COMMEDIA GRECA – IL PARLAMENTO DI BERLINO APPROVA A DENTI STRETTI L’ACCORDO CON LA GRECIA – “AIUTI? È L’ULTIMA VOLTA” – SCHAEUBLE DI NUOVO MINACCIOSO: “NON HO PIÙ VOGLIA DI SCHERZARE”
Tonia Mastrobuoni per “La Stampa”
A denti stretti la Germania ha votato ieri un prolungamento di quattro mesi del negoziato sugli aiuti alla Grecia. Nonostante le apparenze - la richiesta presentata dal ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble ha ottenuto un’amplissima maggioranza di 541 «sì» al Bundestag - i segnali di insofferenza che provengono dal partito di Angela Merkel non sono da sottovalutare. La cancelliera ha incassato anche il voto favorevole di quasi tutta l’opposizione, ma ben 29 deputati della Cdu-Csu si sono opposti: è il numero più alto di «ribelli» dall’inizio della Grande crisi.
angela merkel con papa francesco bergoglio
E a microfoni spenti, molti parlamentari conservatori che hanno votato a favore, giurano che è stata «l’ultima volta». Una bomba a orologeria che rischia di esplodere a giugno, quando l’eventuale nuovo accordo con Atene dovrà passare nuovamente per il Bundestag.??
Neanche l’appello del presidente della Repubblica Joachim Gauck è servito a convincere i cristiano-democratici dissenzienti. In mattinata, Gauck aveva invitato i parlamentari a tenere conto di «situazioni difficili, che obbligano ad attraversare una valle di lacrime prima di ottenere successi con una società rinnovata». Ma alla tesi di Gauck sono in pochi a credere. E non solo per il titolo eloquente - «il ventre molle» - del loro quotidiano di riferimento, la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Tesi: il voto del Bundestag è stato anche un modo per impedire che Vladimir Putin allarghi la sua sfera di influenza all’Egeo, che si procuri un «protettorato» anche nel cuore d’Europa. ?
Ma a prevalere, tra i deputati della Cdu/Csu, è soprattutto la diffidenza per il governo rosso-nero di Alexis Tsipras, percepito come inaffidabile. Una delle «ribelli», Dagmar Woehrl, sintetizza: «l’atteggiamento del nuovo esecutivo greco e le tesi contraddittorie dei suoi rappresentanti hanno distrutto ogni base di fiducia».?Il fatto è, inoltre, che i big del partito di Angela Merkel pensano che concedendo margini ad Alexis Tsipras, si incoraggino anche i partiti populisti che continuano a crescere nei sondaggi come Podemos o il Front National.
Politici brillanti come Norbert Roettgen sostengono ad esempio questa tesi, e ricordano anche che diventa sempre più difficile spiegare all’elettorato tedesco perché alla Grecia servano continuamente nuovi aiuti finanziari. Ma c’è anche chi, come il «falco» Michael Fuchs, argomenta che è ingiusto che il rendimento tra i titoli di Stato greci e tedeschi sia di nuovo vicino, insomma che si aiutino così tanto Paesi che non sono affidabili come la Germania.
Per molti tedeschi, lo spread ridotto al lumicino non è un indice di salute dell’eurozona: è, al contrario, l’indizio più evidente di una distorsione. ?
VIGNETTA VAURO - MERKEL TSIPRAS
Uno stato d’animo che il ministro delle Finanze Schaeuble ha espresso chiaramente durante il suo discorso al Parlamento: «alla luce di ciò che i cittadini in Germania pensano - e anche ognuno di noi - su questo dibattito, non ho molta voglia di scherzare», ha sottolineato. E a porte chiuse, pare che il ministro cristiano-democratico si sia detto «senza parole» per il comportamento del suo omologo greco, Yanis Varoufakis, dopo tre riunioni dell’Eurogruppo in due settimane che si sono sempre risolte in durissimi faccia a faccia.?
Intanto in Germania è partita una polemica per un paginone del tabloid Bild contro la Grecia intitolato «nein». Sul web è partita una campagna di sostegno - molti tedeschi hanno postato selfie con la pagina del quotidiano - ma anche proteste. Molti hanno scelto di fotografarsi con un cartello che recitava «nein a 80 centesimi per un tabloid orrendo». E tre ex Femen hanno manifestato ieri davanti alla sede storica del quotidiano a seno nudo, cantando «ja alla solidarietà, nein all’austerità».