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A UN PASSO DALL’APOCALISSE! PUTIN SE LA PRENDE CON KIEV E L’OCCIDENTE PER LA STRAGE AL CROCUS CITY HALL. E LA NATO PORTA DA 40 MILA A 100 MILA GLI UOMINI SUL FIANCO EST – SECONDO FONTI USA, IL PROSSIMO OBIETTIVO DELLO ZAR POTREBBERO ESSERE I PAESI BALTICI. A PARTIRE DALL’ESTONIA, CHE HA UNA SIGNIFICATIVA QUOTA DI POPOLAZIONE DI ORIGINE RUSSA – UN ATTACCO FAREBBE SCATTARE L’ARTICOLO V DELL’ALLEANZA ATLANTICA, COL RISCHIO DELLA TERZA GUERRA MONDIALE  – IL PENTAGONO: “GLI USA SONO PRONTI A DIFENDERE IL TERRITORIO NATO” – KIEV DICE CHE L’ATTENTATO FA COMODO AL CREMLINO PERCHÉ... - LE MOSSE DI POLONIA, SVEZIA E FINLANDIA

1 - PENTAGONO, 'GLI USA SONO PRONTI A DIFENDERE IL TERRITORIO NATO'

(ANSA) - Gli Stati Uniti sono pronti ad adempiere ai propri obblighi di protezione dei Paesi Nato, compresi quelli relativi agli attacchi missilistici russi che potrebbero minacciare la Polonia: lo ha affermato il Pentagono. "Posso dirvi quello che questa amministrazione ha detto più e più volte: Difenderemo ogni centimetro della Nato. Se un alleato della Nato dovesse essere attaccato, certamente non vorremmo che ciò accadesse, ma difenderemo ogni centimetro della Nato", ha detto ieri la vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, commentando le affermazioni della Polonia sulla possibilità di abbattere i missili diretti verso il territorio dell'Alleanza.

 

"La nostra priorità in questo momento è garantire che l'Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno sul campo di battaglia", ha aggiunto la portavoce. Ieri il viceministro degli Esteri polacco, Andrzej Szejna, in un'intervista a radio RMF24, aveva ha ammesso che si sta valutando la possibilità di abbattere i missili che volano verso il territorio della Nato. Domenica scorsa l'esercito polacco aveva fatto sapere che uno dei missili da crociera lanciati dalla Russia durante un attacco notturno contro l'Ucraina aveva violato brevemente lo spazio aereo del Paese. 

 

2 – ATTACCARE L'ESTONIA PER SFIDARE LA NATO

Paolo Mastrolilli per “La Repubblica” - Estratti

 

l auto degli attentatori del crocus city hall di mosca ripresi vicino a mosca

Il timore adesso è che Vladimir Putin stia preparando il terreno per nuove aggressioni oltre quella ucraina, con le accuse lanciate contro Kiev, gli Usa e in generale gli alleati occidentali, per il loro inesistente coinvolgimento nell’attentato condotto dall’Isis a Mosca.

 

Il primo obiettivo potrebbero essere i Paesi baltici, a partire dall’Estonia, perché sono facili da attaccare e rientrano nei confini dell’impero sovietico che il capo del Cremlino intende resuscitare, avendo già dichiarato che la sua dissoluzione è stata la più gande tragedia della storia recente.

 

(...) Il problema è che la leadership russa non si è limitata a puntare il dito contro Kiev, ma ha accusato gli Usa e i loro alleati di aver potenzialmente ordinato l’attentato, addestrando i responsabili e aprendo loro un corridoio di fuga verso l’Ucraina.

 

putin biden

Su questo punto Mosca è stata smentita persino dall’alleato bielorusso Aleksandr Lukashenko, che ha sbadatamente rivelato come in realtà gli uomini dell’Isis stessero cercando di scappare nel suo Paese. Se la situazione degenerasse, forse l’intelligence Usa potrebbe rivelare parte delle informazioni che l’avevano spinta a lanciare l’allarme il 7 marzo. Ma la verità è facoltativa nelle comunicazioni russe, e quindi quello che importa davvero è lo scopo delle menzogne propagate.

