clemente mastella paolo cirino pomicino giorgia meloni

“IL PREMIERATO ABOLISCE DI FATTO IL RUOLO DEL PARLAMENTO” – PAOLO CIRINO POMICINO E CLEMENTE MASTELLA SCRIVONO A DAGOSPIA: “QUEL TESTO SCELLERATO COLPISCE IL PARLAMENTO PRIMA ANCORA DELLA FIGURA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. I TANTI DEMOCRISTIANI OVUNQUE ESSI SIANO COLLOCATI DEVONO INDIGNARSI E BATTERSI COSÌ COME I SOCIALISTI E I LIBERALI, I REPUBBLICANI E LE TANTE SINISTRE ANONIME CHE POSSONO RITROVARE UN’ANIMA IN UNA BATTAGLIA DEMOCRATICA…”

Riceviamo e pubblichiamo da Paolo Cirino Pomicino e Clemente Mastella:

 

clemente mastella paolo cirino pomicino

C’è una certa sonnolente indifferenza rispetto a quel disegno costituzionale presentato dal governo e che va sotto il nome di premierato. Un disegno di legge preso quasi come uno scherzo nella convinzione che non arriverà mai in porto. Errore grave ed irresponsabile!

 

Noi non dimentichiamo che nel secolo scorso furono i parlamenti democratici a dare i pieni poteri ai movimenti nazifascisti così come ricordiamo più recentemente i poteri speciali che il parlamento ungherese ha dato al presidente ORBAN.

 

GIORGIA MELONI IN VERSIONE DUCETTA - MEME

Sul tema della democrazia politica non si può neanche per un momento distrarsi o giocherellare perché il mantra della stabilità politica, dell’antiribaltone e, insomma dell’uomo solo al comando, aggancia i peggiori umori delle società nazionale in particolare quando la politica da tempo ha smarrito il proprio ruolo e la propria sacralità.

 

In Italia da 30 anni la politica non guida più il paese ma insegue la sua società nei suoi peggiori umori mentre intorno tutto decade e da tempo è scomparso ogni senso di appartenenza culturale e politica perché non c’è più una identità che tenga.

 

In questo quadro di disvalori come quelli descritti si consolida il terreno di coltura per svolte autoritarie contrabbandate per elementi di stabilità. Abbiamo visto che in un solo caso c’è stato un premier eletto, in Israele, e dopo 5 anni quell’esperimento fu abrogato.

MARIA ELISABETTA ALBERTI CASELLATI - GIORGIA MELONI

 

Abbiamo visto che nelle democrazie parlamentari europee il sistema elettorale è sempre proporzionale e le maggioranze di governo si fanno e si disfano in Parlamento, da centinaia di anni cuore pulsante della democrazia politica.

 

Da 30 anni l’Italia cammina in direzione contraria con un sistema maggioritario e con insulti permanenti alle pratiche parlamentari bollandole dispregiativamente come “inciuci” o come manovre di palazzo nel silenzio compiaciuto di parte della stampa che sembra non riesca più a distinguere il grano dal loglio.

paolo cirino pomicino clemente mastella

 

Per chi non l’avesse ancora compreso quel disegno di legge costituzionale varato dal governo abolisce di fatto il ruolo del parlamento e toglie agli italiani la democrazia repubblicana come l’abbiamo conosciuto in quasi 50 anni.

 

Quella democrazia che fece crescere l’Italia sino a farla diventare uno dei paesi più industrializzati del mondo battendo il terrorismo di sinistra e lo stragismo di destra e costruendo quella Unione Europea antidoto indissolubile contro ogni tentazione di guerra.

GIORGIA MELONI - MEME

 

Quella è la posta che ci stiamo giocando perché quel testo scellerato colpisce il parlamento prima ancora della figura del presidente della repubblica. I tanti democristiani ovunque essi siano collocati devono indignarsi e battersi così come i socialisti e i liberali, i repubblicani e le tante sinistre anonime che possono ritrovare un’anima in una battaglia democratica.

 

Se qualcuno pensa che la crisi dei partiti non regga più una democrazia parlamentare la cultura politica e l’esperienza storica ci dice che le democrazie presidenziali possono essere una soluzione ma lasciando integri i parlamenti con la loro autonomia e la propria forza di rappresentazione come un sovrano democratico che opera anche come contropotere. Gli Stati Uniti e la Francia lo dimostrano.

clemente mastella paolo cirino pomicino clemente mastella paolo cirino pomicino paolo cirino pomicino clemente mastella sergio mattarella ignazio la russa giorgia meloni giorgia meloni e i giornalisti vignetta by rolli il giornalone la stampaGIORGIA MELONI - VIGNETTA DI ALTANgiorgia meloni question time alla camera 2

 

 

GIORGIA MELONI COME WANNA MARCHIgiorgia meloni alla camera

 

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel goldman sachs

"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL LORO 2,7% DI UNICREDIT? I BENINFORMATI PUNTANO IL DITO SU GOLDMAN SACHS: LA BANCA AMERICANA E' ADVISOR DI COMMERZBANK, CHE TRA DUE GIORNI TERRÀ IL SUO “INVESTOR DAY”, E HA TUTTO L’INTERESSE A VEDER SVALUTARE IL TITOLO DELLA BANCA ITALIANA, CHE VUOLE PAPPARSELA – ORCEL TIRA DRITTO E ANNUNCIA CHE UNICREDIT "HA SUPERATO LA SOGLIA DEL 5% IN GENERALI”. E NON ESCLUDE UN RILANCIO SU BPM"

peter thiel donald trump elon musk

DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER AVERNE LA PROVA BASTA VEDERE LA PARABOLA ASCENDENTE DELLA SUA “PALANTIR” IN BORSA: IN UN MESE, HA GUADAGNATO IL 65% (IL 39 IN UNA SETTIMANA) – COSA POTRÀ FERMARE L’AVANZATA DEI MILIARDARI TECH A STELLE E STRISCE? IL LORO EGO E GLI INTERESSI OPPOSTI. IN QUESTE ORE THIEL HA ASSISTITO AL “TRADIMENTO” DEL SUO EX PUPILLO ZUCKERBERG: È STATA “META” A DIVULGARE IL CASO “PARAGON”. E THIEL HA GROSSI ACCORDI CON L’AZIENDA CHE PRODUCE IL SOFTWARE PER SPIONI GRAPHITE – IL REGALONE A MUSK: CONTROLLANDO I PAGAMENTI DEL PENTAGONO, POTRÀ VEDERE I CONTRATTI DELLE SOCIETÀ CONCORRENTI A SPACEX…

fortunato ortombina barbara berlusconi diana bracco giovanni bazoli teatro alla scala

DAGOREPORT - MA CHE È, LA SCALA O UNO YACHT CLUB? IL REQUISITO PRINCIPALE PER ENTRARE NEL CDA DELLA SCALA SEMBRA ORMAI ESSERE QUELLO DI AVERE UNA "BARCA" DI ALMENO 40 METRI – TRA I GIÀ PRESENTI IN CDA, IL VELIERO DI FRANCESCO MICHELI È LEGGENDARIO, ARREDATO DA QUADRI E DA UN PIANOFORTE A CODA. VACANZE IN BARCA ANCHE PER BAZOLI E MAITE CARPIO CONIUGATA BULGARI - E LE NEW-ENTRY? DIANA BRACCO VELEGGIAVA SU “BEATRICE”, UN'IMBARCAZIONE IN LEGNO DI VALORE STORICO, DA LEI DONATA AL COMUNE DI IMPERIA. BARBARA BERLUSCONI, INVECE, USA IL LUSSUOSO YACHT DI PAPI SILVIO, IL “MORNING GLORY”…

michael czerny kevin joseph farrell bergoglio papa francesco vaticano pietro parolin matteo zuppi

PAPA FRANCESCO COME STA? IL PONTEFICE 88ENNE È TORNATO DAL BLITZ DI 9 ORE IN CORSICA DEL 15 DICEMBRE SCORSO CON UNA BRONCOPOLMONITE CHE NON GLI DA’ TREGUA: COLPI DI TOSSE, IL CONTINUO RESPIRO SPOSSATO, IN COSTANTE MANCANZA D'OSSIGENO - I MEDICI DELLA SANTA SEDE STANNO CURANDO LA BRONCOPOLMONITE CON DOSI MASSICCE DI CORTISONE. E CORRE VOCE CHE LO VOGLIONO PORTARE AL POLICLINICO GEMELLI PER RIMETTERLO IN PIEDI, MA LUI RIFIUTA (PREFERISCE IL FATEBENEFRATELLI) - I CARDINALI FEDELISSIMI DI FRANCESCO (TRA CUI MICHAEL CZERNY E KEVIN JOSEPH FARRELL) SI DANNO MOLTO DA FARE PER LA SALUTE DI BERGOGLIO. E TE CREDO: NELLA CHIESA VIGE UNO SPOIL SYSTEM RADICALE: IL GIORNO IN CUI IL PONTEFICE VOLA NELLA CASA DEL SIGNORE, TUTTE LE CARICHE DELLA CURIA ROMANA DECADONO…