SFIG-MECCANICA - LE POLPETTE MALEODORANTI DEI GIORNI SCORSI ARRIVANO SUBITO AL LORO VERO OBIETTIVO: IL GIOCO DELLE POLTRONE IN PIAZZA MONTEGRAPPPA – PANSA, IN DIFFICOLTÀ DOPO LA RICHIESTA D’AIUTO A MEDIOBANCA PER L’EX MOGLIE DI GRILLI, RESISTE: ‘IO NON LASCIO’ - PARTE DEI CONSIGLIERI IN PRESSING: IL SUO MANDATO È A TEMPO - SÌ MA PENALMENTE, TUTTA QUESTA STORIA CHE SENSO HA? NON SI STAVA INDAGANDO SULLE PRESUNTE MAZZETTE IN INDIA?....

Roberto Mania per "la Repubblica"

Braccio di ferro su Alessandro Pansa, neo amministratore delegato di Finmeccanica. «Il mio non è assolutamente un mandato a tempo. E io non ho alcuna intenzione di dimettermi dato che, come sapete, sto lavorando come un matto», si è sfogato ieri il manager della holding pubblica con i suoi più stretti collaboratori. Ma più di un consigliere del gruppo sostiene che il compito affidatogli sia limitato a traghettare Finmeccanica fino alla prossima assemblea dei soci già convocata per il 15 aprile.

D´altra parte sarebbe questo il senso del "gentlemen´s agreement" sottoscritto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, con il board di piazza Monte Grappa, e con il via libera politico del leader del Pd, Pier Luigi Bersani, dopo il clamoroso arresto dell´ex capoazienda, Giuseppe Orsi. «È un'intesa di cui anche Pansa è ben consapevole», diceva ieri uno dei consiglieri contattati da Repubblica.

Oggi si riunisce il primo consiglio di amministrazione a guida Pansa. All´ordine del giorno non ci sono né le dimissioni né le cessioni di asset produttivi previste per un miliardo di euro dal piano industriale di Orsi. Quel piano ormai è stato congelato in attesa delle prossime elezioni e del nuovo quadro politico. Pansa, intanto, punta ad avviare una riorganizzazione interna, facendo fuori alcune "prime linee" della gestione precedente.

Pare certo che salteranno gli ex magistrati Giuseppe Grechi e Manuela Romei Pasetti, presidente e membro dell´organismo di vigilanza interno, chiamati da Orsi, «per sviare le indagini», come scrive il gip di Busto Arisizio nell´ordinanza che ha portato in carcere l´ex presidente e amministratore delegato. «È solo il primo passo. In una settimana non si può fare tanto. Comunque non mi fermo», spiegava Pansa ieri ai suoi. Ma non è escluso che emergano tensioni durante la riunione. Non solo per il carattere spigoloso, il nuovo ceo non è particolarmente amato nell´ultimo grande fortino delle ex partecipazioni statali.

Certo la posizione di Pansa non si è affatto rafforzata dopo la pubblicazione dell´informativa inviata dai carabinieri alla procura di Busto Arsizio (quella che ha ordinato la custodia cautelare per Orsi) e che racconta del suo tentativo (quanto era responsabile dell´area finanza) di ottenere da Mediobanca una ristrutturazione del debito (tra i 400 e i 500 mila euro) accumulato nelle attività imprenditoriali dalla ex moglie del ministro dell´Economia, Vittorio Grilli, all´epoca direttore generale del Tesoro, cioè dell´azionista di riferimento di Finmeccanica con il 30,2 per cento delle quote.

Grilli e Pansa sono amici da tempo. Pansa ha spiegato che quella presso la banca d´affari milanese era un´iniziativa a titolo personale senza in alcun modo il coinvolgimento della società. Resta il fatto che Grilli, forte del suo ruolo in Via XX settembre, ha sostenuto Pansa prima nello scontro sulle strategie aziendali con Orsi e poi lo ha designato alla carica di amministratore delegato.

Dopo l´uscita dell´informativa, Pansa aveva accennato alle sue possibili dimissioni, poi non ci ha più pensato. Questo - secondo alcuni consiglieri - si spiega proprio con il "gentlemen´s agreement" che ha garantito un ricambio immediato al vertice del gruppo, affidato al prossimo governo la soluzione definitiva, tranquillizzato gli investitori, tamponato le possibili aggressioni da parte dei concorrenti e impedito, infine, che Finmeccanica potesse perdere commesse dopo che quella da 750 milioni di dollari per la consegna di 12 elicotteri in India (per la vittoria della quale Orsi è accusato di aver pagato una tangente da 51 milioni di euro) è molto a rischio. Diverso il ragionamento che ha fatto Pansa con i suoi collaboratori: «Non può esserci alcun vincolo. Il governo può revocarmi quando vuole senza attendere la scadenza del cda nel 2014. E io, per evitare sospetti, ho rinunciato a qualsiasi eventuale rivendicazione economica».

 

alessandro pansa GIUSEPPE ORSI PALAZZO FINMECCANICA A PIAZZA MONTE GRAPPAELICOTTERO AGUSTA WESTLAND AW VITTORIO GRILLI LISA LOWENSTEIN

Ultimi Dagoreport

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO