giuseppe conte m5s movimento 5 stelle

PANICO A CINQUE STELLE - CALCOLATRICE ALLA MANO, DEGLI ATTUALI 237 PARLAMENTARI GRILLINI CON CONTE SAREBBERO RIELETTI SOLO IN TRENTA. LE DEROGHE AL DOPPIO MANDATO VARRANNO SOLO PER I BIG E PER I “MERITEVOLI”. E GLI ALTRI? PREPARANO I BAGAGLI E GUARDANO A “FRATELLI D’ITALIA” E PARTITO DEMOCRATICO…

 

Domenico Di Sanzo per "il Giornale"

 

di maio conte

Un giro tra i dannati del doppio mandato. Alle prese con calcoli, numeri, suggestioni sul meccanismo di ripescaggio dei cosiddetti «meritevoli», i superstiti che potranno essere candidati di nuovo per un seggio in Parlamento. Si prevede una decimazione della truppa, complice il taglio dei parlamentari e i sondaggi in discesa rispetto alle elezioni politiche del 2018.

 

fico grillo di maio

Calcolatrice alla mano, fioccano le previsioni. C' è chi stima che degli attuali 237 parlamentari grillini ne rimarranno solo una trentina al prossimo giro.

 

giuseppe conte

Per effetto anche del repulisti che starebbe preparando il neo-leader Giuseppe Conte.

Conte è deciso a rinnovare la classe parlamentare inserendo fedelissimi pescati dalla società civile. E per perseguire questo obiettivo, il tetto dei due mandati può rivelarsi utile. Tocca solo mediare con i big. I vari Luigi Di Maio, Roberto Fico, Paola Taverna, più alcuni attuali e passati ministri dei governi gialloverde e giallorosso. Sommersi tanti, salvati pochi.

giuseppe conte e luigi di maio con la card del reddito di cittadinanza

 

Così la deroga per i meritevoli agita le acque, già al solito increspate, dei gruppi parlamentari stellati. «Come saranno calcolati questi meriti?», si chiede con Il Giornale un parlamentare al secondo mandato. Presenze, produttività, oppure «saranno assicurati posti solo agli esponenti di governo», insinuano i più maliziosi del gruppone di quasi 300 eletti tra Montecitorio e Palazzo Madama.

 

conte di maio

Diverse fonti interne al M5s riportano la preoccupazione per possibili fughe in avanti da parte di chi sente spacciato e mira soltanto a conservare la parte dello stipendio destinata alle restituzioni. Nei prossimi mesi, con una conferma della deroga al limite dei due mandati solo per pochi big, c' è il rischio concreto di numerose defezioni. Tra gli approdi più appetibili sicuramente Fratelli d' Italia, soprattutto per i tanti eletti meridionali.

beppe grillo davide casaleggio giuseppe conte 2

 

Ma anche il Pd, per i grillini più vicini alle sensibilità di centrosinistra. In tanti pensano che se i «meritevoli» venissero scelti dagli attivisti sulla nuova piattaforma, potrebbero innescarsi meccanismi correntizi e di «cordate». Scenari che non farebbero altro che favorire i cosiddetti big. Ma d' altronde Conte ha poche scelte davanti a sé. Un condono tombale sul no al doppio mandato provocherebbe la rivolta dei parlamentari al primo mandato, ansiosi di giocarsi le loro chances per la rielezione.

giuseppe conte

 

Mentre una blindatura rigida della regola, senza deroghe, avrebbe come conseguenza una guerra tra il gruppo dirigente e il nuovo capo politico.

 

giuseppe conte alle agora di bettini 2

Una situazione difficile da gestire per Conte, una coperta sempre troppo corta. In uno scenario del genere, l' eccezione per i meritevoli rappresenta il male minore per la leadership contiana.

 

L' ex premier sta rispolverando le sue doti da mediatore, sviluppate a Palazzo Chigi, prima con la Lega, poi con il Pd e i renziani. Prepara un «consiglio nazionale» con nomine fatte con il bilancino per le correnti e una quota di componenti scelta online dagli attivisti.

DI MAIO DI BATTISTA FICO STATI GENERALI M5S

Non scontentare nessuno.

 

Nemmeno quel Garante che sarà ridimensionato dal nuovo Statuto e che è stato mandato da solo venerdì all' incontro con l' ambasciatore cinese a Roma Li Junhua. Lo stesso Beppe Grillo che, dopo le pressioni del gruppo dei big, ha stoppato l' idea di Conte di cambiare il nuovo simbolo del M5s. L' avvocato avrebbe voluto abbellirlo con un riferimento alla sua persona, invece sarà aggiunto solo il 2050.

