BORDELLO ITALIA - PER IL BANANA MANCANO GLI ALTISSIMI MERITI SOCIALI E SCIENTIFICI DEI QUATTRO SENATORI A VITA NOMINATI DA NAPOLITANO - E I GRILLINI OCCUPANO I BANCHI DEL GOVERNO

Da Corriere.it
www.corriere.it

Un attacco nel giorno del voto in Aula sulla decadenza di Silvio Berlusconi. E un altro adesso, in Giunta delle elezioni. Forza Italia prende di mira i senatori a vita. E con Elisabetta Casellati e Lucio Malan pone la questione sulla sussistenza dei requisiti previsti dalla Costituzione, chiedendo e ottenendo un rinvio della convalida della nomina di Claudio Abbado, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Carlo Rubbia.

Pur rispettando il capo dello Stato e i quattro nominati - dicono i senatori di Forza Italia - dalle carte trasmesse alla giunta non sono emersi elementi sufficienti ad identificare gli "altissimi" meriti scientifici della professoressa Cattaneo né gli "altissimi meriti sociali" attribuiti a tutti e quattro». Ora l'organo parlamentare presieduto da Dario Stefàno (Sel) avvierà l'istruttoria per la verifica dei requisiti.

L'ATTACCO NEL GIORNO DELLA DECADENZA
Le quattro personalità, nominate da Giorgio Napolitano lo scorso 30 agosto, sono state oggetto delle critiche di Sandro Bondi e Maurizio Gasparri il giorno del voto a Palazzo Madama sul Cavaliere. «Non siete mai in Aula, perché proprio oggi sì?», la critica mossa dai fedelissimi di Berlusconi ai senatori a vita e in particolare a Renzo Piano.

2. I GRILLINI OCCUPANO I BANCHI DEL GOVERNO,
SEDUTA SOSPESA ALLA CAMERA
La Stampa.it

Seduta sospesa nell'Aula della Camera dove un gruppo di deputati del Movimento 5 Stelle ha occupato i banchi del governo. Mentre dai banchi del Pd si urlava «Fuori!», la vicepresidente Marina Sereni invocava l'intervento dei commessi sospendendo la seduta. Dall'Aula si sentono urla.

I deputati M5S protestavano contro l'esame della ratifica dell'Accordo tra Albania, Grecia e Italia sul progetto del gasdotto «Trans Adriatic Pipeline» (Tap), su cui si stavano per esaminare le pregiudiziali di costituzionalità, dopo che era stato deciso di accantonare delle missioni in vista della redazione di un testo unitario.

Dopo un acceso scambio di battute con la presidenza, Alessandro Di Battista, Carlo Sibilia, Massimo Artini e Filippo Gallinella si sono diretti ai banchi del governo. Alcuni si sono seduti ai posti dei ministri, altri sui banchi. A quel punto, dopo l'intervento del governo, la seduta è stata sospesa per riportare l'ordine.

I deputati M5S si sono duramente opposti all'inversione dell'ordine del giorno determinato dall'accantonamento delle mozioni sulla dismissione del patrimonio immobiliare degli enti previdenziali per passare alla ratifica del Tap. «Non si può votare questo provvedimento in sessione di bilancio», ha detto il capogruppo M5S Alessio Villarosa. Ma il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini ha ammonito che ove non si addivenga alla ratifica l'Italia sarà soggetta al pagamento di sanzioni.La seduta è ancora sospesa. I deputati M5S non sono più al banco del governo ma raggruppati da una parte nell'Emiciclo.

 

MERKEL BERLUSCONI NAPOLITANO NAPOLITANO E TESTA BERLUSCONI RENZO PIANO jpegelena-cattaneoLO SHARD DI RENZO PIANO

Ultimi Dagoreport

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – DI FRONTE ALLO PSICODRAMMA LEGHISTA SUL VENETO, CON SALVINI CHE PER SALVARE LA POLTRONA E' STATO  COSTRETTO AD APPOGGIARE LA LISTA DI ZAIA, MELONI E FAZZOLARI HANNO ORDINATO AI FRATELLINI D’ITALIA UN SECCO “NO COMMENT” - LA PREMIER E IL SUO BRACCIO DESTRO (E TESO) ASPETTANO CHE LE CONTRADDIZIONI INTERNE AL CARROCCIO ESPLODANO E POI DECIDERE IL DA FARSI - PER NON SPACCARE LA COALIZIONE, LA DUCETTA POTREBBE SCENDERE A MITI CONSIGLI, NON CANDIDARE IL “SUO” LUCA DE CARLO E MAGARI TROVARE UN NOME “CIVICO”...

