RETROSCENA SULLA NOMINA DI NITTO PALMA A COORDINATORE PDL IN CAMPANIA: IL PATONZA AVREBBE PUNTATO SULL’EX MINISTRO DOPO LA SOLIDARIETA’ DI CALDORO A DE MAGISTRIS RINVIATO A GIUDIZIO – SINISTRATI E ARANCIONI ALLA GUERRA FINALE: IL PD BOICOTTA L’INAUGURAZIONE DEL MOVIMENTO DEL NARCISINDACO: “VUOLE FARE GUERRA AL GOVERNO MONTI, NON CI STIAMO” - SOBRIA RISPOSTA DEI GIGGINO-BOYS: “E CHISSENEFREGA!”…

Carlo Tarallo per Dagospia

Francesco Nitto Palma? "E' come se l'avesse scelto Caldoro...". Il pissi pissi choc arriva nel giorno dell'arrivo a Napoli di Angelino Jolie Alfano. La nomina di Nitto-nitto a commissario del Pdl campano, dopo le dimissioni di Nicola Cosentino, il Patonza l'avrebbe decisa dopo aver letto il comunicato di solidarietà di Stefano Caldoro, presidente (sempre meno) berluscone, a Luigi De Magistris, rinviato a giudizio per la presunta acquisizione irregolare di tabulati telefonici di parlamentari nell'ambito dell'inchiesta Why Not. Una ricostruzione inedita di una giornata frenetica, quella dello scorso 24 gennaio. Eccola, in esclusiva per Dago.

Silvio Berlusconi, a Palazzo Grazioli, sta riflettendo su chi indicare al vertice del Pdl in Campania, fondamentale serbatoio di voti per il partito. In pole c'è il senatore Luigi Compagna, considerato un "moderato", vicino a Cosentino. In seconda fila, l'ex Ministro della Giustizia Nitto Palma. La nomina di Compagna sembra cosa fatta, il senatore ha già preparato una prima agenda di appuntamenti. Finchè, sulla scrivania del Patonza arriva la nota di solidarietà di Caldoro nei confronti di De Magistris.

E' il primo comunicato ufficiale di "vicinanza" a Giggino ‘a Manetta dopo il rinvio a giudizio di 24 ore prima: fino a quel momento né Bersani, né Vendola, né alcun leader nazionale sinistrato aveva speso una parola in difesa del narcisindaco di Napoli. Berlusconi non crede ai suoi occhi. "Ma come... Caldoro che solidarizza con de Magistris? Ora che è stato rinviato a giudizio? Ma che sta succedendo a Napoli? Ok: chiamatemi Nitto Palma...".

Silvio parla con Nitto: "Sei il nuovo commissario del Pdl in Campania. Bisogna mettere ordine nel partito, e soprattutto fare un po' di opposizione vera a De Magistris. Non è possibile che con tutti i guai che sta combinando, nessuno alzi la voce...". Il resto? Storia delle ultime ore: Nitto Palma riunisce consiglieri regionali e deputati campani del Pdl. Più che un incontro di benvenuto, una seduta di psicanalisi. "Caldoro va per conto suo, il partito è tagliato fuori da tutte le scelte, nemmeno ci risponde al telefono!".

Un parlamentare estrae il cellulare, compone il numero del Governatore. Il telefono squilla a vuoto. "Visto?". Nitto prende atto della situazione. "Va bene, ho capito, Con Caldoro d'ora in poi tratto solo io. Ditemi tutto ciò che secondo voi non va, e lasciate fare a me". Altro punto dolente: il rapporto con l'Udc.

E' Mario Landolfi, che da vice di Nick ‘o Mericano è diventato vice di Nitto Palma, a usare i toni più duri verso l'alleato (in Regione e in Provincia di Napoli) e avversario (a livello nazionale). E così, si arriva alla giornata di oggi. Angelino è a Napoli: insieme al neuroparlamentare Enzo Rivellini presenta il suo libro. Appuntamento alle 17, ma deputati e consiglieri regionali vincono le resistenze di Alfano e strappano un incontro a porte chiuse. Di che si parlerà? Di Caldoro naturalmente. Il Governatore azzurro-arancione è diventato, insieme all'Udc, la vera spina nel fianco dei berluscones napoletani. Riuscirà a reggere l'urto delle proteste del "suo" partito? Ci sarà il ventilato rimpasto in Giunta, come chiesto dal Pdl, che invoca più politici e meno tecnici? Ah saperlo...

Se il centrodestra è alle prese con l'ennesima faida interna, il centrosinistra sotto ‘o Vesuvio non se la passa meglio. Sabato scorso giornata dedicata al "Forum dei Beni Comuni", appuntamento organizzato da Giggino ‘a Manetta per lanciare il suo nuovo movimento politico. Presenti: Nichi Vendola, il sindaco di Bari Michele Emiliano, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda.

Non si sono fatti vedere Giuliano Pisapia (sindaco di Milano), Giorgio Orsoni (Venezia), Virginio Merola (Bologna) e Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. Assentissimi dunque i piddini ortodossi, a partire da dirigenti e "quadri" napoletani, che avevano già fatto sapere di non gradire "l'estremismo della proposta politica di De Magistris". Risultato: attacchi e staffilate al veleno.

"De Magistris - commenta un piddino che conta sotto ‘o Vesuvio - ha preso una piega antigovernativa che fa a pugni con il sostegno che il Pd sta dando a Monti. Sentire parlare di governo eversivo è irresponsabile per chi amministra una città con così tanti problemi. Ecco perché ci siamo tenuti alla larga. Emiliano? Lui ha partecipato perché deve marcare Nichi Vendola: tutti sanno che punta a candidarsi alla presidenza della Puglia.

Questo atteggiamento di De Magistris porterà presto anche a una resa dei conti con il Partito Democratico a livello locale: ci saranno sorprese...". E i gigginiani? Ribaltano completamente la prospettiva: "Il Pd ha boicottato la manifestazione, ma la gente è con noi. L'iniziativa ha avuto un grande successo. Gli iscritti e gli elettori piddini sono dalla nostra parte". Si profila il passaggio all'opposizione dei sinistrati? Why not?

 

NITTO PALMAde magistrisSILVIO BERLUSCONI CALDORO STEFANOMario Landolfi - Copyright PizziGIULIANO PISAPIA

Ultimi Dagoreport

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…