giuseppe conte beppe grillo luigi di maio reddito di cittadinanza

IL MANDATO È TRATTO - PANICO TRA I BIG DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE: BEPPE GRILLO FA SAPERE DI NON VOLER FARE RETROMARCIA SULLA REGOLA DEI DUE MANDATI, CHE FAREBBE FUORI DI MAIO, FICO, TAVERNA, VITO CRIMI E UN’ALTRA SESSANTINA DI ESPONENTI DI PESO DEL M5S ALLE PROSSIME ELEZIONI - È UNA CAROTINA PER GIUSEPPE CONTE E UNA BASTONATA PER LUIGINO. I SOSPETTI DEI FEDELISSIMI DEL MINISTRO DEGLI ESTERI: “IL TEMPISMO È STRANO, C’È LO ZAMPINO DI QUALCUNO…”

beppe grillo giuseppe conte

Francesco Malfetano per "il Messaggero"

 

Passino l'addio allo streaming e la rincorsa al 2xmille. Passi pure l'essersi lasciati alle spalle i «mai col partito di Bibbiano» e i niet alle varie alleanze. Passino anche le giravolte sulla presenza in tv degli eletti o su Tap, Tav e vaccini. Passi tutto, ma non il secondo mandato. Anche a costo di svuotare il Parlamento dell'intera prima linea pentastellata.

 

Luigi Di Maio, Roberto Fico, Paola Taverna, Vito Crimi e un'altra sessantina di colleghi sbarcati a Roma nel 2013, a fine legislatura dovranno infatti fare le valigie. Per loro non ci sarà più spazio nelle liste elettorali 5S, già forzatamente ridotte dalla riforma. È l'Elevato in persona a far sapere che sulla non ricandidabilità non ci saranno sconti. O quasi.

LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE

 

Nel senso che la discesa in campo di Beppe Grillo, a presidio dell'ultimo bastione identitario del Movimento che fu, è una presa di posizione forte ma assomiglia in qualche modo ai penultimatum con cui sbeffeggiò Giuseppe Conte diversi mesi fa. Reinterpretando il già capziosissimo mandato zero inventato nel 2019, il comico lascia uno spiraglio aperto ai 66 parlamentari che non possono essere rieletti.

 

LE TELEFONATE

roberto fico virginia raggi luigi di maio

A chi lo ha sentito negli ultimi giorni, dopo la convulsa gita romana per provare ad appianare i guai giudiziari della sua creatura, Beppe ha infatti affidato un chiarimento sul punto. Per deputati e senatori della prima ora potrebbero spalancarsi le porte del Parlamento europeo o quelle dei Consigli regionali. E viceversa chiaramente.

 

giuseppe conte beppe grillo 1

Cioè chi è stato europarlamentare per due volte, ad esempio, può ripiegare su un posto in Regione o ambire a un seggio alla Camera o al Senato, non restare a Bruxelles. Il tutto condito con la solita verve: «In Europarlamento o in Regione guadagnate anche di più, quindi non rompete le p...e... - avrebbe scherzato Beppe con alcuni parlamentari che sente con una certa regolarità - Ma è un tema identitario, non si può derogare».

 

A sollecitarlo del resto, proprio alcuni dei deputati e dei senatori del vecchio corso allarmati dal post pubblicato dal garante il 5 febbraio scorso - 5 Stelle polari il titolo - in cui, tra le proposte, si parla di «rotazione o limiti alla durata delle cariche, anche per favorire una visione della politica come vocazione e non come professione».

 

Una ratio, ora ribadita da Grillo e da chi gli è molto vicino, necessaria per contrastare «nicchie di poteri e correnti». Un assist subito colto dall'ex premier bis e ora leader 5S che, in serata, ribadisce come «la politica non può diventare un mestiere».

beppe grillo giuseppe conte

 

E poi dichiara: «Non è una novità, quello dei due mandati è una regola fondativa del M5S. Ci confronteremo con la nostra comunità ma il parere di Beppe pesa». In altri termini Grillo ha gentilmente accompagnato all'uscita una buona fetta di coloro che sbarcarono a Montecitorio con l'apriscatole in mano nel 2013.

 

Un gesto che se da un lato destabilizza il Movimento (tra i non ammissibili ci sono figure di equilibrio come Fico, il tesoriere Cominardi o il capogruppo alla Camera Crippa), dall'altro, a sentire qualcuno degli eletti, sa tanto di coltellata alle spalle inferta a Di Maio.

fico grillo di maio

 

L'uscita è infatti trapelata proprio nel momento di maggiore debolezza del ministro. Cioè mentre è impegnato sul fronte governativo e in trasferta a Kiev, e quando - nonostante il lungo faccia a faccia della scorsa settimana all'hotel Parco dei Principi con Beppe - appare rinsaldato il legame tra il nemico Conte e il comico.

 

«Alla casualità è meglio non credere - sibila un eletto alludendo ai contiani - il tempismo è strano, c'è lo zampino di qualcuno». Impossibile stabilirlo. Fatto sta che ora, dopo l'apparente riappacificazione, tra i 5S torna ad agitarsi lo spettro di quella scissione fortemente negata nei giorni scorsi. Una soluzione di comodo che qualora dovesse radicarsi permetterebbe ad alcuni degli eletti - Di Maio in primis, ma anche Battelli, Castelli, Dadone, D'Incà - di capitalizzare al meglio l'esperienza politica maturata nei due mandati, completando quel processo di trasformazione che dalla richiesta di impeachment per Mattarella li ha portati ad essere parte integrante dell'esecutivo guidato da Draghi.

luigi di maio giuseppe conte meme by carli

 

Una transizione che ha anche fatto crescere gli estimatori tra gli altri partiti (e quindi la possibilità per qualcuno di finire nelle liste altrui), allontanandoli però dalle posizioni del pasionario Di Battista, a cui Conte ora strizza l'occhio.

 

L'eventuale passo indietro della truppa del primo mandato del resto, lascerebbe campo libero all'avvocato. I cui pugnaci alfieri difendono a spada tratta: «Giuseppe è destinato a guidarci a lungo. Sa sempre quello che fa, e non a caso ha rifiutato tutte le ipotesi di una sua candidatura alle suppletive».

giuseppe conte beppe grillo 2Fico Di Maio beppe grillo giuseppe conte 2DI MAIO FICOgiuseppe conte beppe grillo LUIGI DI MAIOgiuseppe conte beppe grillo

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...