 

 

In questo senso, l’estensione delle accuse agli Usa e i loro alleati è preoccupante, perché sembra puntare oltre Kiev, con la possibile finalità di giustificare rappresaglie in altre regioni.

 

PUTIN BIDEN

Secondo fonti americane il primo obiettivo potrebbero essere i Paesi baltici. A partire dall’Estonia, che ha una significativa popolazione di origine russa, che potrebbe fornire la stessa scusa usata per aggredire il Donbass. Si tratta di membri della Nato, che sta già fortificando le loro difese, e in base all’Articolo V sarebbe costretta a intervenire in loro difesa, correndo il rischio della Terza guerra mondiale. Ma Putin forse scommette sul fatto che l’Alleanza alla fine non avrebbe il coraggio di scatenare un simile scontro, o magari punta sul ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, pensando che sarebbe più malleabile e cooperativo.

 

Questo errore lo ha già commesso in Ucraina, dove contava di prevalere in pochi giorni, perciò è fondamentale fermarlo là. Non serve la vittoria totale, ma la prosecuzione della difesa dall’aggressione, che limiti le risorse di Mosca per tentare nuove avventure.

 

3 - L’ESCALATION

Estratti da open.online

 

putin zelensky biden

(...) la Polonia oggi chiede alla Nato l’innalzamento dello scudo di sicurezza. E l’Alleanza Atlantica, secondo Varsavia, sta valutando la possibilità di abbattere i missili russi che si avvicinano. L’esercito polacco, spiega oggi il Quotidiano Nazionale, ha 100 mila soldati in più rispetto a otto anni fa e la quota di spese per la difesa nel bilancio polacco è pari al 4% del Pil.

 

Il confine rimane l’articolo 5 che obbliga alla difesa a vicenda. I 100 mila soldati Nato schierati a est fanno parte della Response Force, ovvero il nucleo di reazione rapida a un attacco a sorpresa. Gli Usa hanno anche già installato nel paese un comando di corpo d’armata. E rafforza la protezione per la Bulgaria. A est la presenza avanzata della Nato (Forward Presence) comprende otto gruppi tattici multinazionali. Sono forniti dalle nazioni quadro e da altri alleati su base volontaria.

vladimir putin joe biden ginevra 2021

 

Dove sono le truppe Nato a Est

Le truppe, sotto diretto comando Nato, sono oggi dislocate in Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria e Romania. Mentre in Lettonia, Polonia, Slovacchi e Romania sono di stanza i gruppi di difesa missilistica. In tutti i paesi è attiva la sorveglianza aerea. Dopo il 24 febbraio 2022 gli effettivi sono saliti a 40mila uomini e l’Alleanza ora è impegnata nel processo di portare i battaglioni al livello di brigata (da 1.000 a 5.000 uomini l’uno).

 

Il New Force Model sta rimpiazzando la Responce Forze. Il Commander-in-Chief alleato (nome in codice: Saceur) avrà a disposizione «100mila uomini entro 10 giorni, 200mila tra 10 e 30 giorni, almeno 500mila tra 30 e 180 giorni». Gli Usa hanno 90 mila soldati in Europa, di cui 10 mila in Polonia. La Germania sta piazzando 5 mila uomini in Lituania al confine con la Bielorussia.

 

attentato alla crocus city hall di mosca 3

Svezia e Finlandia

Poi ci sono Svezia e Finlandia che blindano il confine Nato a nord e a nord-Est. Per adesso non ci sono piani per dislocare truppe in zona. Proprio perché si ritiene che Helsinki e Stoccolma siano in grado di presidiarlo.

(…)

 

PUTIN E BIDEN

 

soldati russi staccano l orecchio a rachabalizoda saidakrami e lo costringono a mangiarlo 3

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