alessandro zan enrico letta

PASSATE LE AMMINISTRATIVE, RICICCIA IL DDL ZAN - ENRICO LETTA, SE VUOLE CHE IL DECRETO LEGGE CONTRO L’OMOTRANSFOBIA PASSI, ORA È COSTRETTO A CERCARE UNA MEDIAZIONE CON SALVINI - E RENZI GONGOLA: “VINCE LA MIA PROPOSTA DI QUATTRO MESI FA. SE SI MODIFICA IL TESTO, IN 15 MINUTI SI PORTA A CASA IL RISULTATO, POI CI SI METTE D'ACCORDO SUI TEMPI ALLA CAMERA

alessandro zan

Carlo Bertini per "la Stampa"

 

Trattare con Matteo Renzi e con Forza Italia sul Ddl Zan, magari pure con Matteo Salvini. Questa la scelta di Enrico Letta, giunto al primo giro di boa più importante e insidioso dopo il voto nelle città. Il leader del Pd ha rotto gli indugi ieri sera su Rai tre, intervistato da Fabio Fazio.

 

ENRICO LETTA CHE TEMPO CHE FA

«Alessandro Zan si confronti con le altre forze politiche per trovare un'intesa in Parlamento, mi fido di lui, poi ognuno si assumera' le proprie responsabilita'». Ma andiamo con ordine: prima della trattativa andrà superato il primo scoglio e le parole concilianti di Letta servono a sventare il brivido di paura che scuote il Pd in queste ore: dopo tre mesi nel congelatore, il Ddl Zan, che punisce le violenze contro omosessuali e trans, torna nell'aula del Senato mercoledì.

 

ALESSANDRO ZAN

E scatterà subito una roulette russa: un voto a scrutinio segreto, anzi due, per decidere se passare o meno all'esame degli articoli. E lì, in questa «trappola» ordita dal diabolico Roberto Calderoli, per conto di Lega e Fratelli d'Italia, potrebbe finire la sua breve vita la legge simbolo della lotta per i diritti civili. Caduta sotto i colpi di decine di franchi tiratori, assiepati tra i gruppi dei vari partiti.

 

salvini renzi

Una legge poco gradita alle gerarchie della Chiesa e per nulla ai leghisti. Che i renziani di Italia Viva, in una mediazione condotta dal capogruppo Davide Faraone, provano a far cambiare sotto il segno di una maggiore chiarezza del testo, limando due o tre punti spinosi: come quello sull'identità di genere, che lascia perplesse anche le femministe di sinistra. Un punto che però viene considerato dai promotori una «conditio sine qua non» per difendere anche i trans, oltre agli omosessuali.

 

alessandro zan 2

Mentre sul nodo delle iniziative nelle scuole per promuovere la giornata contro l'omofobia, si può discutere. Ma il nodo è politico. Ecco perché i dem già mettono in conto un giro di colloqui di Letta con i leader, a cominciare da Renzi, ago della bilancia in Senato con i suoi 18 voti.

 

«Vince la mia proposta di quattro mesi fa. Se si modifica il testo, in 15 minuti si porta a casa il risultato, poi ci si mette d'accordo sui tempi alla Camera», promette Renzi, soddisfatto.

 

ENRICO LETTA CHE TEMPO CHE FA

«La nostra paura - confessano i dem - è che se diciamo sì a quelle modifiche, poi il provvedimento venga affossato a Montecitorio». Al Senato, sulla carta i giallorossi, insieme a Italia Viva, hanno la maggioranza, anche se risicata, per questo va cercata una larga intesa che includa anche Lega e Forza Italia. La capogruppo dem, Simona Malpezzi, è cauta, se non altro perché è alla prima vera prova di guida di un gruppo con una forte presenza dei cattolici.

 

salvini renzi

«Procediamo passo dopo passo», dice. Consapevole dei rischi: «Mercoledì non credo ci saranno problemi nei due voti segreti - dice un dirigente del gruppo - perché nessuno ha interesse ad uccidere la legge».

 

Passato il primo cerchio di fuoco, Alessandro Zan dovrà infilarsi nel tunnel delle trattative. E dopo Letta sarà di fronte al rebus: fidarsi di Salvini e di Renzi? Una possibilità, che ventilano gli strateghi dem, è che Letta sigli un accordo con Renzi e con la capogruppo di Forza Italia, Anna Maria Bernini, per modificare il testo: a condizione che venga calendarizzato ed approvato alla Camera presto. «Se poi Salvini vorrà aggiungersi...».

salvini renziintervento del deputato alessandro zan foto di bacco (2)ALESSANDRO ZAN - SENZA PAURAalessandro zan 1ALESSANDRO ZAN SIMONE PILLON MEMEintervento del deputato alessandro zan foto di bacco (1)alessandro zan arisa

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