Ultimi Dagoreport

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…

italo bocchino maria rosaria boccia gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY DELON" E PRESENTA LE PROVE CHE SBUGIARDANO LA VERSIONE DELL'EX MINISTRO - IL FOTOMONTAGGIO DI SANGIULIANO INCINTO NON ERA UN "PIZZINO" SULLA PRESUNTA GRAVIDANZA DELLA BOCCIA: ERA UN MEME CHE CIRCOLAVA DA TEMPO SU INTERNET (E NON È STATO MESSO IN GIRO DALLA BIONDA POMPEIANA) - E LA TORTA CON LA PRESUNTA ALLUSIONE AL BIMBO MAI NATO? MACCHE', ERA IL DOLCE DI COMPLEANNO DELL'AMICA MARIA PIA LA MALFA - VIDEO: QUANDO ITALO BOCCHINO A "PIAZZAPULITA" DIFENDEVA L'AMICO GENNY, CHE GLI SUGGERIVA TUTTO VIA CHAT IN DIRETTA...

meloni trump

DAGOREPORT - NON SAPPIAMO SE IL BLITZ VOLANTE TRA LE BRACCIA DI TRUMP SARÀ UNA SCONFITTA O UN TRIONFO PER GIORGIA MELONI - QUEL CHE È CERTO È CHE DOPO TALE MISSIONE, POCO ISTITUZIONALE E DEL TUTTO IRRITUALE, LA DUCETTA È DIVENUTA AGLI OCCHI DI BRUXELLES LA CHEERLEADER DEL TRUMPISMO, L’APRIPISTA DELLA TECNODESTRA DI MUSK. ALTRO CHE MEDIATRICE TRA WASHINGTON E L’UE - LA GIORGIA CAMALEONTE, SVANITI I BACINI DI BIDEN, DI FRONTE ALL'IMPREVEDIBILITÀ DEL ''TRUMPISMO MUSK-ALZONE'', È STATA COLTA DAL PANICO. E HA FATTO IL PASSO PIÙ LUNGO DELLA GAMBOTTA VOLANDO IN FLORIDA, GRAZIE ALL'AMICO MUSK - E PER LA SERIE “CIO' CHE SI OTTIENE, SI PAGA”, IL “TESLA DI MINCHIA” HA SUBITO PRESENTATO ALLA REGINETTA DI COATTONIA LA PARCELLA DA 1,5 MILIARDI DI DOLLARI DELLA SUA SPACE X …

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. LA QUESTIONE DELLA LIBERAZIONE DELLA GIORNALISTA ITALIANA SI INGARBUGLIA – IL CASO, SI SA, È LEGATO ALL’ARRESTO DELL’INGEGNERE-SPIONE IRANIANO MOHAMMAD ABEDINI, DI CUI GLI AMERICANI CHIEDONO L’ESTRADIZIONE. L’ITALIA POTREBBE RIFIUTARSI E LA PREMIER NE AVREBBE PARLATO CON TRUMP. A CHE TITOLO, VISTO CHE IL TYCOON NON È ANCORA PRESIDENTE, SUGLI ESTRADATI DECIDE LA MAGISTRATURA E LA “TRATTATIVA” È IN MANO AGLI 007?

elisabetta belloni cecilia sala donald trump joe biden elon musk giorgia meloni

DAGOREPORT – IL 2025 HA PORTATO A GIORGIA MELONI UNA BEFANA ZEPPA DI ROGNE E FALLIMENTI – L’IRRITUALE E GROTTESCO BLITZ TRANSOCEANICO PER SONDARE LA REAZIONE DI TRUMP A UN  RIFIUTO ALL’ESTRADIZIONE NEGLI USA DELL’IRANIANO-SPIONE, SENZA CHIEDERSI SE TALE INCONTRO AVREBBE FATTO GIRARE I CABASISI A BIDEN, FINO AL 20 GENNAIO PRESIDENTE IN CARICA DEGLI STATI UNITI. DI PIÙ: ‘’SLEEPY JOE’’ IL 9 GENNAIO SBARCHERÀ A ROMA PER INCONTRARE IL SANTO PADRE E POI LA DUCETTA. VABBÈ CHE È RIMBAM-BIDEN PERÒ, DI FRONTE A UN TALE SGARBO ISTITUZIONALE, “FUCK YOU!” SARÀ CAPACE ANCORA DI SPARARLO - ECCOLA LA STATISTA DELLA GARBATELLA COSTRETTA A SMENTIRE L’INDISCREZIONE DI UN CONTRATTO DA UN MILIARDO E MEZZO DI EURO CON SPACEX DI MUSK – NON È FINITA: TRA CAPO E COLLO, ARRIVANO LE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI DA CAPA DEI SERVIZI SEGRETI, DECISIONE PRESA DOPO UN DIVERBIO CON MANTOVANO, NATO ATTORNO ALLA VICENDA DI CECILIA SALA…