA PER STENDERE UN VELO PIETOSO SUL FALLIMENTO DELLA DUCETTA SULLA QUESTIONE PRINCIPALE DELLA TRASVOLATA, IL CASO ABEDINI-SALA? - TRUMP, UNA VOLTA PRESIDENTE, ACCETTERÀ LA MANCATA ESTRADIZIONE DELLA ''SPIA'' IRANIANA? COSA CHIEDERÀ IN CAMBIO ALL’ITALIA? – DI SICURO I LEADER DI FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA, POLONIA, URSULA COMPRESA, NON AVRANNO PER NULLA GRADITO LE PAROLE DI TRUMP: “GIORGIA HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA” - VIDEO

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…