giorgia meloni daniela santanche matteo salvini renzi

CHE SUCCEDE ORA CHE DANIELA SANTANCHÈ È STATA RINVIATA A GIUDIZIO PER FALSO IN BILANCIO? NIENTE! PER GIORGIA MELONI UN RIMPASTO È INDIGERIBILE, E PER QUESTO, ALMENO PER ORA, LASCERÀ LA "PITONESSA" AL SUO POSTO - LA DUCETTA TEME, A RAGIONE, UN EFFETTO A CASCATA DAGLI ESITI INCONTROLLABILI: SE ZOMPA UN MINISTRO, LEGA E FORZA ITALIA CHIEDERANNO POLTRONE – IL DAGOREPORT DI DICEMBRE CHE RIVELAVA IL PIANO STUDIATO INSIEME A FAZZOLARI: IL PROCESSO DI SALVINI ERA DI NATURA POLITICA, QUELLO DELLA “PITONESSA” È “ECONOMICO”, COME QUELLO SULLA FONDAZIONE OPEN CHE VEDEVA IMPUTATO RENZI. E VISTO CHE MATTEONZO È STATO POI ASSOLTO IN PRIMO GRADO, COME DEL RESTO IL "CAPITONE" PER IL CASO "OPEN ARMS", PERCHÉ LA “SANTADECHÈ” DOVREBBE LASCIARE? – IL SUSSULTO DI ELLY SCHLEIN: “MELONI PRETENDA LE DIMISSIONI DI SANTANCHÈ”

francesco lollobrigida

DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL GIORNO: “QUANTE GUERRE NON CI SAREBBERO STATE DI FRONTE A CENE BEN ORGANIZZATE?”. E TRA UNA CAZZATA E UNA GAFFE, FERMAVA PURE I TRENI - DOPO DUE ANNI DI LOLLISMO SENZA LIMITISMO, QUESTA ESTATE, UNA VOLTA SEGATO DALLA MOGLIE, LA SORELLA D’ITALIA ARIANNA MELONI, È SCOMPARSA LA NOSTRA RUBRICA PREFERITA: “LA SAI L'ULTIMA DI LOLLOBRIGIDA?”. ZAC!, IL SILENZIO È SCESO COME GHIGLIOTTINA SUL MINISTRO DELL’AGRICOLTURA (PER MANCANZA DI PROVE). DALLA “BANDA DEI QUATTRO” DI PALAZZO CHIGI (LE DUE MELONI, FAZZOLARI E SCURTI), ERA PARTITO L’ORDINE DI CUCIRGLI L’EFFERVESCENTE BOCCUCCIA (STESSO TRATTAMENTO ALL’ALTRA “PECORA NERA”, ANDREA GIAMBRUNO). A QUESTO PUNTO, NON ESSENDO ANCORA NATO UN MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL REIETTO, L’EX STALLONE DI SUBIACO SI E’ MESSO IN TESTA DI FORMARE UN… - VIDEO, TUTTE LE GAFFES!

giorgia meloni marina berlusconi paolo barelli sigfrido ranucci antonio tajani

DAGOREPORT - DOPO LE VIOLENTE POLEMICHE PER LA PUNTATA SU BERLUSCONI-DELL’UTRI-MAFIA, DOMENICA PROSSIMA LA CAVALIERA MARINA POTREBBE PERSINO INVIARE UNA LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A RANUCCI - '’REPORT’’ SCODELLERÀ UN SERVIZIO AL VETRIOLO SU PAOLO BARELLI, FEDELISSIMO SCUDIERO DI ANTONIO TAJANI, DEL QUALE DIVENTERÀ PRESTO CONSUOCERO - CON TAJANI RIDOTTO A CAVALIER SERVENTE DELLA DUCETTA, L'IMPERO BERLUSCONIANO HA BISOGNO DI UN PARTITO CON UNA NUOVA E CARISMATICA LEADERSHIP. MA MARINA E PIER SILVIO HANNO TEMPI LENTISSIMI PRIMA DI TRASFORMARE LE PAROLE IN FATTI. NON SONO RIUSCITI NEMMENO A OTTENERE DA TAJANI LA MESSA IN FUORIGIOCO DI BARELLI E GASPARRI - ORA VEDIAMO SE “REPORT” RIUSCIRÀ A DARE UNA SPINTARELLA AL CAMBIO DI GUARDIA DENTRO FORZA ITALIA…

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...