luigi di maio matteo salvini

GIAMPAOLO PANSA: ''IL GOVERNO HA UN NEMICO DICHIARATO: I PENSIONATI. PURE IO SONO DA UCCIDERE. SONO ANDATO IN PENSIONE A 70 ANNI DOPO 44 DI LAVORO, E CONTINUO A SCRIVERE - OGGI HO 82 ANNI E UNA PENSIONE CHE MI SONO MERITATA TUTTA. SUPERA DI POCO LA FATIDICA SOGLIA DEI 4MILA € AL MESE. NON MI CONSIDERO UN RICCASTRO, NÉ HO AVUTO FAVORITISMI - MA IL PIÙ ASTUTO, IL PUTIN LEGHISTA, VUOLE FARE RETROMARCIA. E VI SPIEGO IL PERCHÉ…''

 

Giampaolo Pansa per Dagospia

 

giampaolo pansa

         Il governo Salvini & Di Maio, in apparenza guidato da un signore inesistente, un certo avocato Conte, ha un nemico dichiarato: i pensionati italiani. Tutti considerati pessimi soggetti da eliminare senza pensarci due volte. Anch’io sono una vittima da uccidere. Sono andato in pensione a settanta anni,dopo aver iniziato a lavorare nei giornali ad appena ventisei.

 

In quell’epoca i media stampati andavano forte dal momento che la televisione quasi non esisteva e neppure Internet. I quotidiani ti compensavano con stipendi alti e mai in nero. Oggi di anni ne ho ottantadue e possiedo una pensione che mi sono meritata tutta. Supera di poco la fatidica soglia dei quattromila euro netti al mese, che mi viene pagata dall’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, il nostro Inpgi.

 

conte salvini di maio

Non mi considero un riccastro, anche perché ho continuato a lavorare. Scrivendo libri che di solito hanno un buon successo. Attenzione! Nessun libro si improvvisa. Di solito c’è alle spalle un lavoro che spesso non si immagina. E’ una fatica che viene da lontano, dall’esperienza di anni, il libro va riscritto due, tre, quattro volte. Parlo per esperienza, poiché ne ho pubblicati più di cinquanta. A volte mi sento un vecchio scrivano ben consapevole della fatica che affronta ancora oggi.

 

Ho meritato la pensione che prendo grazie alle leggi in vigore, senza favoritismi né manovre. E sino a qualche tempo fa mi sentivo tranquillo. Pensavo di andarmene all’altro mondo lasciando a mia moglie una quota della pensione. Poi ho visto prendere il potere un’alleanza pericolosa, quella tra i Cinque Stelle e la Lega. E ho scoperto, come tanti altri pensionati, che il governo giallo verde o giallo blu aveva deciso di considerarmi il suo primo nemico.

PENSIONE 1

Che titoli personali hanno per farmi la guerra? Il capo dei Cinquestelle, il signor Di Maio, non ha alle spalle una professione che possa essere considerata un mestiere dal momento che faceva l’addetto della tribuna vip dello stadio di calcio di Napoli. Del percorso scolastico o professionale di Salvini non so niente. Da quando ne ho sentito parlare, il boss leghista ha sempre fatto politica.

 

         Quello che so è che appena sbarcati a Palazzo Chigi questi due signori hanno trovato comodo decidere che il loro avversario numero uno era una parte dei  pensionati italiani, quelli dichiarati “d’oro” in modo spregiativo. E hanno deciso di spolparli trattandoli da ladri.

 

Invecchiando ho scoperto di essere un tantino fatalista. E non mi spavento facilmente. Poi ho cominciato a leggere  sui quotidiani e su Internet una quantità di lettere di tanti pensionati italiani infuriati come me contro la coppia Di Maio & Salvini, considerati banditi di strada, rapinatori, boss autoritari. Di sicuro i due compari le hanno lette. E il più astuto dei  due, il Putin leghista, pare stia pensando di fare un po’di retromarcia.

 

matteo salvini luigi di maio

         Perché questa rettifica, ammesso che esista? Il motivo è uno solo: il disprezzo che milioni di italiani covano nei confronti dei politici. Quelli di sinistra sono scomparsi e le buffonate del bullo Renzi non li riporterà in vita. Dunque i potenti  rimasti, i Cinque stelle e la Lega, saranno le maschere destinate a ricevere sulla faccia pacchi di robaccia che puzza, puzza, puzza. Con una conseguenza che ho già visto nella prima e nella seconda Repubblica.

 

         Ve lo ricordate che cosa accadde quando esplose Tangentopoli? Ogni politico inquisito sollevava urla di gioia negli italiani senza potere. Il pool giudiziario di Milano diventò un Robin Hood incaricato di fare giustizia. Qualche politico si tolse la vita, ma la grande maggioranza adottò un vecchio motto che diceva: chinati giunco e lascia passare la piena. E così il potere restò nelle mani di centinaia di presuntuosi che continuarono a spolpare i bilanci pubblici.

 

craxi le monetine all hotel raphael

         Ma adesso non andrà così. Se i Cinque stelle e la Lega attueranno il  disegno criminale di rapinare noi pensionati, esploderà una rabbia gigantesca, impossibile da arginare. I politici di tutte le specie e di tutte le taglie, anche se nuovi, si renderanno conto di rischiare grosso.

